mio dio quante inesattezze! per TUTTI i linguisti la maggior parte dei cosiddetti "dialetti" sono vere e proprie lingue ben distinte dall'italiano..alcune addirittura, come il veneto, sono state lingue ufficiali degli stati preunitari. Documentati ti prego!Il piemontese è sempre statao similissimo all'occitano e ben distante dai dialetti del sud.
Leggiti i libri del De Mauro..Tant'è vero che il massimo confine linguistico all'interno del mondo neolatino è quello che divide il nord dal centro italia.
In quanto alla cucina ogni regione ha la propria. La pasta "secca" come gli spaghetti o i maccheroni non appartiene alla tradizione culinaria padana ma è un piatto d'importazione dalla tradizione meridionale , cosi come la pizza e numerose pietanze in uso al giorno d'oggi (e ormai la si usa anche in altri paesi..tutti italiani??). Le cucine regionali sono profondamente diverse. Un tempo al nord, salvo nelle zone "miti" costiere e alcune zone attorno ai laghi, si usava il burro e non l'olio d'oliva. E buona parte delle pietanze tradizionali padane non sono neppure classificabili come "mediterranee".
L'italia esiste geograficamente da quando è stata conquistata dai romani, (sebbene si parlasse di provincia della gallia cisalpina al nord, quindi già da allora qualche differenza c'era...), anche se in precedenza indicava alcune parti del meridione prima e il centro-sud in seguito. In quanto alla romanizzazione comunque non è una prerogativa italiana ma riguardò mezza europa. L'unità linguistica c'era ufficialmente (in mezza europa però) ma a partire dei diversi substrati "etnici" si sono formati volgari diversi (i dialetti e le "grandi lingue", che non sono altro che dialetti che "hanno fatto carriera" come dicono i linguisti).
Fino al 1861 non c'era alcuna nazione italiana ma popoli con le loro lingue, tradizioni, culture, che spesso tra l'altro si combattevano, e c'era tutt al più un'identità geografica, ma nessuno avrebbe immaginato di farne uno stato (tranne un manipolo di intellettuali "illuminati" e la massoneria che ci ha poi guadagnato con lo smantellamento del regno di napoli). Tant'è vero che si diceva che si dovevano "fare gli italiani", un motivo ci sarà..E la lingua italiana, che veniva comunemente chiamata toscano fino all'inizio del secolo scorso era parlata dal 2% della popolazione (per lo più intellettuali e classi sociali in cui si era affarmata poichè lingua franca della penisola e alla moda). Non apriamo il capitolo storico poi delle resistenze popolari all'unità (al sud) sedate coi cannoni, o i veneti che combatterono con gli austriaci contro le navi "italiane", o le rivolte che sorsero già dal giorno dopo l'unità perchè si erano uniti popoli "troppo diversi" che richiedevano autonomia, o i referendum irregolari e fittizi per annettere al nuovo regno stati legittimi.
Può anche darsi che oggi ci sentimo tutti italiani, per forza, ce lo ripetono dalla mattina alla sera da 150 anni cn scuola e soprattutto televisione (che è la vera responsabile di aver fatto gli italiani), ma il fatto che ci sentiamo gli uni diversi dagli altri da nord e sud è un indice che tanto nazione non siamo. Negli stati corrispondenti ai popoli, come danimarca, portogallo, olanda, svezia, etc etc non ci sono queste "rivalità" interne o questi dissidi, e figuriamoci differenze cosi marcate.Quelle sono nazioni (unioni di persone uguali per lingua, cultura, razza, tradizioni,origini, etc).Poi non credere che al nord solo i leghisti si sentano diversi dal centro-sud..tutt'altro..