Il vero volto delle false democrazie figlie delle «rivoluzioni colorate»
L'intervista Salomè Zurabishvili, da ambasciatore di Parigi a titolare degli Esteri a Tbilisi
«Saakashvili non conosce dialogo»
L'ex ministra franco-georgiana: «Silurata perché volevo negoziare»
DAL NOSTRO INVIATO
TBILISI — La democrazia georgiana? «Direi piuttosto un abbozzo di società neo-comunista tale e quale a quella russa». Il presidente filo-americano Mikhail Saakashvili? «Un quarantenne ancorato ai vecchi sistemi della cooptazione politica sovietica». Il futuro della Georgia? «Dobbiamo salvare il salvabile attraverso i negoziati internazionali. Non riusciremo a mantenere le posizioni precedenti, ma abbiamo il dovere di tentare». Salomè Zurabishvili parla al telefono da Parigi. «A Tbilisi non c'è libera informazione. Il governo si giustifica come un'emergenza di guerra, ma in realtà è cominciato prima. Ormai fa parte del sistema Saakashvili, quindi meglio stare all'estero a confrontarsi, organizzare, fino a quando non arriverà il momento. Non manca molto, credo una settimana, dieci giorni al massimo».
Salomè Zurabishvili ha una storia rara. Figlia di un ministro di Tbilisi prima dell'invasione sovietica ha visto per la prima volta la Georgia a 34 anni, nel 1986. Passaporto e cultura francese, ha incrociato ancora il Paese d'origine sposando un dissidente georgiano dell'era sovietica. Studi, background e carriera diplomatica ne fanno il candidato ideale a diventare ambasciatore francese a Tbilisi. Lei è lì quando la Rivoluzione delle rose porta al potere Saakashvili. Spia, balia europea al nuovo governo, patriota di ritorno, le interpretazioni per il suo insolito salto si sprecano. Di fatto un anno dopo l'arrivo come ambasciatore, nel 2004, diventa ministro degli Esteri di Tbilisi pur continuando a ricevere lo stipendio dal Quai d'Orsay. «Sono stata espulsa dal governo di Saakashvili nel novembre del 2005. Il motivo comincio a capirlo ora. Avevo raggiunto un accordo con Mosca per il ritiro russo dalle basi militari ancora presenti in Georgia. Evidentemente dialogo e conciliazione non fanno parte dell'armamentario politico del presidente».
Accusa Saakashvili di aver tentato di riconquistare l'Ossezia?
«Chi ha sparato il primo colpo? Bisognerà appurarlo, ma non ora. Non voglio offrire argomenti alla propaganda russa che vuole giustificare un'invasione andata ben oltre la difesa dell'Ossezia».
Però, la responsabilità.
«Ho aderito alla moratoria dell'Opposizione Democratica sulle critiche al presidente. Non vado oltre. Dico solo che Saakashvili deve rendersi conto di aver perso credibilità. (...) Lo stesso per la Georgia. Nella mentalità comunista c'è l'ossessione per la segretezza, la manovra clandestina, l'uso della forza invece del dialogo. Tutti elementi che hanno giocato una grossa parte nel preparare e scatenare i combattimenti».
Ma la Georgia è, nelle parole del presidente, un «baluardo democratico nel Caucaso».
«Non nego i passi avanti. Ma le ultime due elezioni sono state delle parodie. Dalle repressioni del 7 novembre è scomparsa la libertà di stampa. Il partito di governo ha uno potere eccessivo. Bisognerà cambiare in fretta se si vogliono limitare i danni».
Andrea Nicastro
18 agosto 2008
(http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_18/saakashvili_non_conosce_dialogo_c972b126-6cd2-11dd-b80d-00144f02aabc.shtml)
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Ucraina, Tymoshenko non condanna Mosca, accusata di alto tradimento
La presidenza ucraina punta il dito contro il premier Yulia Tymoshenko accusata di «alto tradimento e corruzione politica» per essere scesa a patti con la Russia al fine di assicurarsi il sostegno russo alle presidenziali del 2009. «Il fatto che la Tymoshenko non abbia condannato l'intervento russo in Georgia lo dimostra», dice attraverso un comunicato Andri Kyslynsky, capo aggiunto della presidenza.
Il premier per ora non replica. Secondo Kyslynsky, la Tymoshenko si troverebbe in vacanza in Sardegna. «Abbiamo informazioni sul sistematico lavoro della Tymoshenko a favore degli interessi russi. Purtroppo queste informazioni sono confermate dalla posizione che ha tenuto il premier nei confronti della crisi in Georgia», ha aggiunto Kyslynsky.
Il presidente Viktor Yushchenko ha invece apertamente preso le parti di Tbilisi nella guerra con la Russia, adottando anche misure atte a limitare la libertà d'azione della flotta russa sul Mar Nero. Il premier Tymoshenko insieme al ministro degli Interni sono stati gli unici membri del Consiglio di sicurezza ucraina ad astenersi dalla votazione sulle misure presidenziali.
(http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/08/ucraina-georgia-tymoshenko.shtml?uuid=d8f78412-6d33-11dd-86fb-bb21b055a548)
http://eurosiberiacristiana.splinder...lle+false+demo
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