Originariamente Scritto da
Max69
Urla e lancio di oggetti contro
il neo governatore. Zingaretti
colpito al volto con un frutto
La Moratti: «Andrò al corteo»
ROMA
La presidente della Regione Lazio Renata Polverini è stata contestata con fischi e lanci di oggetti mentre partecipava alla manifestazione a Porta san Paolo a Roma in occasione dell’anniversario della Liberazione.
La presidente è stata bersagliata da urla "buu, buu" e lancio di uova e frutta e alcuni fumogeni. Un frutto ha colpito all’occhio il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti che le era accanto.
Polverini è stata contestata già mentre saliva sul palco per tenere il suo discorso che non ha svolto lasciando la manifestazione immediatamente tra i fischi dei presenti.
Tra le frasi rivoltele «Polverini vattene a Casa Pound, fascista e ipocrita».
Anche Zingaretti, che porta visibile il segno dell’oggetto che l’ha colpito in volto, ha lasciato Porta san Paolo. Sul palco con loro, nei primi istanti, anche il presidente dell’Anpi Massimo Rendina che invitava la folla alla calma.
Fuori programma invce alla Festa della Liberazione che si è appena celebrata a Palermo alla presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani.
Subito dopo avere suonato il Silenzio con la tromba per ricordare i partigiani morti in Italia una cinquantina di partecipanti alla cerimonia hanno intonato, prima piano e poi sempre più forte, la canzone ’Bella ciaò, inno dei partigiani.
Con il fazzoletto tricolore al collo, giovani e meno giovani, tra cui gli ultraottantenni che hanno partecipato alla Resistenza, hanno intonato la canonze "Bella ciao", cantandola fino all’ultima nota. Fuori dai cancelli del Giardino inglese i giovani del Fdca, i Comunisti anarchici, hanno inneggiato alla Libertà. Ma non si sono registrati incidenti o tensioni.
Tutto si è svolto regolarmente.
«Credo che le parole che ci ha portato ieri il presidente Napolitano siano delle parole che devono farci riflettere e non farci temere di fronte, certamente, anche a rischi di possibili contestazioni perchè la Resistenza e la Liberazione è alla base della nostra democrazia, della nostra libertà, della nostra indipendenza».
A parlare è sindaco di Milano, Letizia Moratti, che prenderà parte, nel pomeriggio, al corteo per la commemorazione del 65esimo anniversario della Liberazione.
Assente invece dalla manifestazione il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: «Sono qui stamattina per rendere onore alle vittime. Ho ascoltato ieri il grande intervento del presidente Napolitano, ma oggi non sarò in corteo per lo stesso motivo per cui i vertici sindacali nazionali hanno deciso di non andare al corteo e per lo stesso motivo per cui il presidente Napolitano ha voluto il momento di ieri per celebrare la Liberazione».
Infine l'intervento del sindaco di Roma Gianni Alemanno davanti all’Altare della Patria: «Credo che la maggior parte della gente e delle rappresentanze, al di là delle divisioni politiche, abbiano maturato una memoria condivisa e la consapevolezza dell’importanza di queste celebrazioni. Credo che le polemiche facciano parte di gruppi estremi e marginali», ha aggiunto il sindaco che ha colto l’occasione per ringraziare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il «grande intervento fatto ieri alla Scala».
25 aprile, Polverini contestata a Roma - LASTAMPA.it