Ruolo dell'esercito? Parliamone

[Nicola bis]

Cita:
Scritto in origine da SuperMario
Chiedo scusa se intervengo da esterno, assolutamente senza spirito polemico ma solo per dare un contributo alla discussione riguardo il punto sulla difesa nazionale.

E' anacronistico parlare di reintroduzione della leva militare, prima di tutto perche non vi è una necessità oggettiva in quanto oggi giorno i militari necessari alle ns forze armate vengono selezionati tramite concorsi.

Negli anni 50-60-70 durante la guerra fredda occorreva molta carne da cannone da buttare in pasto ai carri del patto di Varsavia per fargli rallentare la marcia in attesa di aiuti dagli USA, all epoca le nostre forze armate contavano quasi mezzo milione di soldati.

Oggi sono circa 190.000 divisi fra tutte e tre le armi, tutti professionisti, tutti specializzati.

Con gli ultimi tagli del bilancio proposti da Tremonti addirittura si scenderà quasi di sicuro a 165.000 uomini nei prossimi anni.

Quindi è inutile arruolare cento, duecento mila giovani, togliergli un anno di lavoro o di studio, per non fargli fare niente.

Senza considerare che tutto questo peserà nelle casse dello stato e sopratutto del ministero della difesa..

Meglio spendere quei soldi per pagare il carburante per addestrare i piloti di caccia, che ad oggi sono sotto la media Europea di numero di ore di volo.

beh,un esercito di 165.000 uomini a difesa di una Nazione di quasi 60 milioni di abitanti è oggettivamente pochino; probabile che la leva così com'era sia anacronistica (io non la vedo così,cmq può essere),ma studiare nuove forma di leva volontaria,che siano attrattive non solo x i disoccupati e ce rispondano al desiderio di molti giovani di poter seguire le orme di padri e nonni,non mi pare una bestemmia: in Italia ci sono molti,moltissimi altri ambiti su cui si possono fare enormi risparmi,la difesa è il principale degli ambiti per cui ha senso parlare di comunità nazionale,pensiamoci.....
(scritto da Perplesso666, ndr)
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Uno dei più frusti luoghi comuni sul PdL è quello del partito "di plastica", formato da ciechi innamorati del Silvio e avulso da qualsiasi tipo di discussione.
Chi lo conosce veramente sa che non è così.
Anche noi di POL della Libertà, nel nostro piccolo, diamo un contributo. Nel dibattito sulla nostra Carta dei Valori sono emerse, al nostro interno, posizioni diverse sul ruolo dell'esercito e l'eventuale reintroduzione del servizio di leva.
Dopodiché, il forumista SuperMario, uno dei migliori esponenti del centrosinistra (LR), ha inviato l'interessante post (che riporto qui sopra) e ha ricevuto un'articolata risposta da Perplesso666, dirigente del PDL.

Parliamone, tanto per ribadire che i partiti di plastica sono cosa ben lontana da noi.

[Henry1028 (POL)]

A che serve l'esercito? Mica sono in grado di indagare su omicidi furti e spaccio ... totalmente inutile, anzi un bello specchietto per allodole

[Saint-Just]

La leva militare, così com'era fino a quando è stata sospesa aveva ormai scarsa utilità pratica ed un notevolo costo per lo stato.

E' chiaro che uno stato deve essere in grado di difenderi in qualunque momento, ma è anche vero che nel 21esimo secolo la guerra non è più la guerra di fanteria dove conta la superiorità numerica, ora contano le costose teconologie. Potrebbe avere un senso introdurre la leva utilizzando i soldati con funzioni civili (Protezione Civile e Sicurezza), solo che non servono a niente 300 soldati in tutta Italia, o si mettono due soldati ad ogni incrocio come in Egitto o non ha senso...

[Eric Draven]

ll mito che non sia più tempo di guerre di fanteria lo smentisce l'ultima crisi israelo-libanese,dove Tsahal non è riuscita nell'intento per la pervicace volontà della politica di non utilizzare le truppe di terra.....sì,è ragionevole proporre,come ha scritto altrove supermario una serie di richiami periodici di aggiornamento per chi si rendesse disponibile (a parte il fatto che è già così),ma riconoscere questa necessità implica ammettere che occorra una base potenzialmente operativa ben superiore ai 165-190 mila uomini (e donne). anche per questo essiccare il servizio di leva è stato uno sbaglio,sì è prosciugata la potenziale riserva. mi si dice che però tornare alla leva vecchio stile sia anacronistico: potrà anche essere,ma allora vi chiedo di partecipare alle iniziative di protezione civile volontaria organizzate e porte avanti a proprie spese dalle associazioni d'arma di Alpini,Bersaglieri e Carabinieri. magari almeno un dubbio vi si potrebbe insinuare....

[Nicola bis]

La leva militare, così com'era fino a quando è stata sospesa aveva ormai scarsa utilità pratica ed un notevolo costo per lo stato.

E' chiaro che uno stato deve essere in grado di difenderi in qualunque momento, ma è anche vero che nel 21esimo secolo la guerra non è più la guerra di fanteria dove conta la superiorità numerica, ora contano le costose teconologie. Potrebbe avere un senso introdurre la leva utilizzando i soldati con funzioni civili (Protezione Civile e Sicurezza), solo che non servono a niente 300 soldati in tutta Italia, o si mettono due soldati ad ogni incrocio come in Egitto o non ha senso...

Se parli dei Carabinieri, quelli ancora sottoposti alla Difesa e impiegati sul territorio sono 3000 non 300. E secondo me dovrebbero raddoppiare.

[Nicola bis]

ll mito che non sia più tempo di guerre di fanteria lo smentisce l'ultima crisi israelo-libanese,dove Tsahal non è riuscita nell'intento per la pervicace volontà della politica di non utilizzare le truppe di terra.....sì,è ragionevole proporre,come ha scritto altrove supermario una serie di richiami periodici di aggiornamento per chi si rendesse disponibile (a parte il fatto che è già così),ma riconoscere questa necessità implica ammettere che occorra una base potenzialmente operativa ben superiore ai 165-190 mila uomini (e donne). anche per questo essiccare il servizio di leva è stato uno sbaglio,sì è prosciugata la potenziale riserva. mi si dice che però tornare alla leva vecchio stile sia anacronistico: potrà anche essere,ma allora vi chiedo di partecipare alle iniziative di protezione civile volontaria organizzate e porte avanti a proprie spese dalle associazioni d'arma di Alpini,Bersaglieri e Carabinieri. magari almeno un dubbio vi si potrebbe insinuare....

Caro perplesso666, bisognerà vedere se quello che auspichi sarà realizzabile, con i dolorosi ma doverosi tagli che subirà il budget della Difesa.

[Dede1893 (POL)]

"Uno scippatore! Mirare, puntare, FUOCO!"

[Nicola bis]

ll mito che non sia più tempo di guerre di fanteria lo smentisce l'ultima crisi israelo-libanese,dove Tsahal non è riuscita nell'intento per la pervicace volontà della politica di non utilizzare le truppe di terra.....sì,è ragionevole proporre,come ha scritto altrove supermario una serie di richiami periodici di aggiornamento per chi si rendesse disponibile (a parte il fatto che è già così),ma riconoscere questa necessità implica ammettere che occorra una base potenzialmente operativa ben superiore ai 165-190 mila uomini (e donne). anche per questo essiccare il servizio di leva è stato uno sbaglio,sì è prosciugata la potenziale riserva. mi si dice che però tornare alla leva vecchio stile sia anacronistico: potrà anche essere,ma allora vi chiedo di partecipare alle iniziative di protezione civile volontaria organizzate e porte avanti a proprie spese dalle associazioni d'arma di Alpini,Bersaglieri e Carabinieri. magari almeno un dubbio vi si potrebbe insinuare....

Fra l'altro credo sia anacronistico, oltre che il servizio di leva, anche il ragionare su basi numeriche: bisogna ricordarsi che oggi un soldato ha un reale valore solo se adeguatamente equipaggiato e bisogna fare i conti con
l'alto costo delle indispensabili ultramoderne attrezzature.

[Saint-Just]

Se parli dei Carabinieri, quelli ancora sottoposti alla Difesa e impiegati sul territorio sono 3000 non 300. E secondo me dovrebbero raddoppiare.

Non parlavo di quelli, parlavo dei 4 gatti che il Governo vuole mandare non si sa dove per fare non si sa cosa..

[Supermario]

Prima di parlare di leva, naja, missioni all' estero, raddoppiare gli uomini ecc. ecc. credo che prima di tutto bisogna che chi è al potere e dirige la nazione si prenda la responsabilità di stilare delle linee guida e una politica di difesa ben precisa.

Oggi la politica riguardo le forze armate in Italia è perlomeno contraddittoria.. da una parte si spinge per non mancare neppure ad una missione all'estero, cosa che impegna e logora mezzi, risorse, uomini e sopratutto costa moltissimi soldi.

Soldi che spesso e volentieri sono presi direttamente da bilanci della difesa difesa già impostati differentemente, e quindi a discapito di aggiornamenti, nuove acquisizioni di materiali ecc. ecc.

E dall'altra si continua ad apportare tagli pesanti al bilancio della difesa.

Insomma la riproposizione in chiave politica del italico detto "Voler fare le nozze con i fichi secchi."

In questo contesto parlare di reintroduzione della naja ( con tutto quello che comporta ) è quantomeno fuori luogo.

Prima si dica cosa si vuole fare della difesa e delle forze armate.

Si traccino i paletti del confine che non si intende superare, si dica cosa ci si aspetta che facciano le forze armate per il paese, e poi in base a quello si stileranno i bisogni e le necessità per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Abbiamo sempre bisogno di una forza di proiezione rapida ?

Vogliamo continuare a contribuire alle missioni all' estero ?

Meglio concentrarci sulla difesa del territorio nazionale e sul controllo del Mediterraneo oppure iniziare seriamente a parlare di difesa integrata europea ?

Questi sono i dilemmi che ci aspettano e che dovranno fare i conti non solo con la situazione politica, ma sopratutto con la situazione economica del paese.