Originariamente Scritto da
due_calzini
Essere "straniero" non è un lavoro, lo so.
Ma sempre di più i lavoratori stranieri rappresentano la classe lavorativa dipendente. Attaccati da ogni lato (si vede il recente caso di Salerno) non c'è una forza unita che li difenda. Del resto, mescolare i lavoratori per etnia e lasciare libero il cane della xenofobia, trasformare il lavoro in cottimo continuo e ma non sicuro e diversificarlo, distruggendo i sindacati, serve proprio a questo: scongiurare le proteste unitarie dei lavoratori.
Che ne pensate se da l basso si facessero partire degli "scioperi dei lavoratori stranieri"? chiedendo dignità, parità di diritti, cercando l'unione con i lavoratori "italiani" di ogni settore.