Deputati italiani all'estero: Bucchino querela Bossi

[mosongo]

Gestaccio all'inno di Mameli. «Quello di Bossi non è reato».

Sei d'accordo con la decisione della procura di Venezia
che ha chiesto l'archiviazione per il ministro?

• No
  69.8%
• Sì
  30.2%

Numero votanti: 341



http://www.corriere.it/appsSondaggi/...Sondaggio=3092

[mosongo]

http://www.corriere.it/politica/08_n...4f02aabc.shtml


IL LEADER LEGHISTA FECE IL GESTO DURANTE UN COMIZIO IL 20 LUGLIO SCORSO
«Il dito di Bossi all'inno di Mameli? Vilipendio ma non da ministro»
La richiesta del Procuratore aggiunto al collegio dei giudici del Tribunale dei ministri

(Ansa)
VENEZIA - Il «gestaccio» di Umberto Bossi verso l'inno di Mameli configura l'ipotesi di vilipendio, ma non commesso in veste di ministro. A decidere sul dito medio alzato dal leader del Carroccio nel corso di un comizio il 20 luglio scorso dovrebbe così essere l'autorità giudiziaria di Padova e non il Tribunale dei ministri.
LA DECISIONE - La sussistenza dell'ipotesi di vilipendio, ma con l' esclusione del reato ministeriale, è contenuta nelle richieste finali trasmesse dal Procuratore aggiunto della Repubblica di Venezia Carlo Mastelloni al collegio dei giudici del Tribunale dei ministri. Spetta adesso al collegio decidere se accogliere o meno le richieste avanzate dal Pm veneziano.
LA VICENDA - La vicenda, che aveva suscitato un vespaio di polemiche e prese di posizione a livello politico, è legata alle frasi e al gesto con il dito alzato da Bossi durante il congresso della Liga Veneta-Lega Nord a Padova. In quell'occasione, il leader della Lega aveva offerto alla platea dei militanti leghisti un passaggio dal forte valore polemico su quella parte dell'inno di Mameli che parla dell'Italia «schiava di Roma». «Non dobbiamo più essere schiavi di Roma - aveva affermato Bossi - L'inno dice che »L'Italia è schiava di Roma...' Toh! dico io«. E aveva accompagnato le ultime parole con il 'gestaccio'. Un atto che non era passato inosservato e che aveva portato la Digos patavina a inviare una apposita segnalazione alla Procura della Repubblica di Venezia ravvisando l'ipotesi di reato 'ministeriale.'
IL FASCICOLO - Da qui, l'apertura di un fascicolo come 'atto dovuto', ma anche l'impossibilità di compiere atti istruttori in quanto la competenza per le ipotesi di reati ministeriali è dell'apposito Tribunale. Il 6 agosto scorso Mastelloni aveva tratto le prime conclusioni trasmettendo il fascicolo al Tribunale del ministri, che ha una delle sedi a Venezia, e ora ha fatto pervenire le sue richieste finali. A sostegno delle sue tesi, il magistrato ha ribadito che l'inno di Mameli deve essere considerato inno nazionale e che è emblema dello Stato: un brano che rappresenta un momento di comunione tra il pubblico e i rappresentanti delle istituzioni civili e militari nel corso anche di cerimonie che onorano la memoria dei soldati e di tutti coloro che sono morti in nome e in onore dell'Italia.

27 novembre 2008

[vend. solitario]

Gino Bucchino?
No, dai, questa mi mancava.

T' sì' f'rmat' a chillo Italo Bucchi-nò?

[Artico]

che grullo quel "bucchino". non sa tutto quello che abbozzi ha fatto per mantenere l'unità d'italia.
quel "bucchino" ignora che abbozzi deve tener buono il suo pubblico e quei gestacci servono al nobile scopo.
"bucchini" di tutto il mondo unitevi.

abbozzi

ECCEZZIONALE!!!!!

[Safrana (POL)]

Il fatto è che se lo fai tu, mi sa che parte la denuncia penale direttamente e i carabinieri ti menano pure, mentre a farlo Bossi, bisogna inoltrare la denuncia.
Bossi ha prestato giuramento e da quei simboli riceve lo stipendio: se invece che uomo di governo fosse un dirigente in una ditta seria, e l'avesse denigrata sarebbe stato o licenziato oppure gli avrebbero decurtato lo stipendio!
Per la questione del cognome, io rispetto le persone, specialmente quelle che non conosco.

Non esiste nessun reato l'inno di mameli è una canzone come un altra, è come se avesse alzato l'indice mentre Orietta Berti cantava "io tu e le rose"

[Gianluca J]

Non esiste nessun reato l'inno di mameli è una canzone come un altra, è come se avesse alzato l'indice mentre Orietta Berti cantava "io tu e le rose"

No ti sbagli, l'inno di mameli è musicalmente una schifezza e le parole spesso incomprensibili e senza senso logico sono state scritte da un massone a dimostrazione del fatto che l'italia è nata pert mano della massoneria francese.
Il Va Pensiero, è un'altra cosa, fa battere il cuore perchè con il cuore è stato scritto. l'italia non se lo merita, è una nazione senza anima ed esiste solo perchè voluta dai massoni e imposta dalla legge.

[rediga]

e chiudetelo questo post.....

[ugolupo]

L'inno di Mameli ha il grande difetto di essere PROVVISORIO dal dopo guerra.

L'alternativa "va pensiero" fu proposta dal compianto Enzo Tortora fin dai tempi non sospetti di "Portobello", e successivamente accettata dalla Lega come inno della Padania.

Se ci fossero remore, ci sarebbe l'alternativa dell'Inno del Piave.

A meno che il testo non sia "politicamente corretto" per l'affermazione perentoria: "NON PASSA LO STRANIERO" zam zam!


Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: Non passa lo straniero!
Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
poiché il nemico irruppe a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: Ritorna lo straniero!
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: Indietro va, o straniero!
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

[Mr.Wolf]

No ti sbagli, l'inno di mameli è musicalmente una schifezza e le parole spesso incomprensibili e senza senso logico sono state scritte da un massone a dimostrazione del fatto che l'italia è nata pert mano della massoneria francese.
Il Va Pensiero, è un'altra cosa, fa battere il cuore perchè con il cuore è stato scritto. l'italia non se lo merita, è una nazione senza anima ed esiste solo perchè voluta dai massoni e imposta dalla legge.

Io spero che "i paTani" non solo scelgano come inno il "va pensiero" (sempre che ne conoscano la genesi...), ma che seguano l'esempio delle genti per le quali è stato scritto... e se ne vadano alla ricerca della terra promessa... fuori da qui.

[ugolupo]

Io spero che "i paTani" non solo scelgano come inno il "va pensiero" (sempre che ne conoscano la genesi...),

quella la conosci tu, e tutti gli ITALIANI IMPARATI della magna grecia.

Voi (tutti voi ITALIANI) sapete anche la genesi dell'Inno di Mameli.

ma che seguano l'esempio delle genti per le quali è stato scritto... e se ne vadano alla ricerca della terra promessa... fuori da qui.

Non essendo la Padania la "terra promessa" di ITALIANI e "migranti", sarà qualcun altro a dover levare le ancore, o adattarsi alle regole del,padrone di casa.

Il piave mormorò
NON PASSA LO STRANIERO zam zam!