Una destra per sgarbo
In Italia una destra non c'è, non è mai esistita e mai esisterà. Non ci sono le condizioni storiche prima ancora che sociali e politiche perché nel nostro Paese vi sia spazio per una destra. Intendendo destra nel suo unico senso corretto, ovvero di conservatorismo.
L'Italia non ha un passato né un presente da difendere. Italia significa risorgimento, resistenza e antifascismo, ovvero le guerre civili da cui le sparute forze nazionali e conservatrici del nostro Paese sono rimaste sconfitte e senza più alcun dio a cui votarsi. L’Italia è una nazione raccogliticcia, messa su in odio allo straniero e rimasta senza solide radici in mano ad una Chiesa universalista e a una classe politica bassa e truffaldina. Forse un giorno nemmeno troppo lontano lo Stato unitario non esisterà nemmeno più e il nostro popolo marcerà diviso e contento tra le genti d’Europa.
Quella che si è soliti chiamare "destra italiana" è in realtà uno scherzo di cattivo gusto. E' solo neofascismo in varia quantità miscelato a democristianume, roba sociale e socialista, spiriti mazziniani e repubblicani, gente anarchica e sovversiva. Lontana dalla classe baronale, povera culturalmente, questa destra per sgarbo è in realtà una sinistra populista ed egualitaria che in cuor suo antipatizza con tutto ciò che dovrebbe contraddistinguere un sano pensiero conservatore. Stile, classe, buone maniere le sono estranee come il gusto per l'autentica libertà. Ciò che è antico e consuetudinario, sconosciuto.
In ragione di ciò quei pochi inegualitari che il destino crudele ha voluto diversi dal coro - gente come Longanesi, Guareschi, Giannini, Einaudi, Prezzolini, Montanelli - non trovando una casa per il loro conservatorismo sono vissuti da esuli. Chi ha varcato la fatidica porta del missinismo, come Fisichella, è stato dalla canaille messo al bando. Oggi è la Santanchè, a suo modo conservatrice e di destra, ad aver vita difficile, costretta a nuotare controsenso, a pensare qualcosa di destra e ad avere solo un’altra sinistra a cui parlare. In mezzo a tanti cialtroni rossi (che rimangono tali anche quando ci sembrano neri) la sua esigenza di voler rappresentare una destra impossibile è tanto condivisibile quanto ingenua e folle. Questa sua missione che non ha alcuna possibilità di riuscita suscita simpatia, non fosse altro per questo.