Amichevoli - L'Inter si aggiudica il Trofeo Pirelli
Grande impresa dei nerazzurri, che nonostante il ritardo di preparazione rispetto al Bayern Monaco sono riusciti a sfruttare una delle poche occasioni avute e hanno segnato il gol che ha deciso la gara. Grande prova di Muntari, ottimi i tempi di reazione di Toldo. Bayern in difficoltà sottoporta
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L'Inter alla fine ce l'ha fatta. nonostante abbia sofferto per tutti e 90 i minuti, si è aggiudicata il Trofeo Pirelli battendo il Bayern Monaco, più avanti nella preparazione ma in evidente difficoltà in attacco.
La squadra dell'ex Klinsmann, infatti, ha chiaramente risentito dell'assenza di Ribery e Toni. La coppia d'attacco Klose-Podolski non si è rivela altrettanto efficace.
José Mourinho ha dovuto invece fare i conti con la difesa decimata, ma il reparto arretrato non è sembrato quello più in affanno: Cambiasso centrale ha chiuso ottimamente gli spazi guadagnati da Lahm e Kroos, i due più attivi tra le file bavaresi. E' andata invece peggio a centrocampo, dove è stata lampante la scarsa intesa tra i nuovi arrivati (o appena rientrati): hanno faticato a capirsi infatti Muntari, Mancini e Adriano, unica punta costretta a scendere in più di un'occasione per dare una mano ai compagni. Malgrado il poco feeling con gli altri, Sulley Muntari è stato comunque il migliore dei suoi: più preparato dal punto di vista atletico, non ha smesso mai di correre, non ha tirato mai indietro il piede (come ha sempre fatto, del resto) e si è visto sia in fase di copertura, sia in fase di suggerimento. Bene anche Adriano, nonostante qualche pasticcio, almeno dal punto di vista delle intenzioni: il brasiliano ha fatto di tutto per essere pericoloso, per dare un supporto al resto della squadra e per cercare di penetrare la difesa avversaria, facendo vedere una grande voglia di giocare.
La gara è iniziata subito con il Bayern in avanti. A proporsi, in più occasioni, è stato Altintop, supportato da Lahm e Podolski, ma gli interventi di Stankovic e Burdisso hanno vanificato ogni volta i tentativi di conclusione da parte dei tedeschi. Nel frattempo l'Inter ha provato qualche timida incursione, culminata con un buon suggerimento per Adriano, anticipato però in area da Lucio.
Passata la mezz'ora di gioco, erano ancora i bavaresi in avanti e Podolski tentava una conclusione di potenza, che però finiva alta oltre la traversa. Con un piccolo brivido su un'azione collettiva dei tedeschi, era alla fine Toldo a spegnere ogni velleità di Klose e compagni.
Cambio di registro nella ripresa. Evidentemente il discorso di Mourinho negli spogliatori ha sortito il suo effetto, perché l'azione si è schiodata dalla metà campo interista per spostarsi verso la porta difesa da Rensing. I frutti del gioco più offensivo da parte degli interisti si sono fatti vedere quasi subito e al 52' è arrivata la splendida rete del vantaggio nerazzurro.
Il gol, siglato da un Mancini fino a quel momento un po' sotto tono, è stata la splendida conclusione a palombella di un passaggio filtrante di Figo, che aveva lanciato il compagno sul filo del fuorigioco. Il tiro, partito dalla sinistra del portiere, si è insaccato sotto la traversa.
La reazione dei tedeschi è stata immediata e i soliti Kroos e Lahm hanno tentato più volte l'incursione nell'area di Toldo, ma senza impensierire troppo l'estremo difensore del Biscione.
I due tecnici si sono affidati al turnover per risparmiare i più stanchi e dare spazio alla panchina; il controllo del gioco è ritornato così in mano al Bayern, che si è reso pericolosissimo all'80' con un potente rasoterra di Kroos dalla distanza e diretto in porta. Fortunatamente per l'Inter, Toldo faceva buona guardia e, distendendosi sulla destra, riusciva ad allontanare il pericolo.
Il finale di gara ha regalato ancora un'emozione per i tifosi nerazzurri: Balotelli, atterrato davanti all'area di rigore, calciava da 26 metri la punizione direttamente in porta, ma il tiro era fuori misura di poco.
Le due squadre hanno dimostrato di necessitare una sistemazione nell'assetto, ma nel complesso l'amalgama della squadra di Monaco si è fatto vedere di più. L'Inter dovrà lavorare molto sull'intesa del gruppo, ma le qualità individuali dei nuovi arrivati sono potute emergere, senza troppi dispiaceri per il mancato arrivo di Lampard o la morìa di difensori che ha scombinato i piani di Mourinho. Il Trofeo Pirelli rimane in via Durini e anche il patron Moratti può sorridere.
http://it.eurosport.yahoo.com/050820...o-pirelli.html