non era un intervento polemico il mio, ma è innegabile che gli atleti della DDR o della Repubblica Ceca venivano usati per il fine patriottico...usati nel senso che gli venivano propinate sostanze di cui non si conoscevano ancora gli effetti...
Negli anni poi ne sono morti a decine e decine. Mica mi interessa che gli usa dipino i loro atleti, non siamo in guerra fredda e non ragiono da logica di guerra fredda, se gli usa dopano gli atleti son fatti loro, dico solo che talvolta lo sport veniva usato per fini non proprio sportivi a discapito della salute degli atleti.
E il medagliere della DDR o della R.Ceca o altri è un medagliere sporco di sangue.
la foto di Alberto Juantorena "il cavallo" con il pugno alzato è da brividi.
I discorsi sul doping nei paesi socialisti sono frutto malsano delle falsificazioni propagandistiche anticomuniste. Il doping esisteva ed esiste (purtroppo) ovunque.
Francamente mi soffermerei su altri aspetti:
nei paesi socialisti lo sport era (ed è) un diritto di tutti e non un privilegio. Attraverso lo sport i paesi socialisti hanno affermato i migliori valori della fratellanza e della solidarietà umana, uniti al diritto ad una vita sana. Il professionismo sportivo era inesistente ed il dilettantismo esaltava il vero significato dello sport: attività popolare che tutti (indipendentemente dalle professioni e dall'età, dal tipo di scuola, dalal famiglia ecc. ) avevano il diritto di praticare ed in cui tutti potevano provare ad emergere a parità di condizioni.
I Paesi socialisti hanno dato numerose volte prova di ciò, affermando un'altra idea di sport a tutti i livelli, dall'attività sportiva dei bambini fino alle Olimpiadi
grazie
Leninista hai una visione romantica secondo me dello sport nei paesi socialisti...
Lo sport olimpico nei paesi socialisti aveva una valenza, secondo me, solo e soltanto POLITICA.
Che il doping esisteva ovunque simao daccordo, bisogna vedere in che quantità.
il romanticismo non ha mai dimorato dalle mie parti.Leninista hai una visione romantica secondo me dello sport nei paesi socialisti...
La mia è una visione di studioso, che guarda alle quistioni con mentalità di studioso.
Conosco la storia dello sport nei paesi socialisti ed ho avuto la fortuna di vedere con i miei occhi, accompagnato da dirigenti dello Stato cubano e del Partito Comunista di Cuba, come funziona la formazione sportiva dei ragazzi, dei giovanissimi, in Paesi in cui lo sport è ciò che ho scritto nel mio precedente post.
Altro che romanticismo, espressione, tra le altre cose, che non vuol dire nulla senza specificazioni, posta cioè - come tu hai fatto - in senso neutro. Cerca di spiegarti meglio.
E' chiaro ?
hai già detto troppe cretinate.
grazie
DAYRON ROBLES
Molto felice di essere qui
ROBERTO RAMÍREZ, SPECIALE PER GRANMA
PECHINO – “Sono molto felice di essere in Cina, paese che è avanzato molto in tutti i settori e ha lavorato duro per meritare e organizzare questi Giochi Olimpici”, ha dichiarato il cubano Dayron Robles, recordman mondiale dei 110 metri ad ostacoli.
Lo ha fatto appena arrivato in questa città, proveniente da Cuba e consciente delle aspettative chi risveglia, da quando lo scorso giugno ha fissato con 12,87 secondi il record mondiale.
Non si parla altro che di un possibile confronto con Liu Xiang.
- E’ cosi, e sono contento di sapere che la mia presenza è molto attesa da milioni di persone ansiose di vedermi correre contro il mio amico Liu Xiang, un eccellente atleta che ammiro e rispetto. La cosa più importante è che il desiderio di vederci competere ha incrementato l’interesse per l’evento, un successo al quale mi fa piacere di aver contribuito.
Che commenta al riguardo?
- Liu Xiang è in condizioni eccezionali, è il campione di Atene. Gareggiare qui in Cina, dov’è un idolo, e la buona forma con cui arriva ai Giochi hanno fatto sì che la maggior attenzione si sia concentrata su un possibile duello tra noi due, ma ci sono altri atleti dello stesso livello, è l’evento non sarà un finale diretta.
Bisognerà stare bene dalle prime prove eliminatorie, perché i Giochi Olimpici sono la massima aspirazione di tutti e nessuno può darsi il lusso di avere un cattivo giorno, sarà necessaria, da parte di tutti, la massima concentrazione e mantenerla tutto il tempo.
Ha chiamato l’attenzione il fatto che è ritornato dall’Europa all’Avana, quasi al punto di viaggiare a Pechino. Qual è stata la motivazione?
Questi giorni all’Avana mi hanno permesso di incontrarmi con la mia famiglia, stare con i miei dopo il viaggio,ma abbiamo continuato con l’allenamento previsto per questa fase e tutto è andato come ci aspettavamo. Adesso bisogna mantenere la forma e continuare ad avere ben chiaro l’obiettivo, che è lottare per l’oro.
Qualche altra dichiarazione?
Auguro al popolo cinese molta fortuna, felicità e che si diverta con i Giochi, al Comitato Organizzatore va il mio più sincero riconoscimento per le condizioni create a noi atleti per gareggiare con qualità. (Traduzione Granma Int.)
http://www.granma.cu/italiano/2008/a...r8/dayron.html
Io ci metto lei!
Sublime!