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Discussione: Invettiva reazionaria

  1. #11
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    Ringrazio Imperium e tutti gli altri che hanno letto il mio intervento.

    Vorrei rispondere direttamente a Perseo.

    Caro amico, qualcuno mi dovrà spiegare, prima o poi, perchè la Destra Radicale sia pervasa sempre e nonostante tutto, da questa immarcescibile fiducia nel domani. Una fede dai contorni misticheggianti, che arriva oggi al punto da augurarsi un (non so quanto auspicabile) Medioevo tecnologico popolato da superuomini cibernetici. E se invece la Storia fosse finita da un pezzo e quelli attuali fossero solo gli ultimi rantoli di un mondo in fase di agonia?

    E' molto dura pensarla così, ci vuole uno stoicismo di fondo per andare avanti sapendo che i bei tempi andati non torneranno più. Ma se guardiamo al processo storico e alle fasi progressive della decadenza io non riesco proprio a condividere l'ottimismo della volontà che anima voi rivoluzionari.
    Piuttosto, il pessimismo della ragione (che voi generalmente disprezzate) mi fa sentire un reazionario/conservatore come il celebre Principe Salina del Gattopardo. Questi, conscio che è tutto perduto e l'aristocrazia è finita per sempre giudica futile opporsi per principio ad un cambiamento che pur giudicandolo negativamente considera ineluttabile. Tuttavia pur aderendo formalmente ai tempi nuovi, rifiuta di parteciparvi ritirandosi nel suo aristocratico sdegno. E' reazionario e insieme conservatore. Perchè il reazionario può abbandonarsi ad una invettiva, ma è impossibilitato ad aderire ad una rivolta.

    PS: Anche i libri di Evola, riletti col senno di poi, non furono tutti delle magnifiche invettive?


    Vorrei infine dire a Daltanius che considero Rousseau alla stregua di un pazzo e di un farabutto e che la mia società agraria nulla ha a che vedere con il suo primitivismo.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Ringrazio Imperium e tutti gli altri che hanno letto il mio intervento.

    Vorrei rispondere direttamente a Perseo.

    Caro amico, qualcuno mi dovrà spiegare, prima o poi, perchè la Destra Radicale sia pervasa sempre e nonostante tutto, da questa immarcescibile fiducia nel domani. Una fede dai contorni misticheggianti, che arriva oggi al punto da augurarsi un (non so quanto auspicabile) Medioevo tecnologico popolato da superuomini cibernetici. E se invece la Storia fosse finita da un pezzo e quelli attuali fossero solo gli ultimi rantoli di un mondo in fase di agonia?

    E' molto dura pensarla così, ci vuole uno stoicismo di fondo per andare avanti sapendo che i bei tempi andati non torneranno più. Ma se guardiamo al processo storico e alle fasi progressive della decadenza io non riesco proprio a condividere l'ottimismo della volontà che anima voi rivoluzionari.
    Piuttosto, il pessimismo della ragione (che voi generalmente disprezzate) mi fa sentire un reazionario/conservatore come il celebre Conte Salina del Gattopardo. Questi, conscio che è tutto perduto e l'aristocrazia è finita per sempre giudica futile opporsi per principio ad un cambiamento che pur giudicandolo negativamente considera ineluttabile. Tuttavia pur aderendo formalmente ai tempi nuovi, rifiuta di parteciparvi ritirandosi nel suo aristocratico sdegno. E' reazionario e insieme conservatore. Perchè il reazionario può abbandonarsi ad una invettiva, ma è impossibilitato ad aderire ad una rivolta.

    PS: Anche i libri di Evola, riletti col senno di poi, non furono tutti delle magnifiche invettive?
    pensa te se Benito Mussolini fosse stato così schizzinosamente "reazionario e conservatore"...
    la verità è che le concezioni metafisiche della Storia sono pura fantasia , la storia umane costituita da fatti, i fatti dalle azioni, le azioni sono dirette dalle idee , le idee ...non nascono certo nell'Iperuranio , ma nella mente di un solo Uomo !

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Daltanius Visualizza Messaggio
    pensa te se Benito Mussolini fosse stato così schizzinosamente "reazionario e conservatore"...
    la verità è che le concezioni metafisiche della Storia sono pura fantasia , la storia umane costituita da fatti, i fatti dalle azioni, le azioni sono dirette dalle idee , le idee ...non nascono certo nell'Iperuranio , ma nella mente di un solo Uomo !
    Infatti Mussolini da rivoluzionario quale fu, risultò strumento della Rivoluzione. Il suo regime durò appena vent'anni, dopo i quali l'Italia si ritrovò una Repubblica democratica a sovranità limitata, e con la messa al bando della destra politica.
    Franco, viceversa, da reazionario/conservatore preservò a lungo la Spagna dalla decadenza liberal-democratica. Ma sapeva bene, lui, che non avrebbe mai potuto frenare il corso della Storia.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Infatti Mussolini da rivoluzionario quale fu, risultò strumento della Rivoluzione. Il suo regime durò appena vent'anni, dopo i quali l'Italia si ritrovò una Repubblica democratica a sovranità limitata, e con la messa al bando della destra politica.
    Franco, viceversa, da reazionario/conservatore preservò a lungo la Spagna dalla decadenza liberal-democratica. Ma sapeva bene, lui, che non avrebbe mai potuto frenare il corso della Storia.
    vabbè , già ora mi pare che ti allontani dalla visione " aristocratica cazzi miei " del Conte Salina.
    comunque ciò che dici è viziato da un errore di fondo , riguardo a Mussolini e Franco.
    Franco non ha mai potuto fare un ragionamento minimamente compatibile con ciò che gli attribuisci, altrimenti non avrebbe neppure preso le armi contro il Goveno Repubblicano Spagnolo.
    inoltre il Fascismo non è mai stato sconfitto come Idea e come Azione Politica, ma è stato messo al bando dalla Politica , solo in conseguenza della unione e vittoria dei suoi nemici mortali.
    poi vorrei capire cosa inendi esattamente per corso ineluttabile della Storia : forse un epilogo parabolico verso il Caos e il Nichilismo ?
    se sì perchè ....non hai alcuna fiducia nello spirito umano ?
    credi o no che Dio sia presente nella Storia del Mondo ?

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Infatti Mussolini da rivoluzionario quale fu, risultò strumento della Rivoluzione. Il suo regime durò appena vent'anni, dopo i quali l'Italia si ritrovò una Repubblica democratica a sovranità limitata, e con la messa al bando della destra politica.
    Franco, viceversa, da reazionario/conservatore preservò a lungo la Spagna dalla decadenza liberal-democratica. Ma sapeva bene, lui, che non avrebbe mai potuto frenare il corso della Storia.
    È qui che emerge il grande spartiacque fra fascisti, ovvero rivoluzionari e reazionari, e io so bene dove collocarmi.

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Imperium Visualizza Messaggio
    Caro Florian, condividiamo una comune visione del mondo, della vita e della storia. (...)

    p.s: come hai fatto, florian, nonostante questa tua visione politica ad avvicinarti agli Usa e ai conservatori d'oltreoceano?

    Caro Imperium, quando vuoi fare qualcosa, nelle condizioni in cui siamo, è facile che sbagli.
    Gli Stati Uniti negli anni Cinquanta erano un Paese per molti versi pre-moderno, assai più "arretrato" rispetto alle nazioni europee. Basti pensare alla vita che si svolgeva negli Stati del Sud, dove ancora vigeva il sistema di segregazione razziale e in cui la modernità industriale non aveva ancora spazzato via le campagne e i tradizionali stili di vita.
    Quell'America affascinò uomini della destra classica, come Prezzolini e il gruppo del Borghese, e del cattolicesimo conservatore. Ma anche i settori della destra più radicale (Evola, A. Romualdi) videro in essa il bastione dell'anticomunismo e dell'antiradicalismo borghese.
    L'America di cui sto parlando finisce nel momento stesso in cui riesce ad eleggere contro tutte le aspettative il "suo" candidato: Ronald Reagan.
    Durante questa Presidenza il vecchio conservatorismo tradizionalista viene messo nell'angolo a vantaggio di un neoconservatorismo liberale che riesce a mutare di segno la destra americana.
    Oggi gli eredi dei vecchi tradizionalisti si definiscono paleoconservatori proprio per rimarcare la loro opposizione alla destra ufficiale. E' un mondo composito che val la pena seguire (si è opposto fermamente alla guerra di aggressione alla Serbia, all'invasione dell'Iraq, e vorrebbe un migliore rapporto con la Russia).

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Caro Imperium, quando vuoi fare qualcosa, nelle condizioni in cui siamo, è facile che sbagli.
    Gli Stati Uniti negli anni Cinquanta erano un Paese per molti versi pre-moderno, assai più "arretrato" rispetto alle nazioni europee. Basti pensare alla vita che si svolgeva negli Stati del Sud, dove ancora vigeva il sistema di segregazione razziale e in cui la modernità industriale non aveva ancora spazzato via le campagne e i tradizionali stili di vita.
    Quell'America affascinò uomini della destra classica, come Prezzolini e il gruppo del Borghese, e del cattolicesimo conservatore. Ma anche i settori della destra più radicale (Evola, A. Romualdi) videro in essa il bastione dell'anticomunismo e dell'antiradicalismo borghese.
    L'America di cui sto parlando finisce nel momento stesso in cui riesce ad eleggere contro tutte le aspettative il "suo" candidato: Ronald Reagan.
    Durante questa Presidenza il vecchio conservatorismo tradizionalista viene messo nell'angolo a vantaggio di un neoconservatorismo liberale che riesce a mutare di segno la destra americana.
    Oggi gli eredi dei vecchi tradizionalisti si definiscono paleoconservatori proprio per rimarcare la loro opposizione alla destra ufficiale. E' un mondo composito che val la pena seguire (si è opposto fermamente alla guerra di aggressione alla Serbia, all'invasione dell'Iraq, e vorrebbe un migliore rapporto con la Russia).
    Per pura curiosità, politicamente negli Stati Uniti la corrente cosiddetta paleoconservatrice fa riferimento ad un particolare partito/movimento? Qual'è il loro rapporto con il partito repubblicano?

  8. #18
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    vabbè , già ora mi pare che ti allontani dalla visione " aristocratica cazzi miei " del Conte Salina.
    comunque ciò che dici è viziato da un errore di fondo , riguardo a Mussolini e Franco.
    Franco non ha mai potuto fare un ragionamento minimamente compatibile con ciò che gli attribuisci, altrimenti non avrebbe neppure preso le armi contro il Goveno Repubblicano Spagnolo.
    inoltre il Fascismo non è mai stato sconfitto come Idea e come Azione Politica, ma è stato messo al bando dalla Politica , solo in conseguenza della unione e vittoria dei suoi nemici mortali.
    poi vorrei capire cosa inendi esattamente per corso ineluttabile della Storia : forse un epilogo parabolico verso il Caos e il Nichilismo ?
    se sì perchè ....non hai alcuna fiducia nello spirito umano ?
    credi o no che Dio sia presente nella Storia del Mondo ?
    Franco fu ovviamente conservatore nella fase tarda della sua vita e considerava ineluttabile la vittoria dei comunisti. Sul fatto che il Fascismo non sia stato sconfitto come "Idea" devo farti notare quanti libri si continuino a stampare sull'inconciliabilità dell'antilluminismo fascista con la liberaldemocrazia.
    Riguardo l'ultima domanda permettimi di non rispondere. Fino a qualche anno fa sarebbe stato facile per me risponderti con un "ovviamente sì". Adesso non so dare una risposta a quella che è in definitiva la più difficile domanda.

  9. #19
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    Caro Imperium, quando vuoi fare qualcosa, nelle condizioni in cui siamo, è facile che sbagli.
    Gli Stati Uniti negli anni Cinquanta erano un Paese per molti versi pre-moderno, assai più "arretrato" rispetto alle nazioni europee. Basti pensare alla vita che si svolgeva negli Stati del Sud, dove ancora vigeva il sistema di segregazione razziale e in cui la modernità industriale non aveva ancora spazzato via le campagne e i tradizionali stili di vita.
    Quell'America affascinò uomini della destra classica, come Prezzolini e il gruppo del Borghese, e del cattolicesimo conservatore. Ma anche i settori della destra più radicale (Evola, A. Romualdi) videro in essa il bastione dell'anticomunismo e dell'antiradicalismo borghese.
    L'America di cui sto parlando finisce nel momento stesso in cui riesce ad eleggere contro tutte le aspettative il "suo" candidato: Ronald Reagan.
    Durante questa Presidenza il vecchio conservatorismo tradizionalista viene messo nell'angolo a vantaggio di un neoconservatorismo liberale che riesce a mutare di segno la destra americana.
    Oggi gli eredi dei vecchi tradizionalisti si definiscono paleoconservatori proprio per rimarcare la loro opposizione alla destra ufficiale. E' un mondo composito che val la pena seguire (si è opposto fermamente alla guerra di aggressione alla Serbia, all'invasione dell'Iraq, e vorrebbe un migliore rapporto con la Russia).
    Mi informerò su questa realtà, anche se personalmente nutro profonda diffidenza per tutto ciò che politicamente nasce negli Stati Uniti. Proprio quegli Stati Uniti che sono stati la prima democrazia moderna, con le loro costituzioni (1776 e 1787), con la loro laicità di principio... tutte cose che da qualunque parte vengano viste sono anti-tradizionali e per niente reazionarie.

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Franco fu ovviamente conservatore nella fase tarda della sua vita e considerava ineluttabile la vittoria dei comunisti. Sul fatto che il Fascismo non sia stato sconfitto come "Idea" devo farti notare quanti libri si continuino a stampare sull'inconciliabilità dell'antilluminismo fascista con la liberaldemocrazia.
    Riguardo l'ultima domanda permettimi di non rispondere. Fino a qualche anno fa sarebbe stato facile per me risponderti con un "ovviamente sì". Adesso non so dare una risposta a quella che è in definitiva la più difficile domanda.
    comunque direi che Franco non ci ha azzeccato sull'ineluttabilità della vittoria comunista...almeno non del comunismo come Regime Organizzato di "Dittatura Proletaria"...
    forse il comunismo ha stravinto nella diffusione del pensiero anarchico-materialistico, ed ha salvato sè stesso attraverso l'inoculazione del Troskjsmo...
    ma tale vittoria è funzionale proprio alla configurazione di un mondo fatto di una "Umanità materialmente eletta" ed una "Umanità materialmente schiava".
    assolutamente necessario in questo preciso momento puntare tutto sulla Libertà del Pensiero Individuale.


 

 
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