Che la protagonista più importante della lotta all'eroina non ne sia più uscita dopo tutti questi anni mi fa pensare che il flagello mondiale dell'eroina sia un male ad oggi incurabile.Il film mi colpi' molto.

E' ripiombata nell'inferno della droga Christiane F., al secolo Christiane Vera Felscherinow, autrice dell'ormai mitico romanzo 'Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino', che descriveva in maniera autobiografica il dramma di una ragazzina di 13 anni catapultata nel buio della tossicodipendenza e della prostituzione. Il tabloid berlinese 'B.Z.' riferisce oggi che le autorita' municipali di Potsdam-Mittelmark hanno tolto a Christiane, ormai 46enne, la custodia del figlio di 11 anni: la causa e' proprio la ricaduta della madre nella dipendenza dall'eroina. Il giornale afferma che Christiane e' ridiscesa nell'abisso a partire dal febbraio scorso, quando insieme al figlio e al suo compagno tento' di emigrare in Olanda. Non appena l'Ufficio comunale per l'Infanzia venne a conoscenza del proposito, incarico' la polizia di prelevare dall'abitazione della donna il bambino, per assegnarlo in custodia a un istituto. La madre riusci' tuttavia a riprenderselo pochi giorni dopo e a recarsi ad Amsterdam, dove torno' a essere preda di alcol ed eroina. Rimasta senza risorse, Christiane in giugno e' tornata in Germania e, sul treno che la conduceva a Berlino, si e' presentata spontaneamente alle forze dell'ordine, chiedendo di potersi riprendere cura del figlio. 'BZ' scrive che negli ultimi tempi la donna frequentava gli ambienti pullulanti di tossicodipendenti presso la 'Kottbusser Tor', la Porta d'Accesso al quartiere multi-etnico di Kreuzberg. Un portavoce delle autorita' comunali ha confermato che al momento attuale "e' escluso" che il bambino possa tornare a vivere insieme alla madre, mentre anche la nonna del minore si e' detta "sconvolta" per il ritorno di Christiane nel suo mondo di incubi, aggiungendo di non saper piu' che cosa fare per aiutarla. "Deve tornare a essere padrona della sua vita", ha spiegato l'anziana. "Questa e' l'unica possibilita' che ha di riavere suo figlio". Da quando scrisse il suo famoso romanzo, diventato un best-seller in Germania e in altri Paesi europei, Christiane F. e' a lungo riuscita a vivere dei proventi dei diritti d'autore, dopo essersi sottoposta a una terapia di disintossicazione a base di metadone. Il primo suo 'buco' risale all'eta' di 13 anni; a 14 comincio' a prostituirsi intorno alla 'Bahnhof Zoo', la stazione berlinese vicina al giardino zoologico che ispiro' il titolo, per riuscire a procurarsi il denaro necessario per acquistare la droga. Nel libro descrisse poi le umiliazioni personali e quelle dei ragazzi che come lei erano caduti vittime della 'spada', la siringa utilizzata per iniettarsi l'eroina. (AGI) -

http://www.agi.it/estero/notizie/200...11145-art.html