Il federalismo fiscale partorirà un nuovo tributo dei comuni. Persa l'Ici i sindaci vanno all'attacco. E chiedono l'istituzione di un nuovo balzello "proprio e autonomo" per rimpinguare i bilanci in crisi di liquidità dopo l'abolizione dell'imposta sugli immobili. La richiesta è stata avanzata ieri dall'Anci al ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, nel corso dell'audizione sulla bozza di federalismo fiscale (si veda ItaliaOggi del 25/7/2008) che il governo porterà in consiglio dei ministri a settembre (probabilmente il 12 come anticipato dal sottosegretario alla presidenza, Paolo Bonaiuti ndr).
La nuova tassa non dovrebbe essere una versione riveduta e corretta dell'Ici. I comuni, infatti, hanno detto a Calderoli di "preferire una soluzione che preveda la tassazione di una base imponibile diversa da quella immobiliare". Quale potrebbe essere, per esempio, l'erogazione di servizi ai cittadini. Il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, non l'ha detto a chiare lettere, ma l'avvio della concertazione sul federalismo fiscale potrebbe rappresentare l'occasione per riprendere un discorso lasciato in sospeso con il governo: la tassazione dei servizi comunali. Un vecchio pallino dell'Anci sul tavolo del ministro dell'economia, Giulio Tremonti già da fine aprile (si veda ItaliaOggi del 25/4/2008). Ai comuni piace l'idea di realizzare un'imposta sui servizi comunali (Isco) destinata a gravare su tutti i cittadini che vivono in un determinato territorio in base alla combinazione di una serie di fattori: reddito familiare dichiarato o accertato, numero dei componenti familiari, valore del bene abitato, quantità di rifiuti prodotti, occupazione di suolo pubblico o superficie degli immobili per le imprese. Il tributo avrebbe un innegabile vantaggio non solo per i municipi ma anche per i contribuenti che sarebbero chiamati a pagare un'unica tassa al posto di Ici, addizionale Irpef, Tarsu, Cosap e Tosap. Al ministro Calderoli l'Anci ha chiesto anche maggiore autonomia sui tributi di scopo.
"Per i sindaci", ha detto il sindaco di Firenze, "è fondamentale avere uno o più tributi propri, specifici dei comuni, autonomia fiscale e finanziaria per erogare servizi".Domenici ha poi spiegato che possono essere anche individuate forme di tributi "manovrabili e flessibili", per esempio, per le città metropolitane. Le grandi aree urbane hanno chiesto maggiore autonomia impositiva e i segnali del governo sembrano incoraggianti. "C'è un'evoluzione rispetto al testo presentato", ha anticipato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, presente all'incontro. "Abbiamo affrontato il tema del federalismo secondo il concetto di territorialità e il collegamento tra l'autonomia dei tributi e il livello di spesa, tra servizi e autonomia dei comuni, anche fiscale, per erogarli. Su questi temi abbiamo riscontrato la condivisione del ministro".
Nel merito del giudizio sulla bozza, l'Anci non è stata tenera con il ministro leghista, pur evidenziando alcuni pregi del ddl. Troppo regionalismo, questa in sintesi l'accusa mossa al provvedimento. "La bozza Calderoli ha delle carenze che vanno riempite con riferimento alle città metropolitane, alla fiscalità e alla finanza comunale", ha commentato Domenici. "Non possiamo accettare un sistema istituzionale, in particolare un federalismo fiscale, che sia pensato come una sorta di principio piramidale per cui c'è lo stato, ci sono le regioni e poi, al di sotto di queste, c'è il sistema degli enti locali e della fiscalità comunale". I comuni però riconoscono allo schema di ddl anche qualche merito. Per esempio, l'aver per la prima volta intrapreso il cammino verso il superamento del criterio della spesa storica, che ha generato sprechi di denaro pubblico. D'ora in avanti l'individuazione dei costi dei servizi erogati dalle regioni avverrà attraverso parametri standardizzati. Catasto.
L'ufficio di presidenza dell'Anci ha chiesto al governo di prendere posizione sulla sentenza del Tar Lazio che ha di fatto bloccato il processo di decentramento delle funzioni catastali per quasi 5 mila comuni. L'Anci ha chiesto al governo di costituirsi in giudizio nel ricorso al consiglio di stato depositato nei giorni scorsi.
http://it.biz.yahoo.com/31072008/246...-dell-ici.html