Bel rispetto per le posizioni degli avversari.
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Questi continuano a non rendersi conto del male che fanno a Rifondazione e alla Sinistra italiana.
Bah.
E' un po' dura.
Un po' perchè una parte dell'ex gruppo dirigente è composto da "ragazzini" che hanno conosciuto solo l'essere maggioranza e il comandare
un po' perchè, al di là dell'"antistalinismo" di facciata, sono veramente totalitari, incapaci di mediazione ("se non vi va, quella è la porta" si disse a Venezia. Un po' come Previti che iniziò la sua avventura ministeriale dicendo che non avrebbero fatto prigionieri...).
Lo si è visto al congresso, quando chiedevano l'accordo e la gestione unitaria ma solo sul loro documento e col loro segretario.
Stalinismo non è totalitarismo, loro non esprimono una linea, nè una tendenza del marxismo. Semmai il clientelismo, il compromesso, la corruzione. E' ovvio che per non perdere le proprie posizioni all'interno del Partito, tentino di accusare noi di essere ciò che nei fatti sono loro.
Vendola si è permesso di appioppare ai compagni l'accusa di plebeismo (!!??), quando la loro platea era composta di venditori di pesce.
So bene che Stalinismo non è totalitarismo.
Ma loro hanno contrabbandato la "scelta dell'antistalinismo", inizialmente nel senso di antitotalitarismo (seguendo un cliché propagandistico liberale). Quanto poi fosse strumentale lo si è visto negli anni perchè antistalinismo ha voluto dire , com'era presumibile, demolizione della storia del movimento comunista del '900.