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Discussione: Il Cristopaganesimo

  1. #1
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    Talking Il Cristopaganesimo

    Il Cristopaganesimo o Paganesimo Cristiano è un sistema religioso sincretistico, nato in tempi recenti nell'alveo del neopaganesimo, che unisce credenze e pratiche basate sia sugli insegnamenti di Gesù Cristo, della Bibbia e del Cristianesimo in generale, sia su quelli delle religioni pagane e politeiste.

    Credenze

    I cristopagani seguono gli insegnamenti di Gesù Cristo, che viene generalmente visto come una divinità. Il ruolo di Cristo come salvatore è riconosciuto ed enfatizzato, tuttavia i cristopagani credono allo stesso tempo anche agli insegnamenti e alle divinità delle varie religioni pagane e politeiste. Ciò porta a un sistema religioso e a un insieme di pratiche perfettamente accettabili per il fedele cristopagano, ma spesso criticate aspramente in quanto viste ossimoriche e inconciliabili sia dalla altre correnti del neopaganesimo e della Wicca, sia, ovviamente, dal Cristianesimo tradizionale.

    Correnti

    La corrente più famosa tra quelle che rientrano nel più vasto insieme del Cristopaganesimo è forse la Cristowicca. Le correnti esistenti sono tuttavia innumerevoli, presentano molte combinazioni diverse di Cristianesimo e specifici culti politeisti o correnti pagane, e portano le denominazioni più disparate (cristopagani, cristo-ellenisti, streghe cristiane, wiccatholics, episcopagans ecc...) e il loro pensiero è oggi diffuso soprattutto attraverso la rete internet grazie a gruppi virtuali, liste di discussione e siti informativi che permettono a coloro che condividono queste idee, spesso non molto ben viste da gran parte della comunità neopagana, di venire in contatto e scambiare opinioni e esperienze.



    La Cristowicca è un ramo della Wicca fondato sulla combinazione di una visione del mondo wiccana con elementi dottrinali del Cristianesimo, tra cui la credenza in Gesù Cristo. I cristowiccani rifiutano la concezione di Dio tipica del Cristianesimo, ovvero un Dio personale e trascendente. Al contrario adottano una visione panteistica, identificando la Divinità con l'essenza universale dell'universo, il principio primo e l'energia stessa di cui è costituita la materia. La Cristowicca ingloba concetti ereditati dall'Ebraismo antico, dalla Cabala e dallo Gnosticismo (in particolare cristiano), dai quali si dipana la reinterpretazione delle dottrine cristiane. La corrente cristowiccana è spesso vista come un prodotto ossimoronico, e quindi criticata sia dalle altre religioni wiccane sia da quelle cristiane. Simile ma non identico alla Cristowicca è l'Elijanesimo.

    Etica


    « Fai ciò che vuoi purché tu non faccia agli altri ciò che non vuoi venisse fatto a te. »

    La dottrina etica cristowiccana è fondata sui principi del Rede, come vale per le altre correnti della Wicca, e in particolare sulla massima del fare ciò che si vuole senza fare del male agli altri. La Cristowicca arricchisce però il significato della frase, che già di per sé è incredibilmente versatile se inserita in qualsiasi contesto sociopsicologico, implementando la Regola Dorata del Cristianesimo e di altre religioni, ovvero il non fare agli altri ciò che non si vuole venga fatto a se stessi. La variabilità della dottrina cristowiccana permette tuttavia la fusione anche di altri concetti, estrapolati sia dalla Wicca sia dal Cristianesimo. La Cristowicca accetta gli insegnamenti di Gesù sia nelle sue frange che accettano questi come un essere divino, sia nei gruppi che lo considerano semplicemente un essere umano o una figura mitologica o adempiente quella che è la mitologia legata all'allegoria dell'unione cosmica teologica.


    TEOLOGIA

    La teologia cristowiccana è basata su un sistema estremamente complesso di reinterpretazione della teologia cristiana alla luce degli insegnamenti gnostici, cabalistici, ermetici e di riletture moderne di molti passi biblici che celebrebbero un rimando alla teologia wiccana. Elemento fondante dell'intero sistema teologico è il rifiuto della concezione della Divinità come un essere definito, personale e trascendente, quale appunto visto dal Cristianesimo. La Cristowicca, come le altre religioni neopagane e le altre confessioni wiccane, accetta l'idea dell'Uno, ovvero di Dio espresso come il principio primo che sta alla base di tutte le cose e che produce per emanazione il mondo e le leggi che lo regolano, e che ne causano il progressivo sviluppo o avviluppo, evolutivo o involutivo. Dio è dunque la realtà ultima, l'energia fondante che costituisce la base del reale, e della quale l'uomo percepisce solo ciò che i suoi cinque sensi gli permettono di percepire e comprendere. La Cristowicca implementa nella propria dottrina il concetto della trinità, quello della Dea triplice e quello dell'incarnazione di Gesù pur interpretandoli secondo un'ottica propria.

    La Cristowicca condivide con le altre tradizioni wiccane anche la cosmologia basata sui cinque elementi. Nei rituali volti all'evocazione della Dea e dunque dello spirito, corrispondente al quinto elemento, i cristowiccani invocano gli arcangeli associati a ciascuno dei cinque elementi, oppure i sephirot. Gli arcangeli, che prendono i nomi tradizionali riportati anche nei Vangeli canonici e nei Vangeli apocrifi — tra i quali Gabriele, Michele e Raffaele —, sono ereditati dallo Gnosticismo cristiano. I sephirot sono cabalistici. Tali entità prendono la funzione dei tradizionali guardiani elementali o Torri di Guardia.

  2. #2
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    New Age.

  3. #3
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    Trinità


    « Sono la madre dell'eterno amore, della saggezza e della conoscenza. Sacra speranza ed infinitezza, sono stata donata a tutti i miei figli dall'Uno nominati. »
    (Siracide 24:18)
    La trinità cristowiccana è costituita dal Dio, dalla Dea e dal Figlio Sacro, ovvero Gesù. Il Dio e la Dea corrispondono alle due polarità della teologia wiccana, e, come da altre branche della Wicca, vengono visti come le due forze di manifestazione energetica di un'unica entità, ovvero l'Uno. Si parla spesso volendo includere anche l'Uno di una quaternità cristowiccana. La Dea Madre cristowiccana è rilevante rispetto al Dio, in quanto identificata con lo Spirito Santo, ovvero la principale emanazione dell'Uno, e con lo spirito, ovvero ciò che nelle tradizioni neopagane è percepito come l'essenza divina che fa sì che il cosmo cresca e si organizzi secondo una logica di armonia e ciclicità. Nella Bibbia sono individuabili parecchi passi che discuterebbero dello Spirito Santo come entità femminile, in particolare nel Libro dei Proverbi, nel Cantico dei cantici e nell'Apocalisse di Giovanni, testi ai quali lo stesso Gnosticismo si ispirò per l'elaborazione del concetto della Sofia. Di fatto il Dio maschile nella Cristowicca è considerato di rilevanza unicamente nel momento del concepimento di Gesù, in quanto sarebbe stato il suo potere intrinseco a quello della Dea a favorire la nascita del bambino. La Dea, o lo Spirito Santo, è invece considerata la componente attiva del mistero dell'incarnazione, vale a dire l'essenza che si manifestò in Maria permettendo il concepimento del Figlio Sacro. Anche la teologia cristowiccana mantiene gli elementi di fertilità e mistica della vita tipici del movimento della Wicca. I due poli divini manifesti dell'Uno vengono infatti visti come in perenne rapporto anche nel momento dell'incanalamento in Maria. Un concetto similare riguardante la visione dello Spirito Santo come entità femminile è da rintracciare nell'Ebraismo delle origini, nel quale emergeva la figura di Shekinah o Matronit, alla quale probabilmente gli gnostici si ispirarono per Sofia o Sapientia, ques'ultimo nome quello alla latina, significante — come la versione greca σοφία — "sapienza", quasi a volere sottolineare la funzione della Dea come regola equilibrante dell'universo.

    Dea triplice

    Parallelamente ad essere identificata come la principale manifestazione dell'Uno, la Dea è vista nella Cristowicca come a sua volta manifesta nei tre aspetti della Dea triplice, ovvero la vergine, la madre e la vecchia. I tre aspetti della Dea sono simbolizzati dalle tre fasi della Luna, la luna crescente, il plenilunio e la luna calante, costituenti il principale simbolo della religione wiccana, ovvero la Tripla Luna.



    Le Tre Marie, ovvero Maria Betanica, Maria Nazarena e Maria Maddalena; rappresentazioni delle tre epifanie di manifestazione della Dea triplice.




    Parallelamente le tre manifestazioni della Dea rappresentano anche le tre fasi della vita umana e del processo vitale che caratterizza tutte le cose che esistono, vale a dire la nascita — corrispondente alla vergine —, la crescita — equivalente alla madre — , e il declino che culmina con la morte — associato alla vecchia. I tre aspetti della Dea si innestano anche nell'escatologia, in quanto la ciclicità che simboleggiano è considerata eterna e rappresentativa del fatto che dopo la morte la vecchia si ritrasforma in una vergine e la luna calante torna ad essere crescente, così come la vita ha un nuovo inizio. Il ciclo corrisponde dunque al sistema delle reincarnazioni che è l'asse portante della vita universale. La particolarità che tuttavia contraddistingue la visione cristowiccana della Dea, è il fatto che i suoi tre aspetti vengano identificati con le tre figure di Maria Maddalena, la vergine, Maria Nazarena, la madre, e Maria Betanica, la vecchia. In accordo con le teorie sostenute dal libro The Holy Blood and the Holy Grail del 1986, basate sugli antichi papiri di Nag Hammadi [5], dei testi gnostici, Maria Maddalena è vista dai cristowiccani come la compagna di Gesù. Il fatto che le Tre Marie vengano identificate come manifestazioni della Dea Madre fa sì che l'abbinamento di Gesù e della Maddalena corrisponda all'abbinamento del Figlio Sacro con la vergine, fase della Dea simboleggiante la nascita, l'innocenza e la purezza. Il rapporto tra le due figure è secondo i cristowiccani un'ulteriore attuazione del rapporto cosmico tra i due principi dell'Uno, il Dio e la Dea, di cui quest'ultima è in molti miti wiccani madre (corrispondente alla Dea stessa) e anche sorella (corrispondente alla vergine, aspetto figliale) del Dio.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Iafet Visualizza Messaggio
    New Age.
    rincoglionimento totale!

  5. #5
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    Cristologia


    « Il Regno di Dio è dentro di te, e nel mondo che ti circonda. »

    I cristowiccani concepiscono Gesù come il Figlio Sacro del Dio e della Dea, accettando dunque gli insegnamenti che si presume abbia portato sulla Terra. Anche gli insegnamenti di Gesù subiscono però una reinterpretazione se letti in ottica cristowiccana. Infatti i cristowiccani sostengono che la dottrina di Gesù riguardante la Divinità fosse in realtà panteistica, e che sia andata subito dopo a corrompersi divenendo quella che è nel Cristianesimo. Secondo la Cristowicca concetti come quello del Regno di Dio che risiede nell'uomo, vanno letti intendendo il fatto che l'Uno non corrisponde ad una divinità personale e trascendente ma al tutto, alla sostanza mistica che costituisce ogni cosa che esiste. Effettivamente quello del Regno di Dio è un concetto inglobato dalla Cristowicca, la quale tende ad identificarlo con l'universo stesso, che è regno e dimora del divino in quanto il cosmo è Dio stesso manifesto e attivo. Il fatto che la Cristowicca accetti l'idea dell'incarnazione di Gesù, o meglio della nascita di Gesù attraverso il potere dell'unione dei due principi divini complementari, ne rende la dottrina venata di dogmatismo, in quanto involvente un'idea della Divinità femminile e della Divinità maschile più personali rispetto alla concezione tradizionale delle altre confessioni wiccane. Tra i cristowiccani esistono effettivamente coloro che accettano questo dogmatismo, ritenendo che il dogma dell'incarnazione e della rivelazione corrispondano ad un evento storicamente accaduto e voluto dal Dio e dalla Dea, e altre due fazioni. Vi sono infatti anche i cristowiccani che non accettano in toto l'idea dell'incarnazione, concependo la storia di Gesù come mitologia — e vedendo il Figlio Sacro come un uomo saggio —, e coloro che accettano la storicità dell'esistenza della figura del Figlio Sacro, ma non credono al dogma dell'idea che il Dio e la Dea volessero la nascita di Gesù. Quest'ultima fazione della Cristowicca vede il mito della nascita di Gesù come l'attuazione di quella che è la legge ciclica ed eterna dell'unione della Dea con il Dio suo consorte e figlio. I cristowiccani vedono la morte di Gesù come una mancata comprensione da parte delle popolazioni mediorientali del tempo del suo insegnamento panteistico. Questo vale per la maggior parte dei gruppi che accettano la visione del mito di Cristo in funzione di fatto storicamente accaduto; coloro che, contrariamente, vedono il tutto come allegoria mitologica, tendono a concepire la storia di Gesù come semplice simbolo.

    Escatologia

    L'escatologia cristowiccana è fondata sul principio della reincarnazione che si innesta nella teologia della triplicità della Dea e nella visione del mondo ciclica. Il ciclo della Divinità femminile che sta alla base del ciclo di tutte le cose è una rappresentazione dell'illusione della morte. Secondo i cristowiccani, ma in generale tutti gli wiccani, la morte non esiste in quando corrisponde ad un semplice momento di passaggio ad un'altra vita o ad uno stadio superiore dell'esistenza. Il reincarnazionismo della Cristowicca è supportato anche dalle visioni del Cristianesimo originale, dello Gnosticismo cristiano e non cristiano, oltre che della Cabala.

 

 

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