Originariamente Scritto da
Monsieur
Si è sentito spesso dire dopo le lezioni di quest'anno che "l'Italia è di destra".
Questo luogo comune è evidentemente una cavolata.
Nell'era ideologica l'Italia aveva stabilmente un governo di centrosinistra e un'opposizione di sinistra più estrema, caso più unico e raro se non si considera l'attuale Sud America.
Tangentopoli ha spazzato giustamente via quel sistema e un imprenditore ha saputo cogliere l'occasione per creare una coalizione raccogliendo tutti coloro che si opponevano per principio al nuovo centrosinistra guidato dai post-comunisti.
Berlusconi ha presentato la sua coalizione come "l'arco costituzionale", dicendo che c'erano due partiti della sinistra riformista (Lega e Nuovo PSI), due di centro (FI e CCD) e uno della destra moderna e moderata (AN), insomma non ha mai avuto il coraggio di presentarsi come di destra. E' riuscito con tre reti private a disposizione e con la sua sapienza propagandistica a vincere una politica sì e una politica no e a perdere la stragrande maggioranza delle "elezioni minori". Risultato tutt'altro che eccezionale.
Queste elezioni hanno visto la vittoria della "grande forza riformista, moderata e liberale" (aggettivi tipici della destra...) e di una forza che a parte qualche frangente non ha mai rifiutato la definizine di "costola della sinistra".
La destra di AN è apparsa debole e succube.
La forza che si definiva di destra ha preso il 2%, le altre poltiglie minori sono stto lo 0,5%.
Quando qualcuno chiama di destra il PdL in presenza di un suo dirigente quello comincia a imprecargli contro e adesso Berlusconi per dire che il governo fa bene dice che è fa politiche di sinistra addirittura più del centrosinistra.
Tutto ciò indica chiaramente come il centrosinistra sia la formula naturale di governo dell'Italia e che quando per motivi temporali finirà l'anomalia berlusconiana la strada è quella.