Alitalia, i soci privati si fanno
avanti con un miliardo
Primo vertice della cordata Intesa. Colaninno sarà presidente operativo.
Le linee del piano illustrate da Rocco Sabelli, futuro direttore generale della nuova compagnia
MILANO - Dieci imprenditori hanno detto sì alla «nuova» Alitalia: il piano «Fenice» messo a punto da Intesa Sanpaolo, l'advisor del ministero dell'Economia, potrebbe partire nel giro di pochi giorni. Per la rinascita della compagnia di bandiera che annetterà la Air One di Carlo Toto, la cordata capitanata da Roberto Colaninno - patron della Piaggio e futuro presidente con pieni poteri alla Magliana - è disposta a puntare complessivamente un miliardo di euro, più di quanto era stato ipotizzato inizialmente e forse meno di quanti ne servano in prospettiva.
E anche se tra i tasselli chiave manca ancora quello dell'alleanza internazionale, l'impegno assunto ieri dagli investitori riuniti per la prima volta intorno a un tavolo nel quartier generale di Intesa Sanpaolo segna la svolta decisiva nella partita del rilancio. E un risultato a tempo di record per Corrado Passera che l'incarico formale dal governo lo ha ricevuto il 4 giugno scorso. Ieri, insieme al suo direttore generale, Gaetano Miccichè, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo ha sottolineato la soddisfazione per il lavoro di questi mesi e per la risposta alla chiamata degli imprenditori. Nella compagine, le ultime divergenze sarebbero state tra l'altro appianate proprio ieri tra Colaninno e Carlo Toto di Air One che aveva chiesto più peso nella società. Gli altri 8 nomi sono quelli di Fausto Marchionni, amministratore delegato della FonSai di Ligresti; Giovanni Castellucci, amministratore delegato della Atlantia- Autostrade dei Benetton (una sorpresa, si scommetteva sull' investimento diretto di Ponzano Veneto); Emilio Riva, presidente delle omonime acciaierie; Marco Fossati, numero uno di Findim; l'armatore Gianluigi Aponte; Corrado Fratini di Fingen; Alessandro Grimaldi del fondo Clessidra; Salvatore Mancuso, fondatore della società d'investimento Equinox.
Altri ingressi sono attesi in un secondo round e tra gli altri circolano i nomi di Marcellino Gavio, Marco Tronchetti Provera, Alberto Bombassei. All'incontro erano presenti anche Bruno Ermolli, il superconsulente del premier Silvio Berlusconi, i rappresentanti degli studi legali Bonelli-Erede-Pappalardo e Gregorio Gitti; gli uomini di Boston Consulting. Il piano è stato illustrato da Rocco Sabelli, l'ex braccio destro di Colaninno sarà direttore generale. Il percorso: prima il commissariamento che il consiglio potrebbe chiedere già venerdì. Poi la cessione delle attività operative alla newco degli imprenditori, lasciando alla società commissariata la gestione di debiti ed esuberi, stimati tra i 5 e i 7 mila. «Meno sono meglio è, meglio non essere pessimisti », ha osservato ieri il leader della Cisl Raffaele Bonanni.
Paola Pica
26 agosto 2008
http://www.corriere.it/economia/08_a...4f02aabc.shtml
Air France si accollava i debiti e pagava pure gli azionisti; gli esuberi erano appena 2000.
Il piano era quello preferito dai dipendenti Alitalia.
Ora gli esuberi sono 5000/7000 (quindi almeno 7.000), gli azionisti non prendono un cazzo, Tesoro compreso; i 300 milioni sono andati e i privati si prendono una compagnia ripulita da debiti e personale.
Non ho capito però chi alla fine pagherà i debiti. MI sembra di capire che non li pagheranno i nuovi padroni. Vuoi vedere per caso che il governo del "mercato" li pagherà mettendo le mani nelle nostre tasche??