Tutta la PA è meridionalizzata soprattutto nella classe dirigenziale e nel personale di basso livello.gli esecutiviarlo per quella che conosco meglio,le FS.
Le FS sono così inefficienti e senza un suo stile che la distingua rispetto alle ferrovie d'eurabia non perchè lo Stato non spenda soldi per le manutenzioni ma semplicemente perchè li spende prevalentemente per le assunzioni di personale a carattere assistenziale a favore del Sud.
Siccome sono io che ho impostato il discorso nel forum "Sardegna", mi sento in dovere, anche perche ha già scritto il mio connazionale Kornus, di esplicitare i miei pensieri:
Ho sollevato io la questione, un pò per ricordi dell'epopea scolastica, un pò per considerazioni storiche, un pò per considerazioni future
- beh..la prima, penso sia capitata a tutti (e infatti non generalizzo), però trattasi di quei professori, per buona parte siciliani e napoletani, che ho avuto dalle medie al liceo. Ebbene, senza nasconderci più di tanto dico che già il primo approccio era traumatico. Noi con il nostro ruvido italiano, ruvido ma perfetto, nella sintassi e nella pronuncia (che era ruvida, ma corretta...) di italiano imparato egregiamente a scuola.. e poi questi professori con la loro dizione imprecisa, la loro sintassi improbabile, un pò guardare noi come un branco di pecorai da educare. Eppure scoprivi che il voto di laurea in loro possesso era molto basso, in confronto a quello di tuo cugino che per avere un posticino, dopo essersi fatto il mazzo letteralmente (e pure la famiglia...ca sas pasturas depiant essere pagadas) era costretto ad umiliarsi di fronte a qualche politicastro o preside (esso pure a volte continentale...) QUESTE SONO LE SENSAZIONI
- a livello storico, è da un bel pò di decenni che si assiste ad un fenomeno preoccupante, molte volte sottaciuto (perchè era in agguato l'accusa di razzismo), eppure evidente. Prima, nei secoli scorsi, molti professori venivano (magari con ritrosia), eppure bastava poco per innamorarsi, capire, studiare la nostra terra. Mi riferisco al lucano Del Zio, al torinese Solari, al laziale Di Tucci, all'insubre Besta, al Solmi, a Marcello Lelli, a Marco Tangheroni e ai tanti che osarono e riuscirono ad amare la Sardegna più degli stessi sardi. Ma ora è diverso, diciamo che questi prof che hanno invaso la Sardegna negli ultimi decenni fanno la parte degli sgherri di Stato, coprono la loro ignoranza col piglio colonialista che questo Stato gli offre in cambio del posticino mediato dai loro boss locali. E perseguono bene la loro azione che il loro ruolo comporta: lingua sarda=lingua inutile e lingua da dimenticare; sardi=depressi perchè eternamente infelici (forse perchè non sguaiamo come loro?). Guardate che il danno è tanto, e tanto è stato commesso sulla pelle di tanti bambini e sulla conflittualità nevrotica che affligge tanti ragazzi perchè eternamente in lotta contro un peso da rimuovere=la sardità.
- E se i professori esterni, furisteris, ce li scegliessimo noi? Provocatoria e incostituzionale certo, ma perche no? Perchè non selezionare chi veramente può darci qualcosa?