Originariamente Scritto da
siculo58
Vivendo a diretto contatto della lingua Valenciana, e lavorando (quando ho tempo, cioé poco) alla raccolta di dati sulla lingua Siciliana, raccogliendo regole grammaticali, ortografiche, vocaboli, ecc, mi é venuto la seguente questione che vorrei sottoporre alla vostra attenzione.
In Valenciano la pronuncia della lettera X é uguale a quella della nostra C, per esempio:
Jijona é il nome di un paesino (famoso per la produzione del torrone) in lingua Castigliana, peró nei cartelli stradali troverete molto frequentemente il nome scritto in Valenziano: Xixona, con la x che ha lo stesso suono appunto della nostra C seguita da vocale "e" o "i".
In alcune informazioni trovate, in Siciliano, effettivamente viene usata la X per parole tipo: xiuri, xiatu, ecc. (ciuri, ciatu).
Ció verrebbe sembra, dal substrato greco del Siciliano, non dimentichiamo che il latino, che non é piú quello imperiale, cominció ad essere usato con l'arrivo dei Normanni nel medioevo, durante tutta la epoca romana in Sicilia si parlava greco.
Secondo voi, in un auspicabile e spero prossima standardizazzione del Siciliano, parole cosí dovrebbero essere scritte con la C:
ciuri, ciatu, ciumi...........;
o con la X; xiuri, xiatu, xiumi,.....
Tra l'altro ho letto che durante il Vespro (quello vero) per scovare Francesi si faceva dire loro la parola "ciciri" o "xixiri", dato che la loro C é piú vicina alla S si tradivano subito, mentre che coloro che venivano dalla Magna Grecia lo pronunciavano bene proprio grazie, se ho capìto bene, alle radici comuni con il greco, o qualcosa del genere, scusate le eventuali imprecisioni.
Attendo ansiosamente vostri pareri.