Quanto conta la libertà di espressione?

[donerdarko]

"Liberale" è l'atteggiamento di tutti coloro che si sforzano di capire le ragioni dell'altro, nella misura indicata dalla massima attribuita al Voltaire: "Non condivido le tue idee, ma combatterò fino alla morte per difendere il tuo diritto ad esprimerle".

Poniamoci l'interrogativo: quanto conta effettivamente la libertà di espressione? E' giusto che tutti possano "esprimere" la loro opinione ("opinare", dal latino OPINàRI, dalla radice OP-, nel senso di vedere, che trovasi nell'occhio; ovvero, esprimere il proprio modo di vedere intorno alle cose dubbie, spinti da alcuna apparente ragione), anche nelle materie più delicate, come la politica, delle quali non si possiede la benchè minima cognizione e competenza?
Per quanto mi riguarda, il diritto ad esprimere il proprio Io è legato esclusivamente ad istanze individualistiche tutt'altro che essenziali, anzi, congeniali al sistema del "produci, consuma, crepa", che vive soprattutto grazie a questa INTOLLERABILE imbecillità di massa.


Spero che questo mio scritto stimoli una qualche discussione,

Darko

[Ungern Khan]

Ovviamente sono d'accordo con te.

[L'Europeo]

"Liberale" è l'atteggiamento di tutti coloro che si sforzano di capire le ragioni dell'altro, nella misura indicata dalla massima attribuita al Voltaire: "Non condivido le tue idee, ma combatterò fino alla morte per difendere il tuo diritto ad esprimerle".

Poniamoci l'interrogativo: quanto conta effettivamente la libertà di espressione? E' giusto che tutti possano "esprimere" la loro opinione ("opinare", dal latino OPINàRI, dalla radice OP-, nel senso di vedere, che trovasi nell'occhio; ovvero, esprimere il proprio modo di vedere intorno alle cose dubbie, spinti da alcuna apparente ragione), anche nelle materie più delicate, come la politica, delle quali non si possiede la benchè minima cognizione e competenza?
Per quanto mi riguarda, il diritto ad esprimere il proprio Io è legato esclusivamente ad istanze individualistiche tutt'altro che essenziali, anzi, congeniali al sistema del "produci, consuma, crepa", che vive soprattutto grazie a questa INTOLLERABILE imbecillità di massa.


Spero che questo mio scritto stimoli una qualche discussione,

Darko

Un ragionamento A DOPPIO TAGLIO.

[donerdarko]

E proprio li sta la provocazione...

Forse andrebbe ulteriormente argomentata l'insulsaggine della nostra (loro) civiltà di massa, la quale agisce solo accodandosi a spinte emotive/sentimentali, giungendo ad osannare tra le più grandi conquiste civili e morali dovute alla "libertà d'espressione" persino lo sbandieramento disinibito delle preferenze sessuali dei singoli...

Mi si permetta, ma questa non è libertà.

[Ungern Khan]

E proprio li sta la provocazione...

Forse andrebbe ulteriormente argomentata l'insulsaggine della nostra (loro) civiltà di massa, la quale agisce solo accodandosi a spinte emotive/sentimentali, giungendo ad osannare tra le più grandi conquiste civili e morali dovute alla "libertà d'espressione" persino lo sbandieramento disinibito delle preferenze sessuali dei singoli...

Mi si permetta, ma questa non è libertà.

Se intendiamo il concetto di libertà come positivo, certamente non è la libertà di essere animali.

[L'Europeo]

E proprio li sta la provocazione...

Forse andrebbe ulteriormente argomentata l'insulsaggine della nostra (loro) civiltà di massa, la quale agisce solo accodandosi a spinte emotive/sentimentali, giungendo ad osannare tra le più grandi conquiste civili e morali dovute alla "libertà d'espressione" persino lo sbandieramento disinibito delle preferenze sessuali dei singoli...

Mi si permetta, ma questa non è libertà.

D'accordo, ma sei sicuro che la libertà di espressione sia solo un fatto legato all'io individualistico? Per me non è così.

[mayanti]

che stupidaggine questa libertà!!!!

[donerdarko]

D'accordo, ma sei sicuro che la libertà di espressione sia solo un fatto legato all'io individualistico? Per me non è così.

Certo che no. Ritengo innanzitutto che la conoscenza della natura individuale sia fondamentale, in quanto evita di farci cadere nell'ambizione narcisistica e nell'illusione della nostra totale indipendenza dagli altri.
Ma non tutti gli uomini sono adatti a ricoprire ruoli di governo o incarichi amministrativi, ciò mi sembra una cosa tanto evidente quanto banale. Libertà di esprimere se stessi e le proprie potenzialità dunque, nella consapevolezza dei propri limiti e nel rispetto della differenza.

Esattamente tutto ciò che oggi non avviene, in quanto la "libertà d'espressione" si traduce di fatto in vaneggiamenti egoistici, peggio, in indifferenza e prevaricazione.

[voynich]

Da voltairiano, posso dire che una cosa è il diritto a parlare. Altra cosa è il diritto a fare.

Non vedo alcuna giustificazione per limitare il diritto ad esprimere nel senso di parlare, di rendere nota la propria visione del mondo e delle cose. Posso capire invece che poi si separi il grano dal loglio, e posso capire che si desideri che solo alcuni possano poi effettivamente passare ai fatti. Quali siano i criteri di selezione, è -credo- altra discussione.

[donerdarko]

Voltaire, nell'età dove tutti dicono di essere illuministi, è, se mi si permette, un'illuminista "dimenticato".

Diciamo che quella celebre frase (pronunciata o meno dallo stesso filosofo che sia) rappresenta un pò il summa che racchiude l'ideale democratico della tolleranza (in questo caso della libertà di pensiero e di parola).

Da tali premesse non si poteva altro che sfociare nella confusione e nel relativismo moderno, conoscenza analitica di fatti e sistemi non più riconducibili ad alcun principio, accumulo di particolari insignificanti e di ipotesi infondate distruggentesi a vicenda. Il problema, a mio avviso, non è tanto quello della libertà di parola, quanto quello che conseguentemente porta a riflettere sulla possibilità o meno di poter prescindere da un principio superiore.

Per questo la critica all'illuminismo è anche critica al liberalismo e al democraticismo e ai principi materiali e contingenti di cui essi sono portatori