Già da qualche giorno, avevo intenzione di parlare di Padre Giovanni Allegra, ma la complessità del Suo “ essere “mi ha trattenuta. Confesso che la tentazione di “ incollare “qualcosa da Google mi è venuta, visto le innumerevoli pagine a lui dedicate. Supero la paura dei miei limiti, e semplicemente vi racconto ciò che di Lui so. Chi vorrà approfondire…potrà sempre cercare su Google
In famiglia, da bambina, spesso sentivo parlare di questo cugino di mio padre: Padre Giovanni, morto in Cina, dopo avere trascorso li quasi tutta la vita. Si raccontava della sua straordinaria intelligenza, della sua capacità di apprendere le lingue immediatamente, anche quelle più ostiche. Si raccontava di quanto fosse umile, nonostante la sua immensa cultura, del rapporto “ particolare “che aveva con i lebbrosi.
A casa mia, si conservavano come fossero delle reliquie, le cartoline che in quei lunghi anni aveva inviato, e la sua foto con dedica inviata ai cugini
Padre Giovanni Allegra, nacque a San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, il 28 dicembre 1907, da Rosario Allegra e Giovanna Guglielmini da famiglia di modeste condizioni, aveva tre fratelli e quattro sorelle. Venne ordinato sacerdote a Roma il 10 luglio del 1930.
Nel settembre successivo lasciò l’Italia e si imbarcò a Brindisi per la Cina, aveva 24 anni
Partiva con una precisa intenzione; quella di tradurre la Bibbia in cinese. Appena arrivato, iniziò immediatamente lo studio della difficilissima lingua locale, e lo fece con tale intersesse e passione, che a 4 mesi del suo arrivo, era già capace di esercitare il suo apostolato in mezzo al popolo: confessava, e predicava in cinese. Giungerà a possedere la lingua cinese, sia nella forma letteraria, che in quella popolare, riuscendo ad essere, tra gli stessi cinesi, maestro tra i maestri. Non dimentichiamo che padre Allegra conosceva alla perfezione l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo; e tra le lingue bibliche il greco, il siriano e l’aramaico; e naturalmente il siciliano, sua “ lingua preferita “.
Nel 1941 ultimò la prima stesura della Bibbia in cinese.
Padre “ Gabriele “ ( questo è il nome che assunse da frate ), coltivava anche altri interessi : in particolare l’arte e la musica; tradusse in italiano alcuni sonetti di autori cinesi, compose un commento teologico sulla Divina Commedia.
Padre Allegra non’è solo un uomo di studi, era un uomo umile dal cuore grande, aperto ad ogni miseria fisica e morale, alla quale si accostava con particolare tenerezza. Parlava agli umili e ai dotti, ma soprattutto la sua paternità spirituale si riversava sui lebbrosi, verso i quali nutriva un amore particolare. Approfittava di ogni giorno festivo o di riposo per andarli a trovare e stare giornate intere con loro.
La sua “ santità “è stata straordinariamente ordinaria, tenuta accuratamente nascosta . Esternamente faceva cose ordinarie come tutti gli altri, ma le faceva in modo straordinario,
Padre Giovanni Gabriele Allegra è morto a Hong Kong, il 26 gennaio del 1976. Dieci anni dopo il suo corpo fu trasferito ad Acireale, nella chiesa francescana di san Biagio, diventata meta di tanti pellegrinaggi.
Avviato, subito dopo la sua morte, il lungo iter previsto per giungere agli onori degli altari, il processo si è concluso il 23 aprile del 2002, quando Giovanni Paolo II ha riconosciuto un miracolo e firmato il decreto che apre le porte alla sua beatificazione
I siciliani tutti, credenti o non credenti, attendono che arrivi il giorno, in cui a piazza San Pietro, padre Allegra sarà proclamato Beato