ANKARA - Mosca e l'occidente mostrano i muscoli sul Mar Nero. Con l'arrivo di alcune navi della flotta russa, in risposta a quelle della Nato, ufficialmente in missione umanitaria, la tensione ha fatto un nuovo balzo in avanti.

La flotta russa. Il comando della flotta russa nel Mar nero è a Sebastopoli. Si è molto ridimensionata in seguito alla spartizione avvenuta nel 1997, con l'Ucraina. Attualmente può contare su due incrociatori, un cacciatorpediniere, due fregate ed una ventina di corvette. Diverse unità maggiori risalgono all'epoca sovietica e hanno circa 30 anni. Ma alcune, come l'incrociatore Moskva, sono di alto livello tecnologico.

La tensione potrebbe raggiungere il suo acme con l'imminente arrivo in zona della USS Mount Whitney, l'ammiraglia della Sesta flotta, una sofisticata unità navale C4I (controllo, comunicazioni, computer e intelligence) della marina Usa, considerata la più avanzata nel mondo.

LA CARTINA DELLE ZONE DI CRISI

Esercitazioni Nato. Il generale Anatoli Nogovitsin, vicecapo dello stato maggiore russo, ha reso noto che al momento nelle acque del Mar Nero sono presenti dieci navi della Nato ma nei prossimi giorni ne arriveranno altre otto per prendere parte a preannunciate esercitazioni militari della durata di tre settimane. Alle manovre, secondo fonti Nato a Bruxelles, prenderanno parte anche unità navali turche, ma dal ministero degli Esteri turco ad Ankara fanno sapere di non esserne al corrente.

La Moskva. L'ammiraglia della flotta russa, la portaelicotteri Moskva (Codice Nato Condor), è stata costruita nel 1967 ed è entrata a far parte della flotta del Mar Nero nel 1982. La nave è un misto tra la classica portaelicotteri ed una lanciamissili, con due ponti separati ed indipendenti. Il suo design ricorda molto le linee della francese Jeanne D'Arc e dell'italiana Vittorio Veneto.

Costruita nei cantieri navali di Leningrado ha un peso a pieno carico di 19.200 tonnellate, una lunghezza di 186,5 metri e una larghezza di 20,80 metri. La propulsione è assicurata da quattro motori diesel e due turbine a vapore che le consentono una velocità massima di 32 nodi. L'equipaggio è composto da 850 uomini comprese le unità di volo.

E' un incrociatore contro navi da guerra ma anche antisommergibili, a sostegno di operazioni di sbarco e bombardamento coste. Per le sue caratteristiche e le sue capacità di combattimento supera le unità della stessa classe di altri Paesi.
Armamento. La Moskva ha due lanciamissili Twin SA-N-3 modello Goblet ed un lanciamissili Twin SUW-N-1, sistemi lanciamissili multipli. Dispone di missili da crociera nave-nave Basalt (gittata fino a 550 km), difesa antiaerea (64 missili fino a distanza 75 km ed altezza 25 km) e antimissile. Dieci siluri da 533 millimetri collocati in due tubi di lancio ognuno contenente cinque siluri. Quattro cannoni da 57/70 millimetri. Quattordici elicotteri modello KA 25 Hormone.

La forza Nato. Tra le 10 unità della Nato già nel Mar Nero vi sono il cacciatorpediniere lanciamissili americano Us McFaul e la fregata polacca General Pulasky (entrambi hanno attraversato il Bosforo venerdì scorso), la fregata spagnola Almirante Juan de Borbon, la fregata tedesca Lubeck, e il guardacoste Dallas, che è stata l'ultima unità Usa ad arrivare lunedì scorso.

Il Dallas avrebbe dovuto attraccare nel porto georgiano di Poti ma, visti i forti controlli delle unità navali russe, ha preferito ripiegare su quello di Batumi, 50 km più a Sud, vicino alla frontiera con la Turchia. Il McFaul era già arrivato domenica scorsa a Batumi per portare aiuti umanitari in un'operazione coordinata dal Comando delle forze navali Usa in Europa di stanza a Napoli. L'unità è dotata di un sofisticato sistema radar e di vari armamenti, tra cui missili da crociera Tomahawk che possono trasportare testate convenzionali o nucleari.

L'ammiraglia. Ma il fiore all'occhiello della forza navale Nato è l'USS Mount Whitney, dal 2005 ammiraglia della Sesta Flotta di stanza a Gaeta. Grazie ad una ancora ineguagliata capacità tecnologica, il Mount Whitney può collegarsi con qualsiasi punto del pianeta, trasmettere in maniera criptata ogni tipo di comunicazione, raccogliere in modo tempestivo informazioni sulle forze nemiche e trasmetterle al Centro congiunto di intelligence.

Il Mount Whitney trasporta viveri necessari per alimentare l'equipaggio per 90 giorni, può distillare autonomamente sino a 400 metri cubi d'acqua al giorno ed è in grado di trasportare rifornimenti e materiale per sostenere l'evacuazione in situazioni d'emergenza di 3.000 persone. E' stata la prima nave da guerra Usa ad accogliere a bordo donne.

Costruita nei cantieri navali di Newport, in Virginia, è entrata in servizio nel 1971, ha un peso a pieno carico di 18.400 tonnellate, una lunghezza di 194 metri ed una larghezza di 33 metri. Il sistema di propulsione è composto da due caldaie ed una turbina a vapore che le consente una velocità massima di 23 nodi. L'equipaggio è formato da 930 persone fra civili, marinai e ufficiali.

L'armamento è composto da due postazioni antimissili Phalanx Ciws da 20 millimetri, mitragliatori da 50 e da 25 millimetri. L'unità può imbarcare anche elicotteri modello Sea Stallion o Knight Hawk.

"Sono superiori". Come ha ammesso oggi l'ammiraglio Igor Kasatonov, primo vice comandante in capo della marina russa, il gruppo delle navi Nato presenti nella zona dispone di un potenziale bellico superiore a quello delle unità della flotta russa del Mar Nero "ma - ha aggiunto in tono minaccioso - se sarà necessario la Russia utilizzerà tutte le altre forze armate, aviazione compresa".

(27 agosto 2008)

http://www.repubblica.it/2008/08/sez...-mar-nero.html