io non lo canto, ma non è un canto "di destra".
Canto con orgoglio la marsigliese
io non lo canto, ma non è un canto "di destra".
Canto con orgoglio la marsigliese
L'inno dei franciospi NOOOOOOOOOOOOOOOOO!
allons anfant de la patrii, le sgiur de gluar è arrivè,contre nu de la tiranie...
L'inno nazionale russo è stato cambiato perchè parlava dell'emancipazione comunista della nazione russa. Il nostro non ha ancora avuto un cambio perchè il comunismo non è ma stato "il e al potere".
Quando si sciolse l'internazionale, il fondatore del partito comunista d'Italia, lo trasformo in partito comunista italiano.
spero di aveti chiarito come e perchè. Poi se vuoi dire che sei come Bossi, fai pure, non mi meraviglio, puro e vero compagno. Ti ricordo per finire che tu mangi nel piatto, sputandoci, preparato da quelli che per questa costituzione repubblicana, hanno dato la vita. Quindi, non facetta nera hai cantato a scuola, ma l'inno di Mameli. Ovvio, io preferirei "io vagabondo " dei Nomadi, ma non sono ancora diventato "leader massimo".
saluti amicone.
Non è questione di riconoscimento, ma di appartenenza, di legame con la terra di origine e la storia patria. Si va oltre le condizioni materiali dell'esistenza, e non è assolutamente sovrastruttura del sistema capitalistico.
Io non disprezzo la mia casa e i miei parenti, così come non rifiuto la mia Nazione e chi ha concorso a edificarla, superando ogni ostacolo, dal Vaticano alle Monarchie straniere. Limitarsi a identificare il Paese con i caratteri di un Regime politico di chiaro stampo reazionario, che erige le proprie fondamenta non più sulla carta costituzionale, ma sulla corruzione e sullo sfruttamento, è quanto di più assurdo possa aver letto negli ultimi anni. Si lascia spazio al cosmopolitismo, a dichiarazioni di presunta solidarietà internazionalista.. ma se non si impara ad amare la nostra terra e i nostri lavoratori, come si potrà essere solidali ad esempio con la lotta del manovale moldavo? Garibaldi e le sue Legioni, hanno combattuto in Paesi stranieri in virtù dell’amor patrio, non per l’abolizione delle nazionalità perché considerate un retaggio del passato.