L'entità "stato" non finirà mai di stupirmi..
Così circa un anno fa:
http://it.youtube.com/watch?v=2jdoDM-Xi5g
Oggi, casualmente, in concomitanza con i giochi olimpici:
E' guerra in Ossezia del Sud, dopo che nella notte le forze della Georgia hanno cinto d'assedio Tskhinvali, capitale della provincia separatista, bombardando al contempo le postazioni dei ribelli nel villaggio Tkverneti. Mentre alle prime luci dell'alba intensi scontri a fuoco hanno coinvolto le truppe di Tbilisi e i ribelli nella capitale. I combattimenti, iniziati ieri, hanno provocato almeno 15 morti, ma l'agenzia di stampa russa 'Interfax' parla di centinaia di vittme.
Il ministero della Difesa georgiano ha mobilitato i riservisti da spedire nella provincia autonoma, mentre "Tskhinvali è circondata dalle forze georgiane", ha riferito il ministro per la Reintegrazione della Georgia, Temur Iakobashvili, confermando che l'esercito di Tbilisi ha preso il controllo di cinque villaggi osseti. L'operazione è stata giustificata come una risposta al "regime criminale" dei separatisti, tesa a "ripristinare l'ordine".
"Centinaia di migliaia di georgiani devono restare uniti e salvare il Paese", ha detto il presidente georgiano, Mikheil Saakashvili, durante un discorso Tv alla nazione nel corso del quale ha dichiarato stato di "mobilitazione generale" contro i separatisti filo-russi dell'Ossezia del Sud Quest'ultimi hanno rivolto un appello agli alleati di Mosca affinché gli sia offerto sostegno militare nel conflitto scoppiato con le forze della Georgia.
Da parte sua, la Russia ha risposto duramente all'attacco. Il ministero degli Esteri accusa la Georgia di essersi imbarcata in una ''sporca avventura'' e in un comunicato pubblicato sul suo sito Internet preannunciava una risposta di Mosca. E così è stato: fonti della sicurezza georgiane hanno infatti denunciato che caccia russi hanno bombardato la base aerea militare di Vaziani, fuori dalla capitale Tblisi. La notizia è arrivata mentre carri armati russi stanno avanzando verso l'Ossezia del Sud. "Centocinquanta carri armati russi, mezzi corazzati e altri veicoli sono entrati nell'Ossezia del sud - ha dichiarato il presidente Saakashvili - Questa è una chiara incursione nel territorio di un altro Paese. Abbiamo carri armati russi sul nostro territorio, caccia russi alla luce del sole". Il presidente ha poi riferito, senza fornire particolari dettagli, che "le forze georgiane hanno abbattuto due caccia russi sul nostro territorio". In precedenza il governo di Tbilisi ha offerto tre ore di cessate il fuoco per permettere l'evacuazione dei civili dalla città.
Anche il Premier Valdimir Putin accusando Tbilisi di ''aver iniziato l'azione aggressiva'' aveva assicurato una risposta di Mosca. E da Pechino, dove si trova per la cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici, si è consultato sulla crisi nel Caucaso con la leadership cinese e con il presidente americano, George W. Bush con cui, ha detto Putin, ha parlato con ''una unica voce''.
La Russia ha inoltre seccamente smentito di aver bombardato con tre Sukoi-24 villaggi georgiani, l'attacco con cui Tbilisi giustifica il raid aereo contro l'Ossezia medirionale. ''Lo spargimento di sangue in Ossezia meridionale rimarrà sulla coscienza della Georgia. Non consentiremo a nessuno di offendere le nostre forze di pace e cittadini della Federazione russa'', si legge inoltre nel comunicato del ministero degli Esteri.
Anche il Presidente russo Dmitry Medvedev anticipa ''azioni'' di Mosca per proteggere i cittadini russi assediati dai militari georgiani in Ossezia Meridionale, anche lui, come nelle ore precedenti il ministero degli Esteri e il Premier Vladimir Putin, non precisa quali. ''Non consentiremo che la morte di nostri cittadini rimanga impunita, i colpevoli saranno puniti nel modo che meritano'', ha dichiarato Medvedev, citato dall'Agenzia di stampa Interfax.
Intanto su richiesta di Mosca, per esaminare e discutere il conflitto caucasico, si era riunito in seduta straordinaria il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro di New York. Ma la sessione si è conclusa senza che i 15 membri del massimo organo esecutivo dell'Onu abbiano raggiunto un accordo su una dichiarazione comune sulla crisi.
L'ambasciatore della Russia all'Onu, Vitali Churkin, ha lamentato una mancanza di volontà politica tra i partner del Consiglio di Sicurezza. Churkin e un rappresentante della Georgia si sono reciprocamente accusati della responsabilità dell'escalation delle violenze nella regione.
Fonte Adnkronos
A futura memoria
Se vedòm!