OMNIA SUNT COMMUNIA

FILOSOFIA

Appunti di lettera per l'eretico totale Baruch Spinoza

Nicola Marcucci

SPINOZA RICERCHE E PROSPETTIVE. PER UNA STORIA DELLO SPINOZISMO IN ITALIA, AA. VV. BIBLIOPOLIS, PP. 710, EURO 70
La storia della filosofia, è stato detto, può dirsi interamente costituita da fraintendimenti creativi. Alla filologia perimetrare queste licenze, alla critica sondarne la portata e ritracciarne le motivazioni teoriche. All'interno di questa storia il fraintendimento del pensiero di Spinoza rappresenta, per molti aspetti, un caso a sé. Che Spinoza sia un autore eccentrico, anomalo e di difficile rubricazione nella storia della filosofia moderna è cosa ben nota. Così come è noto il peso che questa eccentricità ha esercitato sulle modalità della sua ricezione. Tanto da rendere rilevante la storia di queste interpretazioni sia per comprenderne meglio il pensiero, sia per definire sviluppo e caratteri dei linguaggi teorici che quel pensiero hanno tradotto, frainteso e rinnovato.
Se poi questo esercizio viene applicato all'Italia, la problematica sembra aprirsi su due fronti. L'eredità filosofica italiana nel pensiero spinoziano da un lato, la ricostruzione di Spinoza nei linguaggi teorici della penisola dall'altro. A questo doppio sviluppo è dedicata la raccolta di saggi, curata da Daniela Bostrenghi e Cristina Santinelli, Spinoza Ricerche e prospettive. Per una storia dello spinozismo in Italia. Il testo è il frutto di un convengo tenutosi a Urbino nel 2002, a dieci anni dalla scomparsa di Emilia Giancotti Boscherini. Studiosa e traduttrice di Spinoza, Giancotti occupa un posto centrale nella storia dello spinozismo italiano ed europeo del dopoguerra, sia per avere contribuito a liberare il suo pensiero dall'egemonia idealista entro cui era tradizionalmente racchiuso, sia per avere trasformato il carattere episodico e spesso provinciale delle ricerche italiane in una tradizione di studi radicata e plurale.
La prima parte del libro raccoglie saggi dedicati alle fonti, alle assonanze e agli interlocutori del pensatore olandese. Sono documentate le affinità teoriche più intuitive, sebbene in parte ancora inesplorate, come quelle con Lucrezio, descritte da Vittorio Morfino, con Giordano Bruno, la cui storiografia è ricostruita da Filippo Mignini, o Machiavelli, su cui si concentra il saggio di Etienne Balibar dedicato al problema della «verità effettuale della cosa» tra Spinoza e «l'acutissimo fiorentino». Si evidenzia il ruolo di alcuni classici della cultura umanista, come Tacito, Petrarca o Herrera e della cultura scientifica, come Galileo o Boyle, sino all'ebraismo eterodosso di Leone Ebreo e ai legami con il marranismo. Ognuno di questi autori testimonia una presenza viva e operante in quella che Paolo Cristofolini definisce «l'eresia totale» di Spinoza. Eresia che si prolunga, sebbene in modo minoritario, sotterraneo e spesso clandestino, sino ai secoli XVIII e XIX, per essere tradotta nel linguaggio dei diritti fondamentali dell'illuminismo e nel materialismo leopardiano.
La seconda parte del volume è dedicata alle letture che di Spinoza sono state date nel novecento italiano. Nello specchio spinoziano si riflettono le interpretazioni cabaliste di Benamozegh, l'indagine materialista sulle passioni di Labriola, la metafisica di Giuseppe Rensi e di Piero Martinetti, l'esegesi di Remo Cantoni, la riflessione religiosa di Teodorico Moretti-Costanzi. Ma anche dai ritratti minori di Spinoza come quelli di inizio secolo o dalle traduzioni che ne hanno accompagnato la ricezione emergono, in filigrana, i caratteri delle diverse stagioni filosofiche del novecento. Dalla immagine politica di Spinoza, contesa tra Machiavelli e Hobbes nella critica della seconda metà del XX secolo, ricostruita da Stefano Visentin, sino alla sua reinvenzione in chiave postfordista e deleuziana, illustrata da Augusto Illuminati, la cultura filosofica italiana trasforma la memoria di questo autore in un vero e proprio campo di battaglia, al cui interno definisce le proprie correnti, giustifica i propri assunti, reinventa il proprio passato e attende, come questa raccolta di saggi lascia sperare, nuove invenzioni e nuovi produttivi fraintendimenti.
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