Originariamente Scritto da
Olimpia
ed ecco la situazione a gennaio secondo il ministrero degli esteri
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 056
all'Interrogazione 4-03170 presentata da
POLLEDRI
Risposta. -- Il signor Angelo Falcone e il signor Simone Nobili sono stati tratti in arresto dalle Autorità di Polizia indiane il 10 marzo 2007 a Mandi, nell'Himachal, con l'accusa di detenzione di 18 kilogrammi di hashish finalizzata allo spaccio. I connazionali sono stati condotti nel carcere di Mandi, ove tuttora permangono in regime di custodia cautelare.
Il caso del signor Falcone e del signor Nobili è stato seguito sin dall'inizio con la massima attenzione sia dal Ministero degli affari esteri sia dall'Ambasciata in New Delhi. Sin dal momento dell'arresto, la Rappresentanza si è adoperata, in particolare, per fornire agli interessati ogni possibile assistenza, mantenendo un costante contatto con i familiari in Italia. La stessa Rappresentanza è altresi intervenuta presso le competenti Autorità indiane al fine di ottenere una conclusione più rapida possibile delle indagini relative alle accuse contestate.
Diverse visite consolari sono state effettuate per verificare le condizioni di salute e di detenzione dei due connazionali. In occasione dell'incontro in carcere avvenuto lo scorso 4 ottobre, il signor Falcone e il signor Nobili sono apparsi in buono stato di salute psico-fisica; gli stessi hanno dichiarato di essere trattati con cortesia dalle Autorità carcerarie, di ritenere accettabili le condizioni igieniche della struttura nella quale sono reclusi e di poter senza difficoltà comunicare con i loro congiunti in Italia con cadenza settimanale. L'Ambasciata ha comunque ottenuto dalle predette Autorità l'autorizzazione a che gli interessati siano sottoposti ad una visita sanitaria di controllo da parte di un medico esterno al penitenziario.
Quanto alla vicenda giudiziaria, terminata la fase istruttoria, il procedimento penale a carico del signor Falcone e del signor Nobili è stato instaurato. L'ultima udienza preliminare, cui ha assistito un rappresentante dell'Ambasciata, si è svolta il 4 ottobre scorso. Nel corso di una nuova udienza svoltasi lo scorso 27 ottobre sono stati formalizzati i capi di imputazione a carico dei connazionali: detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. A fine dicembre sono previste le udienze per la raccolta delle prime testimonianze.
Il 26 novembre scorso i genitori dei due connazionali sono stati ricevuti dall'Ambasciatore Antonio Armellini. L'Ambasciata li ha, inoltre, assistiti per individuare un nuovo legale ed il 27 novembre un funzionario dell'Ambasciata li ha accompagnati nel carcere di Mandi.
L'ipotesi di un eventuale rientro in Italia del signor Nobile e del signor Falcone, stante la pendenza del procedimento penale, non appare al momento praticabile. Tanto più che non esistono, allo stato attuale, accordi bilaterali tra il nostro Paese e l'India per il trasferimento dei detenuti. L'India, inoltre, non risulta aver aderito alla Convenzione di Strasburgo del 1983 sul trasferimento delle persone condannate.
Per quanto riguarda l'assistenza legale, su istruzioni del Ministero l'Ambasciata ha disposto l'iscrizione in anagrafe dei due connazionali per poter concedere loro un sussidio straordinario, attesa la comprovata indigenza della famiglia.
Il Vice Ministro degli affari esteri
Danieli
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