Per non dimenticare,
per non lasciare impunità.
«Revisione del processo? Nessuno avrà mai il coraggio»
di FLAVIA BALDI
— MILANO —
«LO SOSTENGO da dieci, 15 che la matrice della strage di Bologna non è quella neo fascista. Ma non cambierà niente, nessuno avrà mai il coraggio di prendere in mano le carte per una revisione del processo».
Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica, non crede che si arriverà mai a una revisione della sentenza definitiva di condanna dei neofascisti Francesca Mambro e Giusva Fioravanti per la strage di Bologna.
Da tempo ripete che, dopo il 2 agosto del 1980 (Cossiga era allora presidente del Consiglio, ndr), lui seppe quasi subito che la pista seguita dagli investigatori era quella palestinese.
Membri dell’Olp che trasportavano esplosivo. C’era allora, ha ricordato il presidente Cossiga, in vigore il cosiddetto «patto Moro» che permetteva all’Olp di trasportare in Italia, impunemente, armi ed esplosivo.
«Lo sa chi è venuto a dirmi che era tutta una balla (la colpevolezza di Mambro e Fioravanti, ndr.)? Quelle delle Br che sono state in carcere con loro, i rapitori di Moro. Una di queste signore è venuta da me, dicendo: non vengo per difendermi, ma per difendere la Mambro».
Una neofascista difesa dalle Br?
«La Mambro nello studio dove lavora ha una mia fotografia. Comunque, lei sa che i due imputati sono stati assolti tre volte. Poi, ci sono state imponenti manifestazioni di piazza e li hanno condannati».
Cofferati dice: le sentenze sono sentenze e basta...
«Vuol dire che lui in Francia avrebbe tenuto in galera Dreyfus e sarebbe stato contro Zola che, con il famoso articolo «J’accuse», è riuscito a scatenere una campagna, che ha costretto la magistratura a rivedere il processo, a riabilitare Dreyfus, al quale è stata poi data la Legion d’onore. Non dico che alla Mambro e a Fioravanti, colpevoli di gravi delitti, si debba dare la Legion d’onore, ma la verità sì».
Una strage che resta tabù?
«E’ l’unica strage per cui ogni anno si fanno lunghi cortei, ‘ora e sempre resistenza’. Resistenza, non si capisce contro chi, forse contro Veltroni, contro il Pd. Mah... Pare che siano vivi ancora i partigiani, eppure io credevo che Arrigo Boldrini fosse morto».
E la pista palestinese...
«Certo, è un’ipotesi che non si può nemmeno discutere. Una strage a Bologna, città rossa, nella città di Libero Mancuso. No, certe cose si potrebbero fare solo se fosse ancora vivo Falcone».
Se ci fossero vere prove, una revisione del processo sarebbe inevitabile?
«Ma si figuri, non se la sentono, la nostra Cassazione non se le sentirebbe mai di rivedere il processo. Con i giornali contro, sarebbero aggrediti i giudici e forse dovrebbero temere per la vita».
Lei è convinto che si tratti di un errore giudiziario o di una scelta politica?
«Io penso che i giudici siano indipendenti fino a un certo punto, non hanno mandato in galera De Gasperi e la moglie? Mica siamo in Inghilterra. Un giudice di destra assolverà quelli di destra e condannerà quelli di sinistra, un giudice di sinistra assolverà quelli di sinistra e condannerà quelli di destra. Questa è la tradizione italiana».
Ci sono magistrati indipendenti.
«Chi è il magistrato che avrebbe il coraggio di dire:abbiamo sbagliato. Io li conosco, vengo da una famiglia di magistrati. Ma è tramontata questa genia».
Su questo punto, presidente, è d’accordo con Berlusconi?
«Sì, su alcune cose meno. Ma io lo difendo sempre».
Il premier le aveva chiesto di presiedere una commissione per la riforma della giustizia.
«Vede quella di costituire una commissione era una minaccia. La minaccia è servita. Poi, quando lui ha avuto assicurazioni, i due esimi giuristi, il mio presidente del Senato, brava persona, e il presidente della Camera, hanno giurato che non si sarebbe mai reintrodotta l’immunità parlamentare».
È arrabbiato con il premier?
«Berlusconi non mi ha nè fatto gli auguri per i miei 80 anni, nè il regalo. Allora gli ho fatto gli auguri per Ferragosto e gli ho mandato un orologio di Bulgari».
Ha ringraziato?
«No».
Ma perchè lei non è stato ascoltato sulla strage?
«Ormai è così, mica si possono chiedere atti di eroismo ai magistrati».
da: Il Resto del Carlino - ed. Nazionale - 4 agosto 2008
PELLEGRINO, NO ALLA COMMISSIONE «SOLTANTO INDIZI, NON PROVE»
— ROMA —
NO ALL’ENNESIMA commissione d’inchiesta che rischia di «trasformarsi in boomerang com’è successo con quelle Mitrokhin e Telekom Serbia e no a tesi precostituite sulla colpevolezza o l’innocenza di Mambro, Fioravanti e Ciavardini».
L’ex presidente della commissione Stragi, Giovanni Pellegrino, dice che la verità sulla strage di Bologna è ancora «da scrivere» perché i 3 imputati sono stati condannati «sulla base di indizi» ed è difficile dire con certezza «se siano davvero colpevoli».
«Io non credo — avverte — che il due agosto sia stato il remake di piazza Fontana... però scambiare ipotesi per certezze come fa Cossiga è sbagliato».
da: Il Resto del Carlino - ed. Nazionale - 4 agosto 2008
il bello della storia è che non la si può interpretare a seconda delle proprie nostalgie.
(mica per niente c'è chi dice che i campi di concentramento non sono mai esistiti)...
essere di spirito libero (o liberale) non significa assolutamente dover essere per forza filo-fascisti e io non lo sono mai stato. Evidentemente ALTRI che invece, dopo 65 anni, fanno ancora "il saluto al duce", hanno dei problemi di coscienza ogni volta che passano davanti alla lapide della stazione di Bologna e pensano, utilizzando la propria posizione di potere, di cambiare i fatti sanciti da sentenze definitive dopo innumerevoli tentativi di depistaggi di stato.
Certe persone, che nella loro carriera politica hanno controllato direttamente i servizi segreti e sono state più che sfiorate da scandali eclatanti come GLADIO e il tentativo di colpo di stato del 64, dovrebbero sciacquarsi la bocca quando tentano di gettare merda su Bologna e sui Bolognesi, che vivono il 2 agosto 1980 come una ferita aperta (io ricordo i dettagli benissimo, l'ho vissuto).
Ferita aperta da sinistra e anche da destra (eccetto i baggiani microcefali col cervelletto cotto dal televisore di casa).
E l'italicus? e la strage di natale84? e Ustica? sempre l'OLP?
e Piazza Fontana? e Piazza della Loggia? chi è stato, Arafat?
VERGOGNATEVI e abbassate lo sguardo quando passate per BOLOGNA.
forse non ho espresso bene il concetto:
VERGOGNATEVI
Per maggiori approfondimenti:
http://www.politicaonline.net/forum/...ad.php?t=19486