Ancora tornano questi vecchi attacchi alla teoria del valore....con sempre le stesse farfugliate parole mischiate come se michiando le parole che nascondono concetti errati si potesse estrarne un concetto adeguato.
La cosa essenziale nel determinare il valore è la scarsità? Veramente confondi valore e prezzo, ci risiamo, sempre la solita confusione, sempre la stessa. Il valore non è una grandezza matematica, ma sociale (sveglia dal letargo e si cominci a ragionare); il valore non può essere stimato in un'economia di mercato la quale scambia solamente prezzi; il valore è il concetto del prezzo, e un concetto di questo livello d'astrazione non è operativo, proprio perchè deve produrre concetti operativi come appunto i prezzi. E' il prezzo (quello di mercato, non quello di produzione che è determinato da altri fattori) ad essere fra le altre cose determinato dalla legge della domanda e offerta, ma quando si equilibrano domanda e offerta, ti sei chiesto quanto costa una merce? Impossibile rispondere a questa domanda, e se è impossibile bisogna produrre le condizioni di possibilità della sua impossibilità, quindi retrocedere dal livello della circolazione a quello della produzione immediata. (Un po' di economia farebbe bene prima di pensare di smontare il marxismo).
Il cofano di una maserati vale di più per quale motivo? Voglio proprio sentire la genialata che tirerai fuori dal cilindro, ma a furia di tirarlo fuori da 200 anni quel cavolo di coniglio che pensate di avere sarà ormai marcio, quindi prima mi tapperò il naso per non sentire l'odore del morto. Forse che vale molto di più perchè vi è stato speso molto più lavoro? O mi vuoi dire che alla maserati i macchinari sono piovuti dal cielo e o da marte e non sono frutto di lavoro che ha la semplice differenza rispetto a quello dell'operaio che monta il cofano, d'essere lavoro passato? E questo vale anche per i materiali di maggiore qualità (più lavoro) e per la ricerca (più lavoro), ecc ecc (nemmeno Smith avete studiato lazzaroni).
Pensa duca, pensa..... ma lontano da me che puzzano di vecchio ste fanfarate