Originariamente Scritto da
senape
Che la manifestazione di piazza Navona a Roma – indetta per contrastare i progetti del governo sulla giustizia – sarebbe stata caratterizzata da critiche aspre, provocazioni irrituali e sguaiatezze era qualcosa di ampiamente annunciato, visti certi protagonisti ammessi o cercati dagli organizzatori. Sulle modalità e le ragioni della protesta, ogni cittadino giudica da sé. Ma ciò che è arrivato del tutto inatteso – e che ci pare semplicemente inconcepibile – è che qualche oratore abbia voluto travalicare le questioni politiche prendendo di mira con argomenti da bettola il Papa e la Chiesa. Che cosa poi questi c’entrassero con i temi della manifestazione non si riesce proprio a capirlo. Ma dev’essere un riflesso tipico del laicismo nostrano. Ancora più tristezza suscita il fatto che, a cadere così in basso con espressioni che definire volgari è poco, sia stata una donna. Qui non vale neppure l’alibi della satira, è – con rispetto parlando – solo squallida spazzatura.
Piazza Navona, se ne occupera' anche la Procura
ROMA - La procura di Roma si occuperà dei fatti accaduti ieri in piazza Navona. Gli inquirenti, secondo quanto si è appreso, sono in attesa di informative contenenti la ricostruzione dei fatti. Il fascicolo processuale potrebbe essere aperto anche in presenza di denunce penali.
I reati che potrebbero essere configurati in via di ipotesi sono quelli di vilipendio del Pontefice e di offese al Capo dello Stato italiano. Sarà poi il ministro della Giustizia a dover autorizzare, secondo la prassi (articolo 290 del codice di procedura penale), lo svolgimento delle indagini.
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