Peccato che poi le città amminsitrate da leghisti sono quelle con il maggior tasso di integrazione degli immigrati. Vatti a vedere i dati della caritas.migrantes.
"Siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente irrinunciabili", scrive Beppe Del Colle, che ricorda: "Divorzio, aborto, procreazione assistita, eutanasia, 'dico', diritti della famiglia, abbiamo condannato l'inserimento dei radicali nelle liste del Pd".
... se fossero tutti così l'italia sarebbe simile ad un covo di pseudo-talebani...
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La risposta a Giovanardi. "Secondo Giovanardi - scrive ancora il settimanale dei Paolini - non rappresentiamo la 'vera dottrina della chiesa'. Nessuna autorità religiosa ci ha rimproverato nulla del genere, e lui non ha nessun titolo per giudicarci dal punto di vista teologico-dottrinale".
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Cosa passa fra giovanardi forzaitaliota e il vaticano?
Mi piacerebbe un confronto fra giovanardi berluschizzato e buttiglione a croceffissate sulla testa!
Ma che è la festa dell'idiozia?
Famiglia Cristiana è in profonda crisi di vendite, forse anche per la sua pretesa di entrare in politica a piene mani
http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/5107698
Data: 13/08/2008
Il Sole-24 Ore
sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2008-08-13 - pag: 12
autore:
Per i Paolini è crisi in edicola
Dietro le polemiche un calo di vendite: l'intera holding editoriale soffre
di Carlo Marroni
È un rapporto stretto e di lunga data quello tra Benedetto XVI e «Famiglia cristiana». Ci scriveva da teologo di Ratisbona e la sua autobiografia " La mia vita" è stata pubblicata dalla San Paolo. Non solo: uno dei suoi allievi è stato proprio il professor Elio Guerriero, vicedirettore delle edizioni San Paolo, e direttore della rivista internazionale di teologia "Communio", fondata da Joseph Ratzinger. Un rapporto così stretto che il 1Úottobre 2005, da pochi mesi salito al soglio di Pietro, il Pontefice aveva ricevuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico la Famiglia paolina, guidata dal superiore generale don Silvio Sassi.Era la prima udienza concessa dall'inizio del pontificato a una congregazione religiosa, e queste cose nella Chiesa hanno il loro valore. Nel suo discorso aveva citato espressamente per ben due volte «Famiglia cristiana».
Protagonista in queste settimane di dure polemiche politiche, innescate da una serie di editoriali al vetriolo, il settimanale dei paolini è da sempre uno dei punti di riferimento della stampa cattolica. Ma è dalla fine degli anni 70 che gradualmente compie il salto e si rivolge a tutte le famiglie, tanto che la diffusione si impenna e cala la percentuale di vendita nelle parrocchie rispetto agli abbonamenti, oggi circa 380mila, e la vendita in edicola, attorno alle 100mila copie ( in tutto 630mila). Ma negli ultimi tempi le cose non vanno più tanto bene. «Famiglia cristiana sta subendo una forte crisi di vendite – spiega l'amministratore unico del Gruppo San Paolo, don Vito Fracchiolla – e se prima i suoi utili contribuivano a tenere in vita anche gli altri 13 periodici del Gruppo, adesso riescono appena a coprire le spese della rivista». Dal1Úagosto2008sonostatechiuse tutte le redazioni locali dei periodici paolini e le attività sono state concentrate su Milano ». Il motivo di questa centralizzazione è duplice: «Valorizzare i giornalisti interni e concentrare ogni sforzo sulla piattaforma multimediale. A febbraio, infatti, partirà il nuovo sito di Famiglia cristiana », la cui realizzazione dovrebbe costare circa 1,3 milioni di euro.
Il settimanale è stato lanciato nel firmamento editoriale da don Giuseppe Zilli –morto a seguitodi un incidente nel 1981 – che aprì la redazione a giornalisti esterni alla Congregazione e li spedì in giro per il mondo a fare inchieste scomode ( in Urss prima del boicottaggio alle Olimpiadi nell'80, per esempio). Tradizione poi raccolta da don Leonardo Zega e dal 2000 da don Giuseppe Sciortino, che da oltre un anno e mezzo ha lanciato la fortunata formula degli editoriali non firmati in primo piano.
Battaglie dure contro il Governo Berlusconi, da subito: il giornale ha criticato l'assenza di un solida rappresentanza cattolica nell'Esecutivo, poi la finanziaria che faceva solo "carità" alle famiglie, quindi l'attacco alla proposta di prendere le impronte ai bambini rom e infine sulle "buffonate" del governo. Parole dure anche per la sinistra, dalla manifestazione di piazza Navona alle aperture sull'eutanasia,fino alla marginalizzazione dei cattolici nel Pd tanto da paventare una scissione. Non risparmiò neppure il cattolico Romano Prodi un anno fa sulle tasse e i privilegi della classe politica.
... pseudo cattolici affetti da un inguaribile complesso di inferiorita' verso le tematiche di sinistra ...
... pseudo cattolici vittime della deriva post conciliare ...
... pseudo cattolici chiusi in sacrestia ...
... pseudo cattolici - lontanissimi dal Popolo di Dio - che non sono stati neanche sfiorati dalla Rivoluzione di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI ...
... gentaglia che brandisce la fede esclusivamente per tentare di "supportare" la sinistra italiana ... o cio' che ne rimane ...
... di loro ... la Santa Sede si sta gia' occupando e presto ... molto presto ... ci saranno novita'.
...e lo farebbe così??:
"Siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente irrinunciabili", scrive Beppe Del Colle, che ricorda: "Divorzio, aborto, procreazione assistita, eutanasia, 'dico', diritti della famiglia, abbiamo condannato l'inserimento dei radicali nelle liste del Pd".
... quanto sei ingenuo...
Trovo ridicolo tirare per la giacchetta Famiglia Cristiana cercando di iscriverla o meno ad una coalizione politica. Ma trovo altrettanto ridicolo accusare Famiglia Cristiana di essere cattocomunista o addirittura infedele al magistero.
Famiglia Cristiana ha espresso una opinione sull'operato del governo che può essere condivisibile o meno, e addirittura confutata. L'accusa di lesa maestà nei confronti di sua maestà cattolica Silvio Berlusconi mi lascia sinceramente indifferente.
P.S.
Sono proibite le offese al giornale e ai suoi giornalisti.
Caro Lepanto,
come sempre condivido in pieno le tue parole. Credo che il problema sia da collegare alle critiche (più o meno velate) del card. Ruini al governo Prodi, in seguito alle quali quelli di Forza Italia sentivano il Vaticano un po' più vicino alle proprie tesi. Si veda anche la visita del Premier Berlusconi da Benedetto XVI.
Ora quindi questa presa di posizione di Famiglia Cristiana, credo assolutamente legittima in deroga al principio di libertà di espressione da un lato e di fedeltà al magistero romano dall'altra, diventa una doccia fredda per il centro-destra che ormai riteneva di trovarsi, parafrasando Lincoln, dalla parte di Dio.
Si avvisano i signori forumisti che non saranno tollerate offese di qualunque tipo nei confronti della rivista Famiglia Cristiana e dei suoi redattori.
La critica che è sempre legittima è ben accetta specie se costruttiva, al contrario ogni altro tipo di intervento teso a denigrare qualcosa o qualcuno è deprecabile.
Grazie.