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  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Post 'ndrangheta,arrestato boss Tegano. Ma la folla lo applaude...

    'Ndrangheta, catturato il boss Tegano. Ma la folla lo applaude: «È uomo di pace»

    Reggio Calabria, in cento "rendono omaggio" al latitante arrestato. Il questore: «È un fatto molto brutto»


    'Ndrangheta, catturato il boss Tegano Ma la folla lo applaude: «È uomo di pace» - Corriere della Sera

    REGGIO CALABRIA - C'erano più di cento persone, parenti, gente comune, molti giovani e anche alcuni bambini, ad attendere Giovanni Tegano fuori dalla Questura di Reggio Calabria. Una claque che ha applaudito il boss, arrestato lunedì, dopo 17 anni di latitanza. La piccola folla ha invaso martedì mattina il centralissimo Corso Garibaldi, bloccando il traffico, per salutare e "rendere omaggio" al boss della 'ndrangheta. «Giovanni uomo di pace» gli hanno gridato durante il trasferimento dalla Questura al carcere. Quindi gli applausi di parenti e conoscenti. Non si sono comunque registrati problemi di ordine pubblico: un cordone di poliziotti ha evitato qualsiasi contatto tra il boss e i suoi "fans" e subito dopo il trasferimento il gruppo di persone radunatesi dinanzi alla Questura si è dileguato. Giovanni Tegano, indossava un vestito di velluto verde e una camicia a quadretti. Agli indirizzi di saluto dei parenti ha risposto alzando la mano e con molta calma si è diretto verso l'autovettura che lo attendeva accompagnato da due agenti della Sezione Catturandi completamente mimetizzati. «È un fatto molto brutto vedere che a Reggio Calabria si applauda Giovanni Tegano» ha commentato il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona.

    LE ACCUSE - Per tutta la notte gli uomini della squadra mobile reggina hanno notificato a Giovanni Tegano oltre alla condanna definitiva all’ergastolo, anche numerosi provvedimenti restrittivi con una sequela di pesanti accuse tra cui omicidio, associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, danneggiamenti.

    27 aprile 2010
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

  2. #2
    phasing out
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    sorpresona! Chi l'avrebbe mai detto! Vuoi vedere che la mafia è lì perché la mafia sono loro?
    L'occasione fa l'uomo italiano

  3. #3
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    'Ndrangheta, preso il boss Tegano. Folla applaude: Giovanni uomo di pace

    Maroni: il colpo più duro, era il numero uno dei ricercati. Era latitante da 17 anni, arrestato a Reggio Calabria



    'Ndrangheta, preso il boss Tegano Folla applaude: Giovanni uomo di pace - Il Messaggero

    ROMA (27 aprile) - Il boss della 'ndrangheta, Giovanni Tegano, 70 anni, numero uno dei ricercati calabresi e nella lista del ministero dell'Interno dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, è stato arrestato ieri sera a Reggio Calabria dalla polizia.

    Tegano, ricercato da 17 anni, deve scontare una condanna all'ergastolo per omicidio ma è destinatario anche di una serie di provvedimenti restrittivi per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi e altri reati.
    Con l'arresto di Tegano i poliziotti diretti da Renato Cortese hanno inferto un ulteriore duro colpo alle cosche della 'ndrangheta.

    Nella tarda serata di ieri gli investigatori hanno fatto irruzione in una abitazione in località Perretti di Reggio Calabria. Nell'appartamento è stato trovato Tegano in compagnia di altre persone che non hanno opposto resistenza.

    Tegano è ritenuto dagli investigatori un boss di «alto spessore della 'ndrangheta». Il «nome dei Tegano è legato alla guerra di mafia che ha mietuto tantissime vittime», aggiungono. Le cosche contrapposte nella guerra di mafia durata dall'ottobre '85 all'estate del '91 erano da una parte i De Stefano, Tegano, Libri, Latella, Barreca, Paviglianiti, Zito, dall'altra Imerti, Saraceno, Condello, Fontana, Serraino, Rosmini. Nella guerra di mafia furono uccise oltre seicento persone.

    Nonostante i suoi settant'anni il boss era in piena attività. Tegano è stato arrestato infatti con altre persone con le quali, secondo quanto si è appreso, stava gestendo i suoi affari e le attività criminali.

    La cattura di Tegano, ha sottolineato il ministro dell'Interno Roberto Maroni «è il colpo più duro che si potesse infliggere oggi alla 'ndrangheta essendo il numero uno dei ricercati calabresi». Apprezzamento anche dal presidente della Repubblica. Congratulazioni anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

    Applausi all'uscita dalla questura. «Giovanni uomo di pace», così, scandito più volte, è stato salutato il trasferimento del boss dalla questura verso il carcere da decine e decine di persone, parenti e conoscenti che lo hanno applaudito a lungo mentre veniva portato via sotto scorta dalla questura di Reggio Calabria.
    Giovanni Tegano ha risposto alzando la mano e con molta calma si è diretto verso l'autovettura che lo attendeva accompagnato da due agenti della sezione catturandi completamente mimetizzati.

    Arrestati i 5 i favoreggiatori. Sono cinque le persone arrestate insieme al latitante Giovanni Tegano. Si tratta del genero Carmine Polimeni, Giancarlo Siciliano, Vincenzo Serafino, Antonio Morabito e Giuseppe Morabito. La villa nella quale si nascondeva Tegano era nella disponibilità di Giuseppe Morabito e si trova in località Terreni di Reggio Calabria, in zona impervia ai piedi dell' Aspromonte. La struttura aveva un sistema di video-sorveglianza composto da cinque microtelecamere. Al termine degli accertamenti compiuti dagli agenti della squadra mobile la villa ed il sistema di telecamere sono stati sequestrati.

    I Morabito sono i nuovi capi locale di Terreti, titolari di un'impresa di costruzioni edili e di movimento terra.
    Negli anni '80, un loro zio, Nino Morabito, 'u grillù, fu ucciso durante la guerra di mafia mentre si muoveva su un'autovettura blindata da Terreti verso l'Aspromonte. Delle dinamiche di quell'omicidio parlò a lungo il pentito Paolo Iannò, che faceva parte del gruppo di fuoco che eliminò Morabito.
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

  4. #4
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Citazione Originariamente Scritto da Bèrghem Visualizza Messaggio
    'Ndrangheta, preso il boss Tegano. Folla applaude: Giovanni uomo di pace

    Maroni: il colpo più duro, era il numero uno dei ricercati. Era latitante da 17 anni, arrestato a Reggio Calabria



    'Ndrangheta, preso il boss Tegano Folla applaude: Giovanni uomo di pace*-*Il Messaggero

    ROMA (27 aprile) - Il boss della 'ndrangheta, Giovanni Tegano, 70 anni, numero uno dei ricercati calabresi e nella lista del ministero dell'Interno dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, è stato arrestato ieri sera a Reggio Calabria dalla polizia.

    Tegano, ricercato da 17 anni, deve scontare una condanna all'ergastolo per omicidio ma è destinatario anche di una serie di provvedimenti restrittivi per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi e altri reati.
    Con l'arresto di Tegano i poliziotti diretti da Renato Cortese hanno inferto un ulteriore duro colpo alle cosche della 'ndrangheta.

    Nella tarda serata di ieri gli investigatori hanno fatto irruzione in una abitazione in località Perretti di Reggio Calabria. Nell'appartamento è stato trovato Tegano in compagnia di altre persone che non hanno opposto resistenza.

    Tegano è ritenuto dagli investigatori un boss di «alto spessore della 'ndrangheta». Il «nome dei Tegano è legato alla guerra di mafia che ha mietuto tantissime vittime», aggiungono. Le cosche contrapposte nella guerra di mafia durata dall'ottobre '85 all'estate del '91 erano da una parte i De Stefano, Tegano, Libri, Latella, Barreca, Paviglianiti, Zito, dall'altra Imerti, Saraceno, Condello, Fontana, Serraino, Rosmini. Nella guerra di mafia furono uccise oltre seicento persone.

    Nonostante i suoi settant'anni il boss era in piena attività. Tegano è stato arrestato infatti con altre persone con le quali, secondo quanto si è appreso, stava gestendo i suoi affari e le attività criminali.

    La cattura di Tegano, ha sottolineato il ministro dell'Interno Roberto Maroni «è il colpo più duro che si potesse infliggere oggi alla 'ndrangheta essendo il numero uno dei ricercati calabresi». Apprezzamento anche dal presidente della Repubblica. Congratulazioni anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

    Applausi all'uscita dalla questura. «Giovanni uomo di pace», così, scandito più volte, è stato salutato il trasferimento del boss dalla questura verso il carcere da decine e decine di persone, parenti e conoscenti che lo hanno applaudito a lungo mentre veniva portato via sotto scorta dalla questura di Reggio Calabria.
    Giovanni Tegano ha risposto alzando la mano e con molta calma si è diretto verso l'autovettura che lo attendeva accompagnato da due agenti della sezione catturandi completamente mimetizzati.

    Arrestati i 5 i favoreggiatori. Sono cinque le persone arrestate insieme al latitante Giovanni Tegano. Si tratta del genero Carmine Polimeni, Giancarlo Siciliano, Vincenzo Serafino, Antonio Morabito e Giuseppe Morabito. La villa nella quale si nascondeva Tegano era nella disponibilità di Giuseppe Morabito e si trova in località Terreni di Reggio Calabria, in zona impervia ai piedi dell' Aspromonte. La struttura aveva un sistema di video-sorveglianza composto da cinque microtelecamere. Al termine degli accertamenti compiuti dagli agenti della squadra mobile la villa ed il sistema di telecamere sono stati sequestrati.

    I Morabito sono i nuovi capi locale di Terreti, titolari di un'impresa di costruzioni edili e di movimento terra.
    Negli anni '80, un loro zio, Nino Morabito, 'u grillù, fu ucciso durante la guerra di mafia mentre si muoveva su un'autovettura blindata da Terreti verso l'Aspromonte. Delle dinamiche di quell'omicidio parlò a lungo il pentito Paolo Iannò, che faceva parte del gruppo di fuoco che eliminò Morabito.
    Bruciatelo

    Grazie Maroni.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Se un povero padano chiede umilmente di non avere più a che fare con codeste persone, viene giustamente chiamato ignorante, egoista e razzista.

    .
    .
    .
    .
    .


    non voglio più avere a che fare con 'sta gente, sono stufo iango:

  6. #6
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Le associazioni mafiose sono in fase di ristrutturazione.
    Stanno applicando un rinnovamento organizzativo.

    Pertanto quando un dirigente è vecchio, obsoleto o non ha più la grinta imprenditoriale allora viene accantonato.

    E il governo italiano si prende il compito di rendere esecutivo il licenziamento e il mantenimento del funzionario mafioso dismesso.

  7. #7
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Citazione Originariamente Scritto da jotsecondo Visualizza Messaggio
    Le associazioni mafiose sono in fase di ristrutturazione.
    Stanno applicando un rinnovamento organizzativo.

    Pertanto quando un dirigente è vecchio, obsoleto o non ha più la grinta imprenditoriale allora viene accantonato.

    E il governo italiano si prende il compito di rendere esecutivo il licenziamento e il mantenimento del funzionario mafioso dismesso.
    Infatti la mafia negli anni ha accumulato tanto di quel denaro con i suoi affari che oggi penso sia padrona assoluta delle principali e più importanti attività che sono sotto gli occhi di tutti e che nessuno vuole credere, nè anche solo immaginare, di sua assoluta proprietà. E si può ovviamente e facilmente capire che abbia tutti i nostri politici, ricattabili, a libro paga.
    Ne deriva quindi che i vertici sono ormai persone totalmente diverse, anche e proprio nei metodi, rispetto alla vecchia nomenclatura. E' arrivato il momento di tagliare i ponti con quelli che sono ormai solo i residui dei vecchi modi di operare. Stereotipi che, oltre a non rendere più a sufficienza, sono una cattiva immagine nell'opinoione pubblica che è meglio, e più reddittizio, cancellare.
    E così Maroni può impettirsi di fronte al popolo beota ogni giorno di più...
    A proposito: i beni sequestrati potrebbero essere parte della "paga"? La Credieuronord insegna... O no?

  8. #8
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Citazione Originariamente Scritto da semipadano Visualizza Messaggio
    sorpresona! Chi l'avrebbe mai detto! Vuoi vedere che la mafia è lì perché la mafia sono loro?

    straquotoooooooooooooooooooooooooo

  9. #9
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    E' vero che il governo di roma è federato con le associazioni mafiose dietro l'accordo imposto dagli Usa al termine della guerra.
    Però non bisogna credere che il governo romano sia fatto da gente sprovveduta.

    Pertanto durante l'operazione Mani Pulite, roma, negli anni 92-93-94, ha fatto una indagine profonda sul governo delle Mafie.

    Si presume che era una operazione necessaria anche per conoscere effettivamente l'entità dell'alleato.

    Pertanto in una parte della Gazzetta Ufficiale di 396 pagine del 18 febbraio 1994 una Commissione ha fatto un dettagliato censimento delle associazioni mafiose.
    Censimento attendibile anche perché nella Commissione vi erano dei parlamentari meridionali, ossia persone qualificate per tarare la situazione.

    Dalla Gazzetta risultano per ogni provincia il seguente numero di cosche con relativo nome e locazione.
    .
    Caserta(29), Benevento(4), Avellino (7), Salerno (13), Napoli (80).
    Cosenza (23), Catanzaro (49), Reggio Calabria (88).
    Palermo (37), Ragusa (11), Agrigento (33), Caltanisetta (17), Trapani (11), Enna (11), Catania (13), Siracusa (11).

    Si deve ritenere che tali dati ufficiali siano attendibili, e roma sia al corrente di quanto succede nei territori gestiti dalle Mafie.

    Vista la vastità del fenomeno capillare arrestare ogni tanto qualcuno è il minimo che si possa fare per poter essere credibili nel far apparire di combattere le Mafie.

    Se poi l'arresto è di convenienza per le Mafie, tanto meglio per i buoni rapporti consolidati che esistono tra Mafia e roma.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Magna Grecia: arrestato boss latitante 'ndrangheta, la folla lo applaude

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    Infatti la mafia negli anni ha accumulato tanto di quel denaro con i suoi affari che oggi penso sia padrona assoluta delle principali e più importanti attività che sono sotto gli occhi di tutti e che nessuno vuole credere, nè anche solo immaginare, di sua assoluta proprietà. E si può ovviamente e facilmente capire che abbia tutti i nostri politici, ricattabili, a libro paga.
    Ne deriva quindi che i vertici sono ormai persone totalmente diverse, anche e proprio nei metodi, rispetto alla vecchia nomenclatura. E' arrivato il momento di tagliare i ponti con quelli che sono ormai solo i residui dei vecchi modi di operare. Stereotipi che, oltre a non rendere più a sufficienza, sono una cattiva immagine nell'opinoione pubblica che è meglio, e più reddittizio, cancellare.
    E così Maroni può impettirsi di fronte al popolo beota ogni giorno di più...
    A proposito: i beni sequestrati potrebbero essere parte della "paga"? La Credieuronord insegna... O no?
    Perfetto.

    Le confische dei beni della Mafia sono il pizzo che il governo romano fa pagare alla Mafia.

    E' una forma di equilibrio dei poteri.

    Questi beni confiscati hanno un giro che non appare chiaro.
    Se i beni ritornano in mano alle Consorterie allora si comprende meglio che cosa è il pizzo pagato dalla Mafia.

    Dato che i beni sequestrati risulterebbero maggiormente al Sud, forse involontariamente si applicano le regole fondamentali dell'accordo roma-Mafia (1945) che stabilisce che il pizzo è un elemento che si deve praticare solamente in meridione, qualunque sia chi lo opera: Stato o Mafia.
    Ultima modifica di jotsecondo; 27-04-10 alle 16:40

 

 
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