Cadute le complicità. Il boia di Sbrenica è stato tradito dai suoi protettori: i vertici dell'intelligence di Belgrado. Sono stati loro a quanto ha confermato il ministro degli Interni di Belgrado, Ivica Dacic.

«I servizi segreti lo proteggevano, i servizi segreti lo hanno consegnato», ha affermato Dacic in un'intervista. Non è un caso che appena cinque giorni dopo che erano stati cambiati i vertici della Bia, eredi della branca serba dell'ex intelligence jugoslava per arrivare alla cattura dell'«inafferrabile» Radovan Karadzic.
E ieri il dottor Dragan Dabic, guru della medicina alternativa con barba folta e capelli lunghi è voluto tornare il difensore dell'identità serba e tagliarsi chioma e barba. Karadzic ha ripreso a mangiare, ma ha chiesto un menù speciale in linea con la concezione salutista che aveva assunto da quando interpretava il guru Dabic.
Sul fronte delle indagini sulla rete di protezione, la polizia serba ha scoperto che i documenti di identità in possesso dell'ex presidente dell'enclave serba di Bosnia era stata emessa e rilasciata in Romania. Probabilmente assumendo l'identità di una persona defunta. Intanto il portavoce della Procura di Belgrado, Bruno Vekaric, ha fatto sapere che l'imputato potrebbe essere consegnato entro il fine settimana alle autorità del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi), dove sarà processato per genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità compiuti nel conflitto della Bosnia-Erzegovina (1992-1995).
Vekaric non ha indicato una data esatta, tenuto conto che la difesa ha tre giorni di tempo per presentare ricorso contro l'ordinanza d'estradizione emesso ieri. L'avvocato di Karadzic ha già fatto sapere che il suo assistito, nel caso in cui le autorità respingeranno il ricorso contro la consegna all'Aja, si difenderà da solo in aula davanti ai giudici della corte dell'Onu.

L'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic, arrestato lunedì in Serbia, intende allungare per quanto possibile i tempi della sua consegna al Tribunale internazionale dell'Aja per i crimini di guerra in ex Jugoslavia (Tpi). Lo ha lasciato intendere il suo avvocato, Svetozar Vujacic, precisando in un'intervista televisiva che il ricorso contro l''ordine di estradizione - già disposto in prima istanza dalla magistratura serba - sarà presentato domani, venerdì, limite ultimo. E Karadzic ha fatto sapere che intende difendersi da solo, come fece Slobodan Milosevic, ma «affiancato da un team di quattro o cinque consulenti» in Serbia.
http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/..._deviati.shtml