La Gelmini è il ministro più amato dagli italiani

[giovanni71]

...ma... pure il csx in fondo che ha fatto? L'Università è irriconoscibile, sembra un grosso supermercato in cui i professori sono gentili e cortesi con i clienti, indipendentemente dal loro livello di preparazione; ........siamo alla mercificazione, le lauree adesso e subito, io proporreri le lauree brevissime, a 20 già sei laureato! ...Poi sembrano dei condomini affollati , quelli delle lauree specialistiche che vengono penalizzati da quelli delle lauree brevi, laboratori di 10 mq costretti a contenere dalle 7 alle 8 persone! ........Ovviamente i professori hanno cambiato pure atteggiamento, 15-20 anni fa erano severi, selezionavano ora no, sono diventati dei commessi di un grosso supermercato.....in cambio ovviamente hanno avuto la quintuplicazione del numero dei corsi e vedi corsi dai nomi più disparati ed innovativi ....lo sapete che vi dico......ma vaff..... sia il cdx che csx.......

[giovanni71]

Ma credo abbia ragione.....quelli delle lauree brevi non sanno un cazzo ( ....addirittura hanno difficoltà nello scrivere dei normalissimi composti chimici come ad es. ferricianuro e ferrocianuro cose che 10 anni fa ti potevano costare carissime! )

[assurbanipal]

C'è un criterio discutibile che presiede alla selezione. Se ti impegni, prescindendo parzialmente dai risultati ottenuti, verrai premiato. Questo significa che una persona poco adatta a studiare può, impegnandosi , ottenere riconoscimenti anche di alto livello. Vale a dire che si valuta il desiderio più che la resa. La tensione verso.... piuttosto che la capacita di raggiungere certe competenze. La disponibilità ad assumere un comportamento servile ritenendolo la premessa indispensabile della ricompensa. Comunque un’inclinazione che potrà tornare utile nella futura gestione del sistema premi ricompense
Ma per superare questa stortura ci si deve comunque affidare al valutatore. Costui è a sua volta uno che ha superato il vaglio. Chi valuta colui che valuta? Se se ne fa un mercato è la fine. C'è un mercato che rifiuterebbe quel mercato. E' quello che oggi si lamenta della qualità della scuola: ma sarebbe disponibile a pagare per ottenere titoli falsi?. Per venderli senz'altro.Paradossi. Il dramma è che si può pagare il riconoscimento di competenze mai possedute. Lo scambio di denaro sarebbe vivace ma la qualità scadrebbe ulteriormente.
Il mercato tratta tutte le merci, anche quelle scadenti. Anzi , i furbi, proprio da queste, traggono i più cospicui vantaggi

[anton]

lo dicevo io che in italia per andare al governo bisogna essere figli di preti??
chissà che altri regali farà al vaticano questa qui..

[assurbanipal]

La categoria è vasta. Ma essenzialmente non è omogenea.
Contiene tutto e il contrario di tutto. E' per questo che è così difficile interpretarla.

[Grillo Parlante]

Eh?? sta stronzata dove l'hai letta??

tipo qui...
http://www.emilianet.it/Sezione.jsp?...dSezioneRif=11

lo certifica l'unione europea... i compagni professori sesantottini fanno solo propaganda politica a scuola lasciando l'istruzione in secondo piano... per questo i bimbominkia rossi si allarmano ogni volta che un ministro liberale prova a riformare la scuola...

[bator]

incredibile B., nomina ministra la nipote di pierino gelmini

[Son of Liberty]

io mi auguro che cambi DAVVERO la scuola.

Tempo fa leggevo su Repubblica:

<< Nell'ambito del piano per affrontare l'emergenza formativa nel nostro paese, il ministero dell'Istruzione finanzierà con 5 milioni di euro i corsi di sostegno per il recupero in italiano e matematica nelle scuole medie inferiori. >>

Quindi...praticamente questo è il messaggio che Fioroni ha fatto passare: “accidenti come siete ignoranti cari studenti…avete assolutamente bisogno di corsi di recupero! Ma non vi preoccupate, per fortuna c’è il superministro che arriva con 5 milioni di euro e tutti quanti vi appioppate dei magnifici corsi pomeridiani grazie ai quail dovrete restare a scuola anche dopo pranzo”.

Se invece Fioroni ci avesse capito qualcosa di istruzione, forse si sarebbe posto il problema di agire sul modo di insegnare certe discipline, avrebbe redistribuito il numero di ore di insegnamento per far leva sulle materie in cui gli studenti risultano più carenti, avrebbe fatto qualcosa per LICENZIARE (fantascienza in Italia) gli insegnanti non meritevoli...etc.

Ma siccome da certi STATALISTI D.O.C. le istituzioni vigenti nella maggior parte dei casi sono considerate perfette e immutabili perché le hanno trovate così da quando hanno cominciato a occuparsene, la mentalità statalista è che se gli individui (ad esempio, gli studenti) mal rispondono alle istituzioni (ad esempio, la scuola) , non bisogna agire sulle istituzioni ma sugli individui.

Per questa gente sono gli individui ad essere imperfetti, non le istituzioni, e se gli individui non riescono ad adeguarsi ad esse, o sono stupidi o in malafede.

E' questa mentalità folle a frenare ogni tipo di sviluppo, anche quello formativo della scuola. Mi auguro che sia innanzitutto questa mentalità a scomparire.

P.S. che c'entra che è la nipote del prete??? Da quando una persona viene giudicata in base al giudizio su un'altra persona? E' come giudicare Enrico Letta partendo da Gianni Letta.

[anton]

io mi auguro che scomparire.

P.S. che c'entra che è la nipote del prete??? Da quando una persona viene giudicata in base al giudizio su un'altra persona? E' come giudicare Enrico Letta partendo da Gianni Letta.

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è riferito ad una vecchia discussione dove si diceva che in italia se non hai almeno uno zio prete non diventi ne onorevole ne ministro. .. e neppure consigliere comunale..

[Zdenek]

I (dubbi) meriti dei fan del merito

Scuola: il ministro Mariastella Gelmini promette interventi severi. Ma bisogna essere credibili...


Per 37 volte è invocata la parola merito nella proposta di legge 3423 presentata il 5 febbraio scorso dall' allora deputata Mariastella Gelmini destinata a diventare pochi mesi dopo il ministro per l' Istruzione, l' Università e la Ricerca. Parole d' oro, come hanno già sottolineato sul Corriere Giovanni Sartori e Francesco Giavazzi. Dio sa quanto abbiamo bisogno del ripristino del merito in una scuola in cui da tempo immemorabile i maestri e i professori non vengono assunti per concorso ma di sanatoria in sanatoria, a partire da quella del 1859. Una scuola in cui l' unica «pagella» accettata da chi ci lavora, solo volontariamente e solo provvisoriamente e solo sperimentalmente, è l' «autovalutazione annuale effettuata dal dirigente scolastico stesso» il quale deve riempire un quiz in cui gli si chiede se sia o meno bravo nell' «identificare con immediatezza i problemi che impediscono una corretta realizzazione di attività rientranti nelle proprie responsabilità» o nel «riconoscere il livello di priorità degli interventi da realizzare». Una scuola in cui, dicono le classifiche internazionali del P.I.S.A. le scuole siciliane, cioè di quella terra che ha regalato decine di genii alla cultura mondiale, hanno oggi una quota di somari doppia della media Ocse e quadrupla di quella dell' Azerbaijian nonostante i bocciati alla maturità 2006 negli istituti classici, scientifici, magistrali e linguistici siano stati, nell' isola, solo l' 1,3%. L' ex ministro Giuseppe Fioroni, davanti a quei dati, si mise la mani nei capelli, spiegando che non c' era da meravigliarsi: «Alle superiori, in 10 anni, abbiamo scrutinato e mandato avanti circa 8 milioni e 800 mila studenti con lacune gravi o gravissime». Di più: «Alle medie solo il 17% di chi ha la cattedra di matematica ha la laurea corrispondente. I risultati si vedono...». Insomma, come non condividere l' accusa della Gelmini contro «l' impostazione statalista e dirigista che ha imperniato l' ordinamento degli ultimi cinquanta anni» e «ha portato con sè la marginalizzazione del merito»? Come non appoggiare il suo appello a «favorire quel processo di valorizzazione del merito che costituisce il momento di partenza per un' effettiva inversione di tendenza»? Come non schierarsi al suo fianco quando sprona il governo all' adozione di decreti legislativi volti alla «valorizzazione del merito nell' ambito della scuola, dell' università e della ricerca»? Peccato soltanto che, per fare riforme serie, profonde, radicali, una classe politica debba essere (e anche apparire) credibile, autorevole, rispettata. E possiamo scommettere che saranno in tanti a sollevare il dito per chiedere: scusate, ma in base a quale merito è stata affidata la gestione di un mondo come la scuola a una persona che fino a ieri risultava aver fatto soltanto la presidente del consiglio comunale di Desenzano e l' assessore al Territorio della provincia di Brescia? E in base a quale merito è stato fatto sottosegretario alla Scuola e all' Università il signor Giuseppe Pizza, segretario della micro-Dc, che dagli amici viene chiamato «professore» ma dice lui stesso, sul suo sito, di avere solo «frequentato» la «Federico II» di Napoli? Per carità, magari si riveleranno bravissimissimi. Ma certo, come esordio sul merito...
Stella Gian Antonio

Il classico "cacio sui maccheroni".