Originariamente Scritto da
agaragar
Dottrina Sinatra fu il nome che il governo sovietico di
Mikhail Gorbačëv usò scherzosamente per descrivere la sua politica di permettere alle nazioni vicine del
Patto di Varsavia, di decidere dei loro affari interni. Questa dottrina venne così chiamata per via della canzone di
Frank Sinatra "My Way" ("A modo mio"), perché permise a queste nazioni di fare a modo loro, in contrasto alla precedente
Dottrina Brezhnev, che era stata usata per giustificare l'invasione della
Cecoslovacchia nel
1968 oltre a quella dell'
Afghanistan (non appartenente al Patto) nel
1979.
La frase venne coniata il
7 settembre 1989 da
Gennadi Gerasimov, capo del Dipartimento informazione del ministero degli Esteri sovietico, che aveva una reputazione di persona scherzosa. Partecipado ad un dibattito su
Dialogo Est Ovest. Un cammino per la pace, in programma alla
Festa nazionale dell'amicizia con il consulente del Dipartimento di Stato americano
Edward Luttwak e il giornalista
Arrigo Levi, Gerasimov affermò: «Oggi in Unione Sovietica abbiamo sostituito la dottrina Breznev, che non esiste più e forse non è mai esistita, con la dottrina Frank Sinatra, dal titolo di una sua famosa canzone ognuno ha una sua strada. Credo infatti che oggi ogni paese dell'Est abbia la sua strada».
Il
25 ottobre successivo lo stesso Gerasimov apparve nel popolare programma televisivo statunitense
Good Morning America per discutere su un discorso fatto due giorni prima dal ministro degli esteri
Eduard Shevardnadze, nel quale questi aveva detto che i sovietici riconoscevano la libertà di scelta di tutte le nazioni (includendo specificatamente anche gli stati del Patto di Varsavia). Gerasimov disse all'intervistatore che «Noi ora abbiamo la dottrina Frank Sinatra. Lui ha una canzone, 'I Did It My Way'. Così ogni nazione decide da sé che strada prendere». Quando gli venne chiesto se questo comprendeva il fatto che Mosca avrebbe accettato l'allontanamento dalla tutela politica sovietica dei paesi del "blocco", egli rispose: «Sicuramente... le strutture politiche devono essere decise dalle persone che vivono in quei paesi».
La "Dottrina Sinatra" è stata vista come il permesso accordato da Mosca ai suoi alleati, di decidere del proprio futuro. In effetti, questa era già da qualche tempo la politica sovietica; il primo governo non-comunista in
Polonia dagli anni 1940 era salito al potere il mese precedente. Il governo dell'
Ungheria aveva aperto i suoi confini con l'
Austria nell'agosto
1989, smantellando la
Cortina di ferro, e non faceva niente per impedire che migliaia di tedeschi dell'est passassero da li per recarsi nella
Germania Ovest. La linea dura del governo tedesco orientale di
Erich Honecker si risentì molto per questa rottura della tradizionale "unità socialista" del blocco sovietico, e si appellò a Mosca perché riprendesse gli ungheresi. Il discorso di Shevardnadze e la memorabile descrizione delle nuove politiche fatta da Gerasimov, equivalsero al respingimento degli appelli di Honecker: in effetti dicendo "non scocciateci con i vostri problemi, risolveteveli da voi e con i vostri vicini".
La proclamazione della "Dottrina Sinatra" ebbe un effetto drammatico in tutto il blocco sovietico. Erich Honecker era stato costretto a dimettersi una settimana prima, e il suo sostituto
Egon Krenz stava tentando di tenere la linea davanti a enormi dimostrazioni anti-governative. La "Dottrina Sinatra" segnalò che il blocco sovietico non avrebbe aiutato i comunisti della
Germania Est, e poche settimane dopo i governi comunisti di RDT,
Cecoslovacchia e
Bulgaria vennero estromessi, ponendo fine alla
Guerra Fredda e alla divisione dell'Europa.