Originariamente Scritto da
Vince
Ammazza che Chaos... aiutami a capire... Per quanto ne so nella Sacra Bibbia Dio riceve molti nomi e titoli che esprimono cosa significa o cosa può significare per noi... Ma il nome proprio di Dio è YHWH... il suo significato più profondo è descritto nel libro dell’Esodo, al momento della vocazione di Mosè (Es 3,7-15)...
Dio disse a Mosè: “Vai a liberare il mio popolo!” (Es 3,10)... “Vai! Io Sono con te” (Es 3,12). Anche sapendo che Dio è con lui nella missione di liberare il popolo dall’oppressione del faraone, Mosè ha paura, e si giustifica chiedendo a Dio il suo nome, domanda alla quale Dio risponde dicendo semplicemente “Io Sono quello che sono”, ossia non puoi dubitare del fatto che sono con te, sempre. E tuttavia aggiunge: “Dirai loro YHWH... Colui che è... mi manda a voi”. E termina concludendo: “Questo è il mio nome per sempre, e con questo nome sarò sempre ricordato (= invocato) di generazione in generazione” (Es 3,14-15).
Tutto questo si riassume nelle 4 lettere del nome YHWH, che noi impropriamente pronunciamo Jahvè... Questo nome significa “Egli è in mezzo a noi!”... cioè Dio è con noi! Egli è l’Imma-nu El, l’ Emmanuele... Una presenza intima, amica, liberatoria...
Ricordatevi che la Sacra Bibbia permette di dubitare di tutto, eccetto di una cosa: del Nome di Dio, ossia, della certezza assoluta della presenza di Dio in mezzo a noi, espressa dal nome proprio YHWH, Egli è in mezzo a noi!!!
Il Nome di YHWH appare circa 7000 volte solamente nell’AT!... Il nome YHWH è la finestra aperta attraverso la quale Dio giunge fino a noi, ci rivela il suo volto e ci attrae, e attraverso la quale noi abbiamo accesso a Lui. “Al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio” dice Isaia (26,8)... “In te confidano coloro che conoscono il tuo Nome” (sal 9,11)... Il nome è il luogo dell’incontro con Dio, sempre disponibile nei confronti di coloro che lo invocano...
Il tragico avvenne, e continua ad avvenire, quando nei secoli dopo la cattività babilonese il fondamentalismo, il moralismo e il ritualismo fecero sì che, poco a poco, quello che era un volto vivo ed amico, presente e amato, divenisse un ritratto rigido e severo, appiccicato indebitamente alle pareti della Sacra Scrittura... Questo poco a poco creò la paura e la distanza tra Dio e il suo popolo. Così negli ultimi secoli prima di Cristo il nome Yahvè non poteva essere pronunciato. Al suo posto, i fedeli dovevano leggere e pronunciare Adonay, che significa “Signore”, tradotto dalla LXX con Kyrios...
La religione strutturata attorno all’osservanza delle leggi, il culto incentrato attorno al Tempio di Gerusalemme e la chiusura intorno alla razza hanno creato una nuova prigionia che soffocava l’esperienza mistica e impediva il ritorno alle origini, il contatto con il Dio vivo.
Il Nome che doveva essere come un cristallo trasparente per rivelare la Buona Novella del volto amico e attraente di Dio, si convertiva in una specie di specchio, che poteva mostrare solamente il volto di colui che vi si contemplava... Non bevevano più direttamente alla fonte, bensì bevevano acqua imbottigliata, preparata dai dottori della legge, come spesso capita tuttora anche noi, beviamo molta acqua imbottigliata, senza nemmeno sentire il desiderio di andare direttamente alla fonte...
A partire da Gesù e in Gesù, il Dio dei padri, che pareva tanto distante e severo, acquisì i tratti di un Padre pieno di bontà e tenerezza... Abba!!!... Padre nostro!!!
Per noi Cristiani la cosa più importante non è confessare che Gesù è Dio, bensì testimoniare che Dio è Gesù...
In Cristo
Vince