Quando ci unimmo al coro di chi salutava con entusiasmo la scelta americana di abbandonare con la partenza della Us Navy il sito di Santo Stefano,occupato sin dal 1972 dalla Base USA,poche voci critiche sostennero che quella vittoria veniva da lontano e che l’onore non poteva essere attribuito soltanto all’onorevole Soru,ma doveroso era ricordare i movimenti pacifisti,il movimento Gettiamo le Basi con la Coordinatrice Mariella Cao, il Social Forum,la Confederazione Sindacale Sarda, la Tavola della Pace, Sardigna Natzione, il Psd’Az, l’IRS, A Manca Pro S’Indipendentzia la Carovana della Pace,il PRC e tanti altri Movimenti il cui contributo è stato determinante.
Ma fu la riduzione delle servitù militari in Sardegna che fu salutata come una grande vittoria e subito gli onori furono per il Presidente Soru e per il Ministro sardo Arturo Parisi. Giusto riconoscimento,ma anche qui quella vittoria era frutto di dure battaglie e di manifestazioni sofferte e lunghe occupazioni, comprese quelle dei pescatori e delle Marinerie di Sant’Anna Arresi con i loro responsabili Pierpaolo Di Giovanni e Sandro Uccheddu e di Teulada con il coordinatore Luciano Marica.
Ma quella vittoria era fortemente condizionata perchè si trattò di riequilibrare il peso delle servitù militari in Sardegna rispetto a quelle del Continente, avendo la Sardegna da sola quasi 70 % del totale delle servitù.Oggi almeno questa stortura non c’è più,ma il prezzo pagato è altissimo perchè la Sardegna dovrà continuare ad essere sede dei due poligoni interforze a Teulada e a Perdasdefogu.
I Poligoni sono terra di nessuno,dove eserciti di tutto il mondo ed industrie belliche provano ordigni e strumenti sofisticati di morte.
Tutto intorno è morte,ad iniziare dalle malattie e morti dei militari e dei lavoratori civili che operano in questi poligoni.A Perdasdefogu in particolare si attua la sperimentazione militare e civile di ogni genere di armamenti e il luogo è tristemente famoso come “Sindrome di Quirra ” per i decessi dei militari colpiti dall’uranio impoverito ,per le morti sospette di operai del Poligono e per le malattie,i tumori e le malformazioni presenti negli abitanti di Perdas e Villaputzu, che non risparmiano neppure i bambini.
Che dire delle ultime decisioni di dare corso alla
costruzione della pista per l’Aeroporto plurifunzionale di Perdasdefogu ? Non solo non si è tenuto conto del parere negativo del Comitato misto paritetico sulle servitù militari sulla base del quale era stato già bloccato il 27 marzo 2006 il primo progetto di Aeroporto,ma si è proceduto agli appalti, complice il Ministro della difesa Parisi del Governo Prodi che il 24 Aprile 2007 autorizzava i lavori ed oggi complice il Ministro della difesa La Russa del Governo regnante Berlusconi che rinnova le concessioni. Sappiamo che il Presidente Soru,convocato a Roma alla riunione del Consiglio dei Ministri, si è difeso bene ed ha accusato il Governo di continuare sulla strada delle servitù.
Ma tutto ciò, anche se lodevole, non basta perchè su queste scelte imposte in modo becero e coloniale bisogna chiamare il popolo sardo alla mobilitazione, come abbiamo fatto tutti insieme per la Vertenza Entrate. Basta con le imposizioni, appelliamoci all’Europa e all’ONU, perchè i poligoni di morte spariscano dalla faccia della terra. “Contra su dominiu de su Mundu, liberai tottu sa terra ”
Giacomo Meloni
Segretario Generale Naz.le della CSS