Nomadi, "governo vuole integrarli"
Berlusconi: "Diritti come per italiani"
Silvio Berlusconi, a margine dell'incontro a palazzo Chigi con il presidente della Commissione europea Barroso, parla delle nuove misure studiate per identificare i nomadi. C'è una "volontà, solo positiva, di rendere più integrati questi cittadini europei e concedere loro gli stessi diritti dei cittadini italiani", ha detto Berlusconi. Per i bambini "affermiamo la ferma volontà del governo di garantire che possano andare a scuola", ha aggiunto.
"Noi siamo per la politica dell'immigrazione e dell'accoglienza". Silvio Berlusconi interviene in conferenza stampa e ribadisce la sua idea sull'ipotesi di prendere le impronte dei nomadi, compresi i bambini: "Noi vogliamo consentire l'integrazione degli stranieri e eventualmente puntiamo a respingere coloro che non vengono qui in Italia per lavorare ma per delinquere.
Purtroppo, questa è l'evidenza che ci viene dal nostro sistema carcerario: infatti quasi il 40% di coloro che hanno commesso reati sono cittadini stranieri, in gran parte clandestini". Insomma, insiste il Cavaliere, "c'e' proprio da fare una differenza anche rispetto al voto del Parlamento europeo. Noi nei nostri campo nomadi vogliamo ridurre al massimo la presenza di questi cittadini.
L'unico motivo per la loro presenza è arrivare ad una identificazione certa. Quindi - conclude - da parte del governo c'è uno spirito d'accoglienza derivante dalla nostra storia e anche dai nostri convincimenti cristiani e cattolici". La risposta di Barroso: "C'è perfetta collaborazione" trail governo italiano e la Ue sulla necessità di favorire il processo di integrazione dei nomadi e anche sulla loro identificazione. L'obiettivo è trovare una soluzione che sia "sicura e compatibile con i diritti e io valori europei".
TRATTATO DI LISBONA
Al presidente della commissione Ue Berlusconi ribadisce la volontà del nostro governo di approvare il testo, che secondo il premier, deve essere ratifiato nella sua intierezza e questo nonostante il no dell'Irlanda. "Il Trattato mercoledì sarà già in aula in Senato e non va rivisitato, ma approvato così com'è. Tra dinoi c'è totale sintonia - ha detto il presidente del Consiglio riferendosi a Barroso - sulla sintonia dei problemi che riguardano il futuro dell'Europa".
PRESIDENZA UE
Il premier Silvio Berlusconi ricandida Josè Manuel Durao Barroso alla presidenza della Commissione europea per quando sarà il momento di rinnovare i vertici delle istituzioni comunitarie e il diretto interessato, al suo fianco a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa, non nasconde la sorpresa. ''Sono sorpreso - dice infatti il capo dell'eurogoverno - perché non ne abbiamo parlato durante la colazione''. Insomma, sintetizza visibilmente compiaciuto Barroso rivolgendosi ai cronisti, ''la fiducia che Berlusconi mi ha accordato è una sorpresa sia per me che per voi della stampa''.
RIFORME
Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso ha espresso ''l'apprezzamento'' di Bruxelles per ''il piano strategico di tre anni presentato dall'Italia'', giudicandolo ''una buona prospettiva, soprattutto per il medio termine, sulle riforme strutturali che devono essere portate avanti per un'economia migliore per l'Italia e per l'Europa''.
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