dal blog Fatti d'Europa: http://fattideuropa.splinder.com/pos...bianchi...+fab
Il razzismo dei bianchi... fabbricato ad arte dall'industria televisiva: un caso dalla Francia
L'anno scorso la pay tv francese Canal+ trasmetteva il programma Dans la peau d'un noir ("Nei panni di un nero"), che mostrava la vita di una famiglia di finti neri, cioè di bianchi truccati in modo da sembrare africani, e di una famiglia di finti bianchi, ovvero neri "tramutati" in europei. Inutile dire che scopo del programma era quello di evidenziare il presunto razzismo degli autoctoni mettendo in scena situazioni quotidiane (come cercare un lavoro o un appartamento) che facessero emergere disparità di trattamento. La conferma è arrivata per bocca di Laurent Richier [foto sopra], nella parte del padre di famiglia bianco divenuto nero, il quale in un'intervista ha svelato la montatura che si celava dietro il programma (1) ed ha accusato l'emittente televisiva di strumentalizzazione. Non solo: Richier ha anche affermato che Canal+ sarebbe contraria ad una eventuale pubblicazione di un suo libro in cui raccontare aneddoti e retroscena delle riprese.
Di una analoga mistificazione anti-autoctona, trasmessa in Olanda da un canale televisivo pubblico, ci parlava il 7 marzo 2008 il blog Euro-Holocaust: si trattava di una indagine che faceva uso della scena in cui ad una donna con il burqa cadeva la spesa.
Entrambi gli articoli di cui sotto si sono avvalsi della rivista Closer come fonte di informazioni:
- Dans la peau d'un noir?, di Louise Demory (Novopress.info France del 7 agosto 2008)
- Canal+: L'émission "Dans la peau d'un noir" bidonnée? (dal sito JeanMarcMorandini.com)
Nota:
(1) "Le diverse situazioni che dovevano mettere in luce la discriminazione erano una montatura. Per esempio, quando camuffato da nero cercavo un appartamento [...] mi dicevano di provocare un po' le cose e di comportarmi da esasperato" (una delle dichiarazioni di Laurent Richier rilasciate alla rivista Closer).