Un editoriale molto interessante scritto da uno che quegli anni li ha vissuti in prima persona:
Adriano Sofri ha confessato al Foglio di Ferrara (
vecchio compagno che aveva a sua volta rivelato di aver lavorato per la Cia) di avere avuto rapporti con la dirigenza dell' Ufficio Affari Riservati dei servizi segreti italiani che avrebbero proposto al leader di Lotta Continua di creare un commando misto omicida di compagni e agenti. Potremmo chiederci se questa rivelazione enigmatica sia un avvertimento di Sofri a chi di dovere (forse i mandanti dell'uccisione di Calabresi) o se sia invece il frutto di un gigionismo da rivoluzionario blasé, ma quel che più importa è comprenderne il significato storico/ideologico: essa dimostra che tutto quanto ci hanno abituato a credere della strategia della tensione e dei ruoli svolti nel suo interno, È FALSATO SE NON COMPLETAMENTE FALSO.
Cosa ci dice Sofri
Andiamo con ordine. Cosa ci dice Sofri? Ci dice che LOTTA CONTINUA AVEVA RAPPORTI CON I SERVIZI. Secondo i teoremi unilaterali imposti dal Pci, e che hanno fatto breccia anche all'estrema destra, Sofri sarebbe stato, allora, né più né meno che un agente (dei nostri lo diremmo senz'altro...) Corretto sostenerlo? Sappiamo che LC annoverava tra i soci della cooperativa editoriale che ne controllava il quotidiano, tal Robert Hugh Cunningham Jr, un cittadino americano che sarebbe stato poi insignito dall'ultraconservatore Presidente Reagan del ruolo di curatore degli interessi del Partito Repubblicano americano in tutta Europa; dunque si trattava di un imperialista e per giunta schierato a destra. Lo stesso Sofri aveva partecipato ai Quaderni Piacentini, un'operazione estremistica alla sinistra del Pci alla quale non fu estranea la Cia. Oggi quasi tutti gli ex di Lc stanno a Forza Italia e in Mediaset. Tutti degli agenti? O, più verosimilmente, dei maghi di serie B che hanno giocato con il fuoco? Comunque sia il teorema abitualmente cucito sull'estrema destra a loro calza a pennello...
Non è trama nera
Noi siamo stati abituati sin dall'operazione editoriale patrocinata a inizi 1970 dal Ministero degli Interni con il titolo "Strage di Stato" a dar per scontato che tutta l'estrema destra, in quanto golpistica, fosse collusa con i servizi e, quindi, sua pedina. Viceversa sono andati pian piano venendo alla luce molti elementi che dimostrano ben altre cose. L'ESTREMA SINISTRA EBBE RAPPORTI CONTINUATIVI CON SERVIZI SEGRETI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. E non si tratta, come si semplifica oggi, solo di servizi segreti Usa. Gli americani (probabilmente più americani in conflitto) furono di certo attivi; lo furono però anche sovietici, francesi, britannici, cecoslovacchi, tedeschi dell'est e dell'ovest. Lo furono, in modo organico e significativo, gli israeliani. Gli arabi, vieceversa, contrariamente a quanto cercano di farci credere ultimamente, furono presenti sul nostro territorio in conflitti incrociati con gli israeliani ma ebbero nella strategia della tensione nostrana un ruolo praticamente nullo.
Un Libano ante litteram
Ma come ci spieghiamo quest'indecorosa mazurka? Il fatto è che, L'ITALIA DELL' 8 SETTEMBRE, trasformata in Repubblica dagli invasori, era UN LIBANO ANTE LITTERAM in quanto non sovrana e plurioccupata, nonché divisa in lotti e clientele di ogni genere e natura. Dobbiamo allora comprendere come OGNI SINGOLA PARTE POLITICA lottasse in Italia, nella chimera della PRESA DEL POTERE e, contemporaneamente nella PROSECUZIONE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. Questo si è protratto fino alla prima metà degli Anni Settanta. A mio avviso non è possibile esprimere un giudizio morale su quelle liasons dangereuses perché oramai siamo del tutto fuori dal tempo e dal contesto.
Lo strappo generazionale
Sono stato tra i primissimi a rompere con la generazione che puntava alla conquista del potere opponendole la logica della CREAZIONE DEL CONTROPOTERE. Quello strappo generazionale lo rivendico e ne sono orgoglioso. Ma fu vera gloria? Non so quanto sia stato un merito e quanto, piuttosto, un segno dei tempi. Perché contemporaneamente anche a sinistra, con l'Autonomia, maturava la medesima tendenza. Che, però, non fu solo uno scatto di reni etico-titanico ma anche il frutto della sconfitta delle generazioni precedenti. Sconfitta non vuol dire necessariamente vergogna. Comprendo che il fatto d'incrociare uomini loschi e uffici bizzarri non sia cosa limpida o che ispira trasparenza e fiducia; la domanda che però dovremmo avere l'onestà di porci, prima di condannare l'ambiguo Sofri e la crème del compagume e di continuare a biasimare senza appello le generazioni a noi precedenti è se comportarsi come uomini di stato e confrontarsi quindi consapevolmente con gli apparati di potere, oltre ad essere velleitario come lo fu e disastroso come si rivelò, comportava davvero una colpa etica in sé (ovvero a prescindere da come veniva fatto). Sinceramente penso che si dovrebbe definire singolarmente, caso per caso, se se ne avesse il tempo e la voglia. Ma sarebbe comunque sbagliato ripetere all'infinito gli schemi che la propaganada comunista ci ha imposto: ovvero condannare la vecchia estrema destra per una prassi, la sua, che fu la stessa della sinistra "rivoluzionaria".
Tempi e prassi
A tempi di LOTTA PER IL POTERE corrisponde quasi per forza quella prassi che, è bene sottolinearlo perché istruttivo, è risultata devastante in modo inversamente proporzionale alla gerarchizzazione del soggetto politico/militare in gioco. Il giudizio, pertanto, dev'essere POLITICO e non MORALE in quanto se vogliamo entrare in questo ambito si dovrebbe scindere caso per caso ché i giudizi sommari appartengono solo alle folle eccitate, acefale, stolide e manipolate. Atteniamoci dunque al giudizio politico che, per bilancio storico, è negativo: Ma, nel criticare, rammentiamoci che manca la controprova: ossia la certezza che altri (noi stessi), altrimenti, avrebbero fatto meno peggio Non dimentichiamo che anche negli anni della CREAZIONE DEL CONTROPOTERE i rapporti con servizi e bande criminali ad essi legate sono stati tenuti da fior di "duri e puri": diversi brigatisti-Fantomas ma, per restare a lidi più vicini, Calore e Aleandri per fare dei nomi certi. E, addirittura, le relazioni peggiorarono rispetto a quelle della destra golpistica perché furono più spontaneistiche, meno gerarchizzate, più individualistiche, dunque avventuristiche e produssero effetti davvero devastanti.
Tempi andati?
Qualcuno potrà obiettare con sollievo che quell'era è superata e con essa lo sono le sue insidie, ma si sbaglia. Non basta non conoscere o non riconoscere le strutture di controllo e provocazione che agiscono sul territorio perché queste scompaiano; né l'ignorarle ci consente (ubris e imbecillità a parte) di sentirci migliori o meno vulnerabili di chi le conosceva e le riconosceva; i meccanismi attivati dai Grande Fratello, fanno leva sui comportamenti emotivi e sul protagonismo individuale, quindi è facilissimo essere agiti e, al contempo, agenti inconsapevoli. La franchezza, la limpidezza che molti vantano e che, va comunque sottolineato, molti realmente oggi hanno, è insufficiente se mancano la consapevolezza, la coscienza e il senso di gerarchia. È facilissimo essere agenti inconsapevoli il che, funzionalmente parlando, non è affatto meglio dell'esserlo consapevolmente ed è sicuramente peggio del confrontarsi scientemente e gerarchicamente con le strutture di controllo.
La terza fase
Oggi che siamo ad una terza fase della nostra storia, oggi che non si compete più per il potere e che non si costruisce, se non in rarissimi casi il contropotere, oggi che SI RECITA E SI RIVENDICA senza perseguire alcun obiettivo concreto (a meno che i rimborsi elettorali per qualcuno non siano divenuti degli obiettivi) nella virtualità spettacolare e ammantati da una mentalità democratica totale, oggi che si è pura nullità, cionondimeno le infiltrazioni sono all'ordine del giorno, le provocazioni altrettanto, la nostra STRUMENTALIZZAZIONE è capillare e, quel che è peggio, non c'è alcuna consapevolezza dei meccanismi avversi e delle manovre nemiche. Fortunatamente non ci sono i presupposti emotivi ma, se ci fossero, la strategia della tensione prenderebbe nella sua ragnatela un numero spropositato di persone, cosa che non accadde in passato.
Mai così in basso
Non era mai accaduto in precedenza, infatti, che un'area affidasse la sua memoria storica e ideale ad agenti del suo nemico, come avviene regolarmente oggi. Non era mai accdauto in passato che ogni tre per quattro l'area si lasciasse portare come un fuscello in operazioni politiche altrui (democristiane o israeliane) come accade regolarmente oggi. Non era mai accaduto che un'area si nutrisse delle ideologie altrui appena appena rimodellate (comuniste o controrivoluzionarie) come accade oggi. Non era mai accaduto prima che un'area si caratterizzasse in tutte le sue individualità come il frutto dell'ideologia avversa (individualistica, dirittodelconsumatoristica, democratica) come accade oggi. Non era mai accaduto che un'area si lasciasse rappresentare sui media, per il tramite di agenti altrui, dai suoi traditori e calunniatori, come accade oggi. Ordunque il caso del Sofri cifrato dovrebbe servirci per una riflessione fredda e per un decondizionamento mentale che ci aiuti a rimettere un po' ordine sul passato, sia quello generale, comune, che quello di parte, che ci consenta di rendere più giusto il giudizio davvero squilibrato che incombe su alcuni protagonisti di ieri e non su altri, che ci permetta il recupero dei criteri elementari e, con essi, dei simboli, delle radici e delle tradizioni da cui veniamo, abbandonando invece il pensiero eterodiretto di cui siamo impregnati. Perché, cari miei, sarebbe ora che ci accorgessimo che noi che crediamo di pensare, in realtà siamo pensati. È Matrix!
Gabriele Adinolfi