Originariamente Scritto da
Rosselli
http://www.repubblica.it/2008/07/sez...errero-pd.html
ROMA - Una nuova alleanza tra Rifondazione e Partito Democratico? Secondo Paolo Ferrero, neoleader comunista, se i democratici restano sulla attuale linea politica sarà impossibile. E, semmai, si potrà parlarne solo nel caso in cui il Pd rinunciasse alla premiership.
Ospite del programma di La 7 Omnibus Estate, il segretario di Rifondazione ha dichiarato di essere "interessato a fare una coalizione con il centrosinistra" e si è poi detto possibilista sull'appoggio ad una candidatura di Antonio Di Pietro alla regione Abruzzo.
Le condizioni. Affinchè l'alleanza tra Pd e Rifondazione si possa realizzare, il segretario ha posto condizioni ben precise (e difficilmente accettabili): "Non ci può essere alcun indagato in lista; e il Pd, avendo fallito, non può presentare il presidente. Il programma, poi, si vedrà nel merito concreto".
Le critiche. Il leader di Rifondazione non risparmia le critiche al Partito di Veltroni: "Non ci sono le condizioni per governare insieme finchè il peso della sinistra è di un decimo rispetto al Pd e il Pd ha questa linea". Critiche riferite anche alla convivenza durante il governo Prodi: "Su tutti i punti fondamentali, quando il Pd ha dovuto scegliere, non ha scelto la mediazione con Rifondazione Comunista ma la mediazione con i poteri forti: il Vaticano, le banche, le assicurazioni e Confindustria".
La replica. L'ipotesi di un nuovo centrosinistra alle condizioni di Ferrero viene subito respinta dal deputato del Pd Sergio D'Antoni, presente alla trasmissione: "Il Pd è nato a vocazione maggioritaria non per fare a meno degli altri, ma per essere il perno di una vera alternativa alla destra italiana".
La regione Abruzzo. Sull'ipotesi di una candidatura di Antonio Di Pietro alla carica di presidente della Regione Abruzzo, Ferrero si è detto possibilista: "Non capisco quale problema potremmo avere, ne discuteremo in merito al programma".