quasi tutti, siamo un paese dove l'informazione è libera
quasi nessuno, grazie della segnalazione
è una vergogna che non vengano mai fatti leggere questi dati da giornali prezzolati del cavolo
cioè, fatemi capire, c'è qualcuno che difende il potere che la chiesa cattolica ha di far si che i media in italia tacciano scandali di questa proporzione? state dicendo che è sbagliato denunciare quello che molti, tantissimi preti, fanno ai sederi degli infanti??
Attenzione. Un parallelismo tra gli USA e l'Italia non è possibile, per svariate ragioni.
In USA esiste una lista di 4.392 preti (tra cui 12 vescovi) coinvolti in queste vicende dal 1950 al 2002, su un totale di 109.000 preti in servizio in questo periodo (4%): http://www.bishop-accountability.org/member/index.jsp
Non esistono database per i casi dal 2002 ad oggi (presumibilmente alcune migliaia, tenendo conto che lo scandalo mondiale è scoppiato proprio dagli USA nel 2002).
Perché in Italia emergono pochi casi e una percentuale minima di questi è segnalata dalla stampa?
Perché il sistema giudiziario è totalmente differente. In USA una vittima riesce a farsi risarcire cifre vicine al milione di dollari o più dalle diocesi che, diversamente dall'Italia, sono ritenute civilmente responsabili (in realtà anche in Italia ci si sta muovendo in questo senso, come nel recente caso di padre Ivan (Giovanni) P. da Napoli).
In pratica in USA la vittima ha interesse a denunciare il carnefice anche perché i preti hanno una scelta: rischiare decine di anni di galera o far pagare le proprie diocesi. Che faranno i preti? Cercheranno di far cacciare i soldi alle diocesi evitando la galera, perché il risarcimento impedisce la condanna penale.
E difatti ben 5 diocesi USA, dopo aver patteggiato, hanno dichiarato fallimento per non risarcire le vittime (sono in corso inchieste sulla gestione dei fondi neri sottratti ai fallimenti), dopo aver reso immuni i loro preti. I risarcimenti pattuiti sono di alcuni miliardi di dollari.
Invece in Italia la condanna penale non viene meno, ma è semmai attenuata dal risarcimento, che incombe tutto sul prete e non sulle diocesi.
In Italia quasi tutto si gioca sul campo penale e la vittima ha risarcimenti esigui, dopo cause lunghissime, che la costringe ad estenuanti battalgie legali contro il muro di gomma eretto dalle diocesi e dalle complicità intorno alla potente casta ecclesiastica.
La vittima in Italia non ha molto interesse a denunciare, se non la sete di giustizia.
Un particolare non irrilevante: la rescrizione per questi reati in Italia è molto breve, 10 anni per il primo grado (grazie alla legge Pecorella). In pratica una bambino violentato non sarà nemmeno maggiorenne e il suo aguzzino già beneficerà della prescrizione.
Teniamo conto che per una vittima è una immane soffrenza a rievocare questi abusi che preferisce rimuovere e il più delle volte la sete di giustizia emerge in età adulta, come ci conferma il caso don Cantini, prete fiorentino violentatore di decine di bambini tra il 1973 e il 1987. Solo 4 anni fa le vittime hanno cominciato a denunciare l'aguzzino...al discepolo prediletto di don Cantini, il vescovo ausiliare di Firenze Claudio Maniago, che non si è certo prodigato a far emergere la verità sui crimini del suo maestro (spesso le vittime si rivolgono ai vertici ecclesiastici invece che ai magistrati, confidando ingenuamente nella severità ecclesiastica).
Risultato: don Cantini non sarà mai processato per i suoi criminini.
In compenso il cardinale di Firenze lo ha condannato a recitare ogni giorno il Salmo 51 e le Litanie della Madonna.
Punizione esemplare, che ne dite?
si! difendono i preti pedofili...so gli stessi che sbraitano daje botte al gay che scopa un altro gay adulto e consenziente...mah
spero che uno di questi preti non tocchi mai un fanciullo mio conoscente o parente, perchè se me ne accorgo so cazzi amari per il prete