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Grifo
La Questura a Casapound: no a corteo
Ma loro: scendiamo in piazza lo stesso
La richiesta a titolo informale per la manifestazione del 7 maggio. Poi il divieto. Blocco Studentesco: ci saremo
ROMA - Prima c'è stato un invito informale: rinunciate alla manifestazione, Poi, ricevuto un bel no, è arrivato il divieto ufficiale. E loro, incuranti, comunque scenderanno in piazza.
IL CASO - Rischia di diventare un caso la manifestazione del 7 maggio organizzata dal movimento degli studenti di destra di Blocco Studentesco che porta in piazza CasaPound Italia con un corteo dal tema «Giovinezza al Potere» con un percorso da piazza della Repubblica alla Bocca della Verità. Martedì mattina, la Questura aveva chiesto informalmente ad un rappresentante del Blocco Studentesco di rinunciare alla manifestazione per questioni di ordine pubblico. In caso contrario, la manifestazione sarebbe stata vietata con un provvedimento formale.
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LE REAZIONI - Ma Pd, Sinistra e Libertà, studenti di sinistra chiedono che il divieto diventi formale e sollecitano l'intervento del ministro dell'Interno Maroni. Anche perché, scrive Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, «il corteo nazionale del Blocco studentesco del 7 maggio a Roma oltraggerebbe la memoria di una città Medaglia d'Oro alla Resistenza. Chiediamo con forza e determinazione a Roberto Maroni, che come tutti i ministri ha giurato sulla Costituzione repubblicana, di intervenire».
La Questura a Casapound: no a corteo Ma loro: scendiamo in piazza lo stesso - Corriere Roma