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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da SHERLOCKHOLMES Visualizza Messaggio
    Definirle BANCHE per quello che è la dimensione del mercato USA mi sembra esagerato.
    In realta se si fa un po di ricerca si scopre come negli ultimi 20-30 annidi banche piccole e medie in quel paese ne sono state chiuse e aperte molte.
    Oggi la cosa fa molto notizia per via della bufera finanziaria, in altri tempi al massimo qualche articoletto sul giornale.SALUTI
    Qualunque notizia che riguarda la crisi finanziaria in atto negli USA viene moltiplicata per 10.
    Situazione comunque grave

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Rochefoucauld Visualizza Messaggio
    Infatti la povera gente è quella che sconta più di tutti il prezzo della crisi, avendo poche riserve per fronteggiare le emergenze.
    Aspetta che ci sia la vera crisi e ti accorgerai che il '29 era solo una banale flessione del mercato rispetto a quella che è in arrivo....

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Hatukase Visualizza Messaggio
    Aspetta che ci sia la vera crisi e ti accorgerai che il '29 era solo una banale flessione del mercato rispetto a quella che è in arrivo....
    Sicuro che sia in arrivo?

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Rochefoucauld Visualizza Messaggio
    Infatti la povera gente è quella che sconta più di tutti il prezzo della crisi, avendo poche riserve per fronteggiare le emergenze.
    Preferisco vedere tirato giù in un burrone un padre padrone che mi sfrutta e mi da da magiare i suoi scarti restando a digiuno, quì non si accettano compromessi, si parla di ''elite'' che hanno sfruttato il proletariato da millenni e che ora stanno cadendo nel precipizio da loro stessi costruito.

  5. #15
    Sospeso/a
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    Citazione Originariamente Scritto da shuren Visualizza Messaggio
    Preferisco vedere tirato giù in un burrone un padre padrone che mi sfrutta e mi da da magiare i suoi scarti restando a digiuno, quì non si accettano compromessi, si parla di ''elite'' che hanno sfruttato il proletariato da millenni e che ora stanno cadendo nel precipizio da loro stessi costruito.
    Guarda che non siamo all' Armageddon.

  6. #16
    Forumista senior
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    Citazione Originariamente Scritto da Amati75 Visualizza Messaggio
    Guarda che non siamo all' Armageddon.
    E che diamine centra? Facevo una parodia.

  7. #17
    Sospeso/a
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    Citazione Originariamente Scritto da shuren Visualizza Messaggio
    E che diamine centra? Facevo una parodia.
    "...si parla di ''elite'' che hanno sfruttato il proletariato da millenni e che ora stanno cadendo nel precipizio da loro stessi costruito."


    Se devo essere piu' specifico non c'e' nessun Armaggedon economico, il mondo va avanti come ha sempre fatto, cosi come la gente per lavorare deve andare da chi gli da lavoro, se uno non vuole essre "sfruttato" camabi alavoro o si mette in propio, mica si e' schiavi.

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Amati75 Visualizza Messaggio
    "...si parla di ''elite'' che hanno sfruttato il proletariato da millenni e che ora stanno cadendo nel precipizio da loro stessi costruito."


    Se devo essere piu' specifico non c'e' nessun Armaggedon economico, il mondo va avanti come ha sempre fatto, cosi come la gente per lavorare deve andare da chi gli da lavoro, se uno non vuole essre "sfruttato" camabi alavoro o si mette in propio, mica si e' schiavi.
    Daccordo sul fatto che ognuno deve lavorare, ma il precipizio economico si vede eccome, lo vedono anche i più accaniti analisti Usa e se stanno cadendo i cagnacci padri padroni ben venga per tutti.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da shuren Visualizza Messaggio
    Daccordo sul fatto che ognuno deve lavorare, ma il precipizio economico si vede eccome, lo vedono anche i più accaniti analisti Usa e se stanno cadendo i cagnacci padri padroni ben venga per tutti.
    Veramente la percentuale di coloro che vedevano una recessione nel 2008 e' passata dall' 80% di 3 mesi fa al 17%... e si parla di Recessione... mica di grande depressione.

    Semmai, la stragrande maggioranza degli utenti di questo foro, me compreso, non ha mai realmente vissuto una recessione, il che fa sembrare, quando forse ne arriva una, che sia la fine del mondo... "sembrare" ed essere sono due cose diverse.

    Gli ultimi dati resi noti poi appunto allontanano la prospettiva di recessione (non l'annullano, ma la fanno meno probabile):

    http://www.bloomberg.com/apps/news?p...EVc&refer=home

    Dal link sopra:

    "Morgan Stanley economists raised their forecast for second- quarter GDP growth to 2.4 percent from 2.2 percent after the durable-goods report. "

  10. #20
    Sospeso/a
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    un buon articolo con un po' di fdati:

    A Depression? Hardly

    By Robert J. Samuelson
    Wednesday, July 23, 2008; Page A15

    The specter of depression stalks America. You hear the word repeatedly. Are we in a depression? If not, are we headed for one? The answer to the first question is no; the answer to the second is "almost certainly not." The use of "depression" to describe the economy is a case of rhetorical overkill that speaks volumes about today's widespread pessimism and anxiety. A short history lesson shows why.

    The Great Depression of the 1930s -- the last time the term rightly applied -- was industrial capitalism's worst calamity. U.S. unemployment peaked at 25 percent in 1933; it averaged 18 percent for the decade. From 1929 to 1933, 40 percent of U.S. banks failed. People lost deposits; businesses and consumers lost access to credit. Over the same period, wholesale prices dropped a third, driving farmers and firms into bankruptcy. Farm foreclosures, shantytowns (called "Hoovervilles," after the president) and bread lines followed.

    This was a social as well as economic breakdown. Our present situation bears no resemblance to this. In June, unemployment was 5.5 percent, slightly below the average since 1960 of 5.8 percent. It's true that banks and investment banks -- Citigroup, Merrill Lynch, Wachovia -- have suffered large losses. But on the whole, the banking system seems fairly strong. Although profits in the first quarter of 2008 were down 46 percent from 2007, they totaled $19 billion even after $37 billion set aside for loan loss reserves. Overall corporate profits are still running at a near-record annual rate of $1.5 trillion.

    As yet, the present economic slowdown does not even approach the harshest post-World War II slump. The back-to-back recessions of 1980 and 1981-82 (as dated by the National Bureau of Economic Research) constituted, for most people, one prolonged downturn. Unemployment peaked at 10.8 percent in late 1982. In 1981 and 1982, housing starts were down almost 50 percent from their 1978 peak. From 1979 to 1982, the economy stagnated; output lurched down, then up and then down. There had been nothing like that since the 1930s.

    "Depression" is a term of art. It has no precise definition. Economic historian Barry Eichengreen of the University of California at Berkeley notes that in the 19th century, the word connoted extended periods of declining prices: for example, between the 1870s and the mid-1890s. People associated falling prices with bad times, because in good times, prices tended to be stable. Falling prices meant either too many sellers or too few buyers. After World War II, the term depression lapsed into disuse, because economic downturns became milder and rarely involved general deflation (price declines). "Recession" ascended as the term of preference.

    The paradoxical thing about today's economy is its strength. No kidding. Consider all the hand grenades lobbed at it. Higher oil prices. The housing implosion. Large layoffs in affected industries: autos, airlines, construction, mortgage banking. The "credit squeeze" triggered by losses on "subprime" mortgages. Despite all that, the economy hasn't collapsed. It's merely weakened. Output in the first quarter of 2008 was actually 2.5 percent higher than a year earlier.

    To be sure, there are parallels with the Great Depression. People fear what they don't understand or expect. In the early 1930s, no one really knew why the economy had deteriorated so rapidly. Similarly, much of today's bad news was generally unpredicted: the higher oil prices; the losses on subprime mortgages; the collateral damage to financial markets; the sharp run-up of food prices.

    People fear what's next. They worry whether complex financial markets and a globalized economy are unstable. These are legitimate anxieties. Economist Nouriel Roubini of New York University believes additional losses at banks and investment banks are being disguised by lax accounting practices. If so, things might get worse.

    Still, parallels are limited. With hindsight, economic historians ascribe the Great Depression to a passive Federal Reserve, which didn't stop bank panics and allowed a dramatic drop in the money supply to worsen deflation. Today, no one can accuse Ben Bernanke's Fed of being passive. It has sharply cut interest rates and, with the Treasury Department, performed repeated acts of artificial respiration on financial markets (rescuing Bear Stearns and, recently, Fannie Mae and Freddie Mac). Indeed, some observers -- including me -- wonder whether the Fed's aggressive policies to prevent an economic downturn might unwisely sanction higher inflation.

    We are relearning an old lesson: The business cycle isn't dead. Prosperity's pleasures breed complacency and inspire mistakes that, in time, boomerang on financial markets, job creation and production. Just as expansions ultimately tend to self-destruct, so downswings tend to generate self-correcting forces. People pay down debts; pent-up demand develops; surviving companies expand. The Great Depression was an exception. The present economy would have to get much, much, much worse before it warranted the same appraisal.


    http://www.washingtonpost.com/wp-dyn...072202115.html

 

 
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