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  1. #21
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    Predefinito La metamorfosi di Walter; da Gastone....

    ....a Paperino

    In meno di quattro mesi, lo hanno disneyanamente fatto passare dal ruolo del fratello fortunato di Gastone, a quello di gemello scalognato di Paperino.
    Prima era il Re Mida che aveva riportato Roma a splendori imperiali, ora lo dipingono anche come l’intestatario della sconfitta di Francesco Rutelli. È troppo.
    Emme, supplemento satirico de l’Unità, lo dipinge come un «morto».
    Su Libero Mattias Mainiero, vedendo le sue foto mentre pianta l’ombrellone a Sabaudia, arriva a definirlo «una cosa a metà strada fra un Fantozzi riuscito male e un rom» (sic!).
    Al contrario di lui, a noi Walter Veltroni che porta a spasso la pancetta sulla spiaggia libera fa simpatia.
    E ce ne fa ancora di più, il leader del Pd, in questo momento terribile in cui sembra nel tritacarne: trasfigurato nella pallida controfigura del vincente che tutti pochi mesi fa osannavano, perseguitato dagli avversari interni, dalla sfortuna e persino dai ladri.
    Lunedì, per dire, in conferenza stampa aveva raccontato veglie davanti al portatile per aggiornare il suo profilo Facebook.com: «È un’esperienza meravigliosa... Ho superato il numero massimo di 5mila amici disponibili. Aggiorno il profilo col mio staff, e a volte io stesso - ripeteva soddisfatto - a ore strane del giorno e della mattina».
    La sera stessa i ladri sono entrati nel villino di Sabaudia, dove dormivano la moglie Flavia e la figlia Vittoria (niente scorta!), e hanno sgraffignato al leader del Pd: 600 euro, l’i-Pod ed infine il portatile (ora come aggiornerà la sua pagina?).

    Nelle ultime 24 ore, poi, nel suo Pd, è successo di tutto: Antonio Bassolino (primo caso al mondo di leader politico che risponde all’emergenza rifiuti con le mèches!) si rifiuta di firmare la petizione antigoverno del Pd e chiede un congresso anticipato.
    Massimo Cacciari dice che la petizione è una sciocchezza (lo dice di qualsiasi cosa, ma è comunque un problema),
    Sergio Chiamparino rifiuta di sedersi alla Festa Democratica (!!!) polemico con il partito (e dire che è un ministro ombra!).
    Arturo Parisi chiede un parere pro veritate per annullare l’esito dell’ultima direzione.
    Un disastro.
    Qualunque altro leader avrebbe messo mano alla pistola (per far piazza pulita degli avversari interni o per togliersi di mezzo).
    Lui no. E si ritrova colpito negli affetti più cari, ovvero la televisione, con il suo avversario di sempre, Massimo D’Alema, che organizza un canale concorrente sul satellite - Red tv - in competizione con quello ufficiale voluto dal leader, Youdem.
    Anche questa o è una beffa o una nemesi.
    Prima del voto, solo per le primarie, bastava uno schiocco della sua mano per paracadutare a pioggia nelle cinque liste approntate un centinaio di vip. Oggi, mentre D’Alema sfodera la sua argenteria per Red tv (Lucia Annunziata, Rula Jebreal e persino Pierluigi Bersani - non è uno scherzo - nei panni di intervistatore rock), lui deve accontentarsi dei filmakers ignoti e del travolgente entusiasmo di Paolo «Camomilla» Gentiloni.
    Certo, di errori Veltroni ne ha fatti: ha toppato le liste, improvvisando candidature solide come meringhe; si è preso un capo corrente, Goffredo Bettini, che (ora) apre le riunioni dicendo: «Non sono veltroniano».
    Non ha ancora ammesso la sconfitta, teme il confronto interno, il congresso, una normale dialettica di corrente nel Pd.
    Ha candidato un trombato come suo successore al Campidoglio (Rutelli), e poi ha trombato Parisi dal Copasir, per metterci un trombato (sempre Rutelli).
    Sui diritti civili (dai Pacs al caso Englaro) il Pd si distingue per l’alternanza fra posizioni catatoniche e binettiane. Ed è il primo anno che l’estate passa senza che l’ex sindaco di Roma non corregga le bozze di un futuro best seller.
    Di Pietro, unico alleato salvato dalla purga, lo ha scaricato.
    E il dialogo con Berlusconi è andato a finire come sappiamo.
    Piano solo, il film tratto dal suo fortunatissimo Il disco del mondo, è andato malissimo al botteghino. Prima Veltroni era quello che riusciva a fare tutto (compreso il doppiaggio di «Rino il tacchino» in un film Disney!) e tendenzialmente bene; ora sembra che faccia poco e male.

    Gli manca il sorriso sfavillante che aveva da sindaco di Roma; paga per tutte le titubanze.
    Per dire: il Bassolino che lo contesta, è lo stesso che lui si è rifiutato di scaricare nel pieno di Monnezzopoli.
    Il D’Alema che gli fa la fronda è lo stesso che apparentemente gli ribadisce la fiducia.
    «A me questo Pd sembra un po’ decotto» dice Dario Tansini.
    «Lei ha ingannato gli italiani, sono una italiana delusa», aggiunge Elena Rissone.
    «Se continua così ti giochi la segreteria», avverte Alessandro Rossi. «L’astensione del Pd su Eluana è una vergognaaa!» grida Damiano Briguglio. Chi sono? Gli amici di Walter su Facebook. «Meravigliosi!», avrebbe detto un tempo, riconquistandoli con una mail.
    Oggi, forse, non li ha ancora letti.

    L.Telese www.ilgiornale.it 07 08 08

    saluti

  2. #22
    ...Vivi e lascia vivere...
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    In una città come Napoli solo 140 firme? Ahahahahahah
    La metà sono dei camorristi che non possono più speculare sull'immondizia e ce l'hanno col Governo che l'ha tolta, l'altra metà sono false.

  3. #23
    filibustiere del web
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    Citazione Originariamente Scritto da kanekorso Visualizza Messaggio
    pekkato che voi siete la brutta copia......aggiungo.............pure venuta male



  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Hope Visualizza Messaggio
    In una città come Napoli solo 140 firme? Ahahahahahah
    La metà sono dei camorristi che non possono più speculare sull'immondizia e ce l'hanno col Governo che l'ha tolta, l'altra metà sono false.
    Detto che dell'iniziativa del PD non me ne frega niente, quel titolo poi...io sono per affossare QUESTA Italia.

    QUESTA Italia, nata dagli imbrogli di Cavour e dal falso mito del Risorgimento, e' al capolinea ed il fallimento e' vicino, sia se governa il centro-destra che il centro-sinistra.

    Mi preme invece rispondere alla frase in grassetto che contiene 2 idiozie:
    1) i camorristi hanno speculato insieme ai politicanti locali e nazionali, alle aziende del Nord che facevano affari con la camorra per lo smaltimento dei rifiuti tossici e agli imprenditori del Nord come Impregilo. Non dimentichiamolo mai!
    2) questo Governo non può non essere chiamato in causa per un'emergenza che dura da 15 anni con i suoi contorni di Commissari Straordinari...quindi Berlusconi è colpevole quanto Prodi e quanto Bassolino. Nessuno di noi crede alla favola raccontata dalle TV padane che Napoli ora e' pulita.

  5. #25
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio
    Detto che dell'iniziativa del PD non me ne frega niente, quel titolo poi...io sono per affossare QUESTA Italia.

    QUESTA Italia, nata dagli imbrogli di Cavour e dal falso mito del Risorgimento, e' al capolinea ed il fallimento e' vicino, sia se governa il centro-destra che il centro-sinistra.

    Mi preme invece rispondere alla frase in grassetto che contiene 2 idiozie:
    1) i camorristi hanno speculato insieme ai politicanti locali e nazionali, alle aziende del Nord che facevano affari con la camorra per lo smaltimento dei rifiuti tossici e agli imprenditori del Nord come Impregilo. Non dimentichiamolo mai!
    2) questo Governo non può non essere chiamato in causa per un'emergenza che dura da 15 anni con i suoi contorni di Commissari Straordinari...quindi Berlusconi è colpevole quanto Prodi e quanto Bassolino. Nessuno di noi crede alla favola raccontata dalle TV padane che Napoli ora e' pulita.
    Off topic: in italiano significa che il tuo commento non c'entra un cazzo con il 3d.
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  6. #26
    ...Vivi e lascia vivere...
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    Off topic: in italiano significa che il tuo commento non c'entra un cazzo con il 3d.
    Commento per altro campato per aria e privo di ogni fondamento attendibile.

  7. #27
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da Hope Visualizza Messaggio
    Commento per altro campato per aria e privo di ogni fondamento attendibile.
    ecco.
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio
    Detto che dell'iniziativa del PD non me ne frega niente, quel titolo poi...io sono per affossare QUESTA Italia.

    QUESTA Italia, nata dagli imbrogli di Cavour e dal falso mito del Risorgimento, e' al capolinea ed il fallimento e' vicino, sia se governa il centro-destra che il centro-sinistra.

    Mi preme invece rispondere alla frase in grassetto che contiene 2 idiozie:
    1) i camorristi hanno speculato insieme ai politicanti locali e nazionali, alle aziende del Nord che facevano affari con la camorra per lo smaltimento dei rifiuti tossici e agli imprenditori del Nord come Impregilo. Non dimentichiamolo mai!
    2) questo Governo non può non essere chiamato in causa per un'emergenza che dura da 15 anni con i suoi contorni di Commissari Straordinari...quindi Berlusconi è colpevole quanto Prodi e quanto Bassolino. Nessuno di noi crede alla favola raccontata dalle TV padane che Napoli ora e' pulita.
    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    Off topic: in italiano significa che il tuo commento non c'entra un cazzo con il 3d.
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    Commento per altro campato per aria e privo di ogni fondamento attendibile.
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    ecco.
    per l'appunto

  9. #29
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    ....a Paperino

    In meno di quattro mesi, lo hanno disneyanamente fatto passare dal ruolo del fratello fortunato di Gastone, a quello di gemello scalognato di Paperino.
    Prima era il Re Mida che aveva riportato Roma a splendori imperiali, ora lo dipingono anche come l’intestatario della sconfitta di Francesco Rutelli. È troppo.
    Emme, supplemento satirico de l’Unità, lo dipinge come un «morto».
    Su Libero Mattias Mainiero, vedendo le sue foto mentre pianta l’ombrellone a Sabaudia, arriva a definirlo «una cosa a metà strada fra un Fantozzi riuscito male e un rom» (sic!).
    Al contrario di lui, a noi Walter Veltroni che porta a spasso la pancetta sulla spiaggia libera fa simpatia.
    E ce ne fa ancora di più, il leader del Pd, in questo momento terribile in cui sembra nel tritacarne: trasfigurato nella pallida controfigura del vincente che tutti pochi mesi fa osannavano, perseguitato dagli avversari interni, dalla sfortuna e persino dai ladri.
    Lunedì, per dire, in conferenza stampa aveva raccontato veglie davanti al portatile per aggiornare il suo profilo Facebook.com: «È un’esperienza meravigliosa... Ho superato il numero massimo di 5mila amici disponibili. Aggiorno il profilo col mio staff, e a volte io stesso - ripeteva soddisfatto - a ore strane del giorno e della mattina».
    La sera stessa i ladri sono entrati nel villino di Sabaudia, dove dormivano la moglie Flavia e la figlia Vittoria (niente scorta!), e hanno sgraffignato al leader del Pd: 600 euro, l’i-Pod ed infine il portatile (ora come aggiornerà la sua pagina?).

    Nelle ultime 24 ore, poi, nel suo Pd, è successo di tutto: Antonio Bassolino (primo caso al mondo di leader politico che risponde all’emergenza rifiuti con le mèches!) si rifiuta di firmare la petizione antigoverno del Pd e chiede un congresso anticipato.
    Massimo Cacciari dice che la petizione è una sciocchezza (lo dice di qualsiasi cosa, ma è comunque un problema),
    Sergio Chiamparino rifiuta di sedersi alla Festa Democratica (!!!) polemico con il partito (e dire che è un ministro ombra!).
    Arturo Parisi chiede un parere pro veritate per annullare l’esito dell’ultima direzione.
    Un disastro.
    Qualunque altro leader avrebbe messo mano alla pistola (per far piazza pulita degli avversari interni o per togliersi di mezzo).
    Lui no. E si ritrova colpito negli affetti più cari, ovvero la televisione, con il suo avversario di sempre, Massimo D’Alema, che organizza un canale concorrente sul satellite - Red tv - in competizione con quello ufficiale voluto dal leader, Youdem.
    Anche questa o è una beffa o una nemesi.
    Prima del voto, solo per le primarie, bastava uno schiocco della sua mano per paracadutare a pioggia nelle cinque liste approntate un centinaio di vip. Oggi, mentre D’Alema sfodera la sua argenteria per Red tv (Lucia Annunziata, Rula Jebreal e persino Pierluigi Bersani - non è uno scherzo - nei panni di intervistatore rock), lui deve accontentarsi dei filmakers ignoti e del travolgente entusiasmo di Paolo «Camomilla» Gentiloni.
    Certo, di errori Veltroni ne ha fatti: ha toppato le liste, improvvisando candidature solide come meringhe; si è preso un capo corrente, Goffredo Bettini, che (ora) apre le riunioni dicendo: «Non sono veltroniano».
    Non ha ancora ammesso la sconfitta, teme il confronto interno, il congresso, una normale dialettica di corrente nel Pd.
    Ha candidato un trombato come suo successore al Campidoglio (Rutelli), e poi ha trombato Parisi dal Copasir, per metterci un trombato (sempre Rutelli).
    Sui diritti civili (dai Pacs al caso Englaro) il Pd si distingue per l’alternanza fra posizioni catatoniche e binettiane. Ed è il primo anno che l’estate passa senza che l’ex sindaco di Roma non corregga le bozze di un futuro best seller.
    Di Pietro, unico alleato salvato dalla purga, lo ha scaricato.
    E il dialogo con Berlusconi è andato a finire come sappiamo.
    Piano solo, il film tratto dal suo fortunatissimo Il disco del mondo, è andato malissimo al botteghino. Prima Veltroni era quello che riusciva a fare tutto (compreso il doppiaggio di «Rino il tacchino» in un film Disney!) e tendenzialmente bene; ora sembra che faccia poco e male.

    Gli manca il sorriso sfavillante che aveva da sindaco di Roma; paga per tutte le titubanze.
    Per dire: il Bassolino che lo contesta, è lo stesso che lui si è rifiutato di scaricare nel pieno di Monnezzopoli.
    Il D’Alema che gli fa la fronda è lo stesso che apparentemente gli ribadisce la fiducia.
    «A me questo Pd sembra un po’ decotto» dice Dario Tansini.
    «Lei ha ingannato gli italiani, sono una italiana delusa», aggiunge Elena Rissone.
    «Se continua così ti giochi la segreteria», avverte Alessandro Rossi. «L’astensione del Pd su Eluana è una vergognaaa!» grida Damiano Briguglio. Chi sono? Gli amici di Walter su Facebook. «Meravigliosi!», avrebbe detto un tempo, riconquistandoli con una mail.
    Oggi, forse, non li ha ancora letti.

    L.Telese www.ilgiornale.it 07 08 08

    saluti
    sono fuori di testa.
    Sono riusciti nell'impresa di fondare una mini-Unione, con le stesse caratteristiche morfologiche (contrasti/contraddizioni interne) ed un leader che pare davvero un vaso d'argilla tra botti di ferro.
    bisogna riconoscere che Prodi è stato di gran lungo migliore, ha tenuto insieme una coalizione molto più grande, senza nessuna organizzazione neanche federativa (solo il patetico programmone) e per di più governando e compiendo scelte impopolari.
    Non ci son cazzi, Prodi è riuscito a far meglio, non ci avrei scommesso un centesimo.
    ed ha avuto pure ragione probabilmente, "se cado io sinistra all'opposizione per quarant'anni".

  10. #30
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da mustang Visualizza Messaggio
    ....a Paperino

    In meno di quattro mesi, lo hanno disneyanamente fatto passare dal ruolo del fratello fortunato di Gastone, a quello di gemello scalognato di Paperino.
    Prima era il Re Mida che aveva riportato Roma a splendori imperiali, ora lo dipingono anche come l’intestatario della sconfitta di Francesco Rutelli. È troppo.
    Emme, supplemento satirico de l’Unità, lo dipinge come un «morto».
    Su Libero Mattias Mainiero, vedendo le sue foto mentre pianta l’ombrellone a Sabaudia, arriva a definirlo «una cosa a metà strada fra un Fantozzi riuscito male e un rom» (sic!).
    Al contrario di lui, a noi Walter Veltroni che porta a spasso la pancetta sulla spiaggia libera fa simpatia.
    E ce ne fa ancora di più, il leader del Pd, in questo momento terribile in cui sembra nel tritacarne: trasfigurato nella pallida controfigura del vincente che tutti pochi mesi fa osannavano, perseguitato dagli avversari interni, dalla sfortuna e persino dai ladri.
    Lunedì, per dire, in conferenza stampa aveva raccontato veglie davanti al portatile per aggiornare il suo profilo Facebook.com: «È un’esperienza meravigliosa... Ho superato il numero massimo di 5mila amici disponibili. Aggiorno il profilo col mio staff, e a volte io stesso - ripeteva soddisfatto - a ore strane del giorno e della mattina».
    La sera stessa i ladri sono entrati nel villino di Sabaudia, dove dormivano la moglie Flavia e la figlia Vittoria (niente scorta!), e hanno sgraffignato al leader del Pd: 600 euro, l’i-Pod ed infine il portatile (ora come aggiornerà la sua pagina?).

    Nelle ultime 24 ore, poi, nel suo Pd, è successo di tutto: Antonio Bassolino (primo caso al mondo di leader politico che risponde all’emergenza rifiuti con le mèches!) si rifiuta di firmare la petizione antigoverno del Pd e chiede un congresso anticipato.
    Massimo Cacciari dice che la petizione è una sciocchezza (lo dice di qualsiasi cosa, ma è comunque un problema),
    Sergio Chiamparino rifiuta di sedersi alla Festa Democratica (!!!) polemico con il partito (e dire che è un ministro ombra!).
    Arturo Parisi chiede un parere pro veritate per annullare l’esito dell’ultima direzione.
    Un disastro.
    Qualunque altro leader avrebbe messo mano alla pistola (per far piazza pulita degli avversari interni o per togliersi di mezzo).
    Lui no. E si ritrova colpito negli affetti più cari, ovvero la televisione, con il suo avversario di sempre, Massimo D’Alema, che organizza un canale concorrente sul satellite - Red tv - in competizione con quello ufficiale voluto dal leader, Youdem.
    Anche questa o è una beffa o una nemesi.
    Prima del voto, solo per le primarie, bastava uno schiocco della sua mano per paracadutare a pioggia nelle cinque liste approntate un centinaio di vip. Oggi, mentre D’Alema sfodera la sua argenteria per Red tv (Lucia Annunziata, Rula Jebreal e persino Pierluigi Bersani - non è uno scherzo - nei panni di intervistatore rock), lui deve accontentarsi dei filmakers ignoti e del travolgente entusiasmo di Paolo «Camomilla» Gentiloni.
    Certo, di errori Veltroni ne ha fatti: ha toppato le liste, improvvisando candidature solide come meringhe; si è preso un capo corrente, Goffredo Bettini, che (ora) apre le riunioni dicendo: «Non sono veltroniano».
    Non ha ancora ammesso la sconfitta, teme il confronto interno, il congresso, una normale dialettica di corrente nel Pd.
    Ha candidato un trombato come suo successore al Campidoglio (Rutelli), e poi ha trombato Parisi dal Copasir, per metterci un trombato (sempre Rutelli).
    Sui diritti civili (dai Pacs al caso Englaro) il Pd si distingue per l’alternanza fra posizioni catatoniche e binettiane. Ed è il primo anno che l’estate passa senza che l’ex sindaco di Roma non corregga le bozze di un futuro best seller.
    Di Pietro, unico alleato salvato dalla purga, lo ha scaricato.
    E il dialogo con Berlusconi è andato a finire come sappiamo.
    Piano solo, il film tratto dal suo fortunatissimo Il disco del mondo, è andato malissimo al botteghino. Prima Veltroni era quello che riusciva a fare tutto (compreso il doppiaggio di «Rino il tacchino» in un film Disney!) e tendenzialmente bene; ora sembra che faccia poco e male.

    Gli manca il sorriso sfavillante che aveva da sindaco di Roma; paga per tutte le titubanze.
    Per dire: il Bassolino che lo contesta, è lo stesso che lui si è rifiutato di scaricare nel pieno di Monnezzopoli.
    Il D’Alema che gli fa la fronda è lo stesso che apparentemente gli ribadisce la fiducia.
    «A me questo Pd sembra un po’ decotto» dice Dario Tansini.
    «Lei ha ingannato gli italiani, sono una italiana delusa», aggiunge Elena Rissone.
    «Se continua così ti giochi la segreteria», avverte Alessandro Rossi. «L’astensione del Pd su Eluana è una vergognaaa!» grida Damiano Briguglio. Chi sono? Gli amici di Walter su Facebook. «Meravigliosi!», avrebbe detto un tempo, riconquistandoli con una mail.
    Oggi, forse, non li ha ancora letti.

    L.Telese www.ilgiornale.it 07 08 08

    saluti
    e adesso parisi lo vuole portare davanti alla magistratura perchè questa annulli tutte le decisioni a partire dall'ultima assemblea nazionale. c'è un precedente, occhetto.

    ma dove sono andati a finire tutti quegli spocchiosetti con il pd sull'avatar ?
    almeno potrebbero spiegarci ciò che non siamo in grado di comprendere perchè antropologicamente e culturalmente inferiori?
    e dov'è boy, che insiste nel dire che pd e pdl sono la stessa cosa (gli unici che possono capire tutto sono lui e fiore, peccato siano solo due)?


    .

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