Non m'è mai piaciuto: molto più intelligente e preparato il padre, Silvio, anche lui parlamentare e ministro.
Quali che siano state le sue colpe, l'irrisione in questo momento è prerogativa dei falsi moralisti.
Non m'è mai piaciuto: molto più intelligente e preparato il padre, Silvio, anche lui parlamentare e ministro.
Quali che siano state le sue colpe, l'irrisione in questo momento è prerogativa dei falsi moralisti.
il rispetto ai morti è sempre dovuto...preghiamo per l'anima sua..
Nessuna irrisione. Semplicemente sarebbe ipocrita parlarne come un santo perchè è morto, dimenticando che non ne è stato neanche uno stinco.
La derisione semmai è diretta a chi si sottrae a questa operazione di correttezza. Non vorrei mai sentire "Povero Hitler, ora che è morto pace all'anima sua". Immagino neanche tu. Certo non voglio paragonare Gava a Hitler, solo fare un esempio molto marcato, quasi grottesco, per non lasciare dubbi sul concetto.
Io sono convinto che la Questione Morale sia stata ignorata dai moderati perchè l'aveva posta Berlinguer, per cui dogmaticamente "non poteva essere giusta" - o se preferisci "noi abbiamo ragione sempre, loro neanche quando hanno ragione", che è comune a tutti gli schieramenti, non lo imputo ai soli DC insomma.
Però il contenuto di quelle osservazioni, fosse arrivato da fonte - diciamo - super partes, sarebbe stato condiviso da molti e probabilmente avrebbe fatto resistenza alla caduta di moralità nella politica attuale.
Sto parlando, se fossi risultato troppo sibillino, del fatto che questo è uno dei casi in cui fa capolino una cultura ormai radicata del perdono inteso come sopportazione di storture. Si accetta che la morte ripulisca una vita un po' se non molto fosca. Si accetta il sopruso, e chi lo "regolarizza".
Per me non va bene. Si possono avere le idee più diverse, ma di base se non si rifiuta di "accettare" non facciamo un passo avanti.
Davanti a Dio (o simili) non esite assoluzione, amen.........
non mancherà a nessuno...speriamo che molti altri lo seguano.
...Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna; e se pur mira
dopo l'esequie, errar vede il suo spirto
fra 'l compianto de' templi acherontei,
o ricovrarsi sotto le grandi ale
del perdono d'lddio: ma la sua polve
lascia alle ortiche di deserta gleba
ove né donna innamorata preghi,
né passeggier solingo oda il sospiro
che dal tumulo a noi manda Natura...
Gava gli affetti familiari li ha lasciati. Non sarà sepolto in S. Croce, ma nella tomba di famiglia.