la guerra contro l'Europa

[paolo de gregor]

-la guerra contro l’Europa-
a cura di Paolo De Gregorio, 18 agosto 2008

Quanto sia “fastidioso avere missili puntati a pochi km dalla propria casa ce lo ricorda la crisi dei missili a Cuba, quando gli americani impedirono con un blocco navale in acque internazionali (un atto di guerra) alle navi sovietiche di portare a Cuba i missili nel quadro di un accordo tra i due paesi comunisti.
Quello che per gli americani era un pericolo inaccettabile, non lo può essere oggi per i russi, che devono graziosamente accettare che rampe missilistiche siano schierate in Polonia e Repubblica Ceca, alle porte di casa, devono accettare la presenza di centinaia di basi Usa e Nato in Europa, devono accettare l’allargamento della Nato ai paesi ex-sovietici con giustificazioni pretestuose quali quelle che l’Europa è minacciata dai paesi arabi e dalla Russia.
L’iniziativa di invadere l’Ossezia da parte della Georgia, è solo un episodio di questo accerchiamento voluto dagli Usa, e questa è una strategia mirata esclusivamente ad impedire all’Europa di integrarsi economicamente e politicamente con la Russia, che è uno stato europeo, che è nostro vicino e confinante, da cui riceviamo importanti forniture energetiche e con il quale abbiamo un interscambio superiore a quello con gli Usa, e che sarebbe saggio e lungimirante integrare alla comunità europea, molto più della Turchia.
E’ questo passaggio che gli Usa vogliono impedire a tutti i costi, perché sanno bene che un polo europeo di questa ampiezza, possibilmente senza l’Inghilterra, sarebbe autosufficiente in tutti i settori, inattaccabile da qualsiasi paese, e rappresenterebbe un polo geo-politico omogeneo di peso superiore a quello degli Usa.
L’egemonia mondiale, basata non già sul libero mercato ma sulla minaccia militare, sarebbe finita per gli americani, il dollaro ridimensionato dall’euro, e finalmente ci piacerebbe vederli comandare solo a casa loro.
Oggi sono loro dietro ogni conflitto, che si tratti di Israele, o Iraq, o Afghanistan, o Somalia, minacciano l’Iran come se fosse una loro provincia e non uno Stato sovrano, sono la sola nazione che possiede 900 basi militari in tutto il mondo, compresa una nel territorio cinese di Taiwan, e una nel territorio dello Stato cubano, quella di Guantanamo. Giocano con l’Europa come se noi europei non esistessimo e si occupano della nostra politica estera come un tutore con un bambino deficiente, prendendo decisioni inaudite al nostro posto.
E’immensamente ridicolo sentire parlare i nostri dirigenti politici europei di “libertà”, mentre viviamo in una dimensione di subordinazione totale al potente alleato che ci tratta come i “protettori” fanno con le puttane.
Sarebbe ora che il “pensiero unico filoatlantico” si mettesse in discussione, a cominciare dalle prossime elezioni europee, da boicottare se non si mette al primo posto l’autonomia della politica estera europea, lo scioglimento della Nato, e il ritiro dell’autorizzazione a basi militari straniere sul nostro territorio.
Solo ottenendo queste cose potremmo con decenza parlare di “libertà”.
Paolo De Gregorio

[Salah al-Din]

L’iniziativa di invadere l’Ossezia da parte della Georgia, è solo un episodio di questo accerchiamento voluto dagli Usa, e questa è una strategia mirata esclusivamente ad impedire all’Europa di integrarsi economicamente e politicamente con la Russia, che è uno stato europeo, che è nostro vicino e confinante, da cui riceviamo importanti forniture energetiche e con il quale abbiamo un interscambio superiore a quello con gli Usa, E’ questo passaggio che gli Usa vogliono impedire a tutti i costi, perché sanno bene che un polo europeo di questa ampiezza, possibilmente senza l’Inghilterra, sarebbe autosufficiente in tutti i settori, inattaccabile da qualsiasi paese, e rappresenterebbe un polo geo-politico omogeneo di peso superiore a quello degli Usa. L’egemonia mondiale, basata non già sul libero mercato ma sulla minaccia militare, sarebbe finita per gli americani, il dollaro ridimensionato dall’euro, e finalmente ci piacerebbe vederli comandare solo a casa loro. E’immensamente ridicolo sentire parlare i nostri dirigenti politici europei di “libertà”, mentre viviamo in una dimensione di subordinazione totale al potente alleato che ci tratta come i “protettori” fanno con le puttane.

Parole da incorniciare nell'ufficio di Riotta e della Magioni.

[WillyI]

Un polo autosufficiente che prende ordini dalla Russia.

[Hatukase]

Analisi completa, corretta ed ineccepibile...........ne mandiamo una copia anche ai parlamentari italiani???

[luca18]

Analisi completa, corretta ed ineccepibile...........ne mandiamo una copia anche ai parlamentari italiani???

tanto non sanno leggere..

[famedoro]

...che un europa integrata alla Russia sarebbe la nuova superpotenza mondiale non è un ragionamento difficile da capire... risolverebbe il nanismo politico europeo e ridarebbe forza alla russia... 110 milioni di persone non bastano per essere superpotenza... nonostante il territorio sterminato...

quanto mi sarebbe piaciuto che la politica Russa fosse andata in questa direzione... ma fino a che a comando della russia ci saranno degli ex-sovietici o meglio dei militari ex-sovietici ce lo scordiamo una politica di avvicinamento sincera con i russi...

...per adesso mi sembra che siano solo capaci di puntare i loro cannoni sparare verso gli altri e incredibilmente riuscire a colpirsi sempre sui propri coglioni...

[canapone 59]

...che un europa integrata alla Russia sarebbe la nuova superpotenza mondiale non è un ragionamento difficile da capire... risolverebbe il nanismo politico europeo e ridarebbe forza alla russia... 110 milioni di persone non bastano per essere superpotenza... nonostante il territorio sterminato...

quanto mi sarebbe piaciuto che la politica Russa fosse andata in questa direzione... ma fino a che a comando della russia ci saranno degli ex-sovietici o meglio dei militari ex-sovietici ce lo scordiamo una politica di avvicinamento sincera con i russi...

...per adesso mi sembra che siano solo capaci di puntare i loro cannoni sparare verso gli altri e incredibilmente riuscire a colpirsi sempre sui propri coglioni...

Ehm...E come faceva la Russia ad avvicinarsi all'Europa se questi spostavano la Nato ai suoi confini; gli facevano le "rivoluzioni colorate"; gli puntano addosso i missili in Polonia e Cekia; davano il Kosovo ai musulmani kosovari...
Un po' difficile credere che questa Europa sia indipendente nelle sue scelte strategiche. No?

[canapone 59]

Parole da incorniciare nell'ufficio di Riotta e della Magioni.

Johnny Riotta se ne frega. Lui è pagato in dollari.

[soldier]

-la guerra contro l’Europa-
a cura di Paolo De Gregorio, 18 agosto 2008

Quanto sia “fastidioso avere missili puntati a pochi km dalla propria casa ce lo ricorda la crisi dei missili a Cuba, quando gli americani impedirono con un blocco navale in acque internazionali (un atto di guerra) alle navi sovietiche di portare a Cuba i missili nel quadro di un accordo tra i due paesi comunisti.
Quello che per gli americani era un pericolo inaccettabile, non lo può essere oggi per i russi, che devono graziosamente accettare che rampe missilistiche siano schierate in Polonia e Repubblica Ceca, alle porte di casa, devono accettare la presenza di centinaia di basi Usa e Nato in Europa, devono accettare l’allargamento della Nato ai paesi ex-sovietici con giustificazioni pretestuose quali quelle che l’Europa è minacciata dai paesi arabi e dalla Russia.
L’iniziativa di invadere l’Ossezia da parte della Georgia, è solo un episodio di questo accerchiamento voluto dagli Usa, e questa è una strategia mirata esclusivamente ad impedire all’Europa di integrarsi economicamente e politicamente con la Russia, che è uno stato europeo, che è nostro vicino e confinante, da cui riceviamo importanti forniture energetiche e con il quale abbiamo un interscambio superiore a quello con gli Usa, e che sarebbe saggio e lungimirante integrare alla comunità europea, molto più della Turchia.
E’ questo passaggio che gli Usa vogliono impedire a tutti i costi, perché sanno bene che un polo europeo di questa ampiezza, possibilmente senza l’Inghilterra, sarebbe autosufficiente in tutti i settori, inattaccabile da qualsiasi paese, e rappresenterebbe un polo geo-politico omogeneo di peso superiore a quello degli Usa.
L’egemonia mondiale, basata non già sul libero mercato ma sulla minaccia militare, sarebbe finita per gli americani, il dollaro ridimensionato dall’euro, e finalmente ci piacerebbe vederli comandare solo a casa loro.
Oggi sono loro dietro ogni conflitto, che si tratti di Israele, o Iraq, o Afghanistan, o Somalia, minacciano l’Iran come se fosse una loro provincia e non uno Stato sovrano, sono la sola nazione che possiede 900 basi militari in tutto il mondo, compresa una nel territorio cinese di Taiwan, e una nel territorio dello Stato cubano, quella di Guantanamo. Giocano con l’Europa come se noi europei non esistessimo e si occupano della nostra politica estera come un tutore con un bambino deficiente, prendendo decisioni inaudite al nostro posto.
E’immensamente ridicolo sentire parlare i nostri dirigenti politici europei di “libertà”, mentre viviamo in una dimensione di subordinazione totale al potente alleato che ci tratta come i “protettori” fanno con le puttane.
Sarebbe ora che il “pensiero unico filoatlantico” si mettesse in discussione, a cominciare dalle prossime elezioni europee, da boicottare se non si mette al primo posto l’autonomia della politica estera europea, lo scioglimento della Nato, e il ritiro dell’autorizzazione a basi militari straniere sul nostro territorio.
Solo ottenendo queste cose potremmo con decenza parlare di “libertà”.
Paolo De Gregorio

da incorniciare !

[Schiffsbauer]

Un polo autosufficiente che prende ordini dalla Russia.

Certo Putin non prenderà mai ordini da noi, questo è certo. E anche se la tecnica di discussione non prevede scarpe sbattute sul tavolo, non è molto più evoluta.