caro Lucio, e quella che riporti è proprio quella che inizia con il citato " bruceremo le chiese e gli altari", da non confondere con " il vaticano brucerà" ( o brucerem , a seconda dei casi). Credo che il verso originale, che ho sentito o letto attribuire al Diderot, fosse "con le budella dell'ultimo prete impiccheremo l'ultimo re " , evidentemente considerando il papa facente parte dei possibili ultimi re. La versione cantata dalla Sbarbati mi sembra più corretta dal punto di vista della teologia cattolica, visto che pontefice, almeno teoricamente, può diventarlo anche chi non è sacerdote.
Come avrai notato, alla fine del canto , o forse anche da prima, l'aria è quella della Marsigliese , che non di rado nasce sponanea e risolve qualsiasi problema quando si conoscono le parole , ma non la musica. Cosa vuoi la Marsigliese ce l'abbiamo nel sangue. Ricordo la bella scena di un film di Zampa in cui, mentre nella piazza gli altoparlanti trasmettevano la dichiarazione di guerra alla Francia, un farmacista usciva dalla farmacia in istrada togliendosi il grembiule e cantando la Marsigliese. Una scena che ancora ricordo, anche se non ricordo il titolo del film.