Mah...se per "terza posizione" intendete quei movimenti di tipo neofascista come l'omonimo movimento italiano sorto negli anni '70...non so quanta strada farete, sia a livello nazionale che a livello internazionale.
Se invece parlate di "terza posizione" come l'atteggiamento di non-allineamento scelto da alcuni stati ,cioè quegli stati che scelsero di non stare nè con l'urss nè con gli usa, allora di esempi ne abbiamo tanti e ,a mio modesto parere, si tratta anche di esempi per certi aspetti interessanti .
L'Argentina di Pèron, la Jugoslavia di Tito(non bestemmiatemi dietro), l'Egitto di Nasser e ,per certi aspetti, l'Iraq di Saddam Hussein dimostrano che storicamente è esistito un "terzo fronte" a livello internazionale.
L'Egitto di Nasser aveva importanti accordi commerciali e miitari con l'Unione Sovietica.
L'Iraq di Saddam Hussein cercò sempre sponde economiche e militari prima con gli Usa e poi con l'Urss.
Peròn non era così antisovietico come la storiografia neofascista lo ha presentato, se non altro per contrastare l'imperialismo americano (tanto che appoggiò la Rivoluzione cubana che scelse il campo sovietico).
Devo dissentire: strategicamente (si parla di strategia, non di ideologia perchè si tratta di due piani diversi) fu prima alleata della Russia Sovietica (Molotov-Ribbentrop). Poi quando volle fare la sua "Terza Posizione", Hitler perse la guerra. Se non avesse fatto quella scelta, oggi forse splenderebbe ancora il Sole sull'Eurasia...
Si, in pratica è il non-allineamento. Mi sembra che un ottimo esempio, ingiustamente ignorato, sia l'India.
E io voglio ricordare quelli di Holuxar che li dimensionano. Ma anche se ci fossero stati, sarebbero pienamente giustificabili ai miei occhi. Sudafrica e Rhodesia non si allinearono mai a nessuno dei due blocchi, mantennero sempre una linea autonoma in politica estera e interna, ed infatti subirono il boicottaggio internazionale, guidato dagli USA, e l'azione di gruppi di guerriglia armati da Mosca.