Tempi duri per i precari.
Le modifiche alla manovra inserite dal governo rendono inoltre più difficile per i lavoratori precari ottenere un contratto a tempo indeterminato. Il maxiemendamento al Dpef ammorbidisce infatti le disposizioni introdotte dall'esecutivo Prodi che assicuravano per legge un contratto a tempo indeterminato per i precari che ottenevano un rinnovo a tempo determinato dopo 36 mesi di lavoro con la stessa azienda.
Vergognoso.
I fondi per la sanità. Dal testo del maxiemendamento depositato giovedì scorso alle commissioni di Montecitorio trapelano inoltre ulteriori dettagli. Per quanto riguarda la sanità, nel 2009 è confermato lo stanziamento di 102,6 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale. Nel 2010 lo stanziamento salirà a 103,9 milioni; nel 2011 a 106,2 milioni. All'interno di queste cifre, anche i 50 milioni di euro annui destinati all'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.
"Per gli anni 2010-2011 - prosegue il testo - l'accesso al finanziamento integrativo a carico dello Stato è subordinato alla stipula di una intesa fra Stato e Regioni" che contempli: 1) una riduzione dello standard dei posti letto; 2) la riduzione delle spese per il personale; 3) l'impegno delle regioni ad introdurre i ticket in caso di "squilibrio di bilancio". Il maxiemendamento stabilisce anche il potenziamento dei "procedimenti di verifica delle esenzioni".
Criminale
Nasce la Banca del Mezzogiorno. Il testo prevede anche la costituzione della "società per azioni della 'Banca del Mezzogiorno' al fine di assicurare la presenza nelle regioni meridionali d'Italia di un istituto bancario in grado di sostenere lo sviluppo economico e di favorirne la crescita". Sarà istituita nei prossimi tre mesi con la nomina del comitato promotore e avrà 5 milioni di euro di dote finanziaria per l'anno 2008. "Entro cinque anni dall'inizio dell'operatività della Banca - specifica il maxiemendamento - tale importo è restituito allo Stato", soggetto fondatore.