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  1. #11
    Radicale transnazionale
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    Citazione Originariamente Scritto da npaveneto Visualizza Messaggio
    Vieni a trovarci quando vuoi, sei il benvenuto.
    Nel sito nazionale www.nuovopartitodazione.it (presto verrà rinnovato) puoi trovare un lungo elenco di personaggi che hanno fatto la storia della cultura azionista (e non solo); ti indico il link:

    http://www.nuovopartitodazione.itCulPolAz.htm

    Puoi fare un salto anche nel nostro forum ufficiale: www.nuovopartitodazione.forumup.it

    A presto.
    Grazie, molto interessante sopratutto il manifesto politico Azionismo oggi:

    http://www.nuovopartitodazione.it/Ar...ggi.htm#Inalto


    Secondo voi, esiste la possibilità di una convergenza fra radicali e neoazionisti? Quando leggo il nome di Bruno Zevi, non posso esimermi dal ricordare con emozione la sua alta e nobile figura.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Gordon Gekko Visualizza Messaggio
    Grazie, molto interessante sopratutto il manifesto politico Azionismo oggi:

    http://www.nuovopartitodazione.it/Ar...ggi.htm#Inalto


    Secondo voi, esiste la possibilità di una convergenza fra radicali e neoazionisti? Quando leggo il nome di Bruno Zevi, non posso esimermi dal ricordare con emozione la sua alta e nobile figura.
    I grandi nomi presenti in quella lista sono la conferma di quanto l'azionismo abbia dato alla storia di questo paese non solo in termini politici ma anche culturali. Questi grandi sono un patrimonio che rende preziosa l'esperienza azionista che noi stiamo cercando di far rivivere.
    Come N.P.A. stiamo lavorando per una riaggregazione di forze a sinistra.
    Questo tentativo di rassemblement ha lo scopo di ricostruire un aggregato politico andato in frantumi dopo la Caporetto elettorale. Riassemblement che non significa fusione o scioglimento ma la convergenza su alcuni punti programmatici condivisi che non inficiano la presenza e l'opera politica autonoma dei soggetti che l'andranno a comporre.
    Non vi possono essere esclusioni a prescindere perchè non si potrebbe mai costruire unione basandosi su divisioni quindi il confronto è aperto a tutti coloro che sentono l'esigenza di una rinascita della sinistra.
    Nessuno di noi vuole escludere i radicali che, anzi, potrebbero dare un grande apporto, anche se il loro ingresso nelle fila del PD non aiuta, non essendo chiaro se possono portare avanti scelte politiche autonome o dipendano dalla segreteria dei democratici...

  3. #13
    Radicale transnazionale
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    Citazione Originariamente Scritto da npaveneto Visualizza Messaggio
    I grandi nomi presenti in quella lista sono la conferma di quanto l'azionismo abbia dato alla storia di questo paese non solo in termini politici ma anche culturali. Questi grandi sono un patrimonio che rende preziosa l'esperienza azionista che noi stiamo cercando di far rivivere.
    Come N.P.A. stiamo lavorando per una riaggregazione di forze a sinistra.
    Questo tentativo di rassemblement ha lo scopo di ricostruire un aggregato politico andato in frantumi dopo la Caporetto elettorale. Riassemblement che non significa fusione o scioglimento ma la convergenza su alcuni punti programmatici condivisi che non inficiano la presenza e l'opera politica autonoma dei soggetti che l'andranno a comporre.
    Non vi possono essere esclusioni a prescindere perchè non si potrebbe mai costruire unione basandosi su divisioni quindi il confronto è aperto a tutti coloro che sentono l'esigenza di una rinascita della sinistra.
    Nessuno di noi vuole escludere i radicali che, anzi, potrebbero dare un grande apporto, anche se il loro ingresso nelle fila del PD non aiuta, non essendo chiaro se possono portare avanti scelte politiche autonome o dipendano dalla segreteria dei democratici...
    Potete stare tranquilli, non dipendiamo da altri che da noi stessi, già altri compagni sono nel PDL e in tanti altri partiti, in Italia e all'Estero.

    Quanto all'unità a sinistra:
    Pannella: il "Dopo-Chianciano" si dà un "Comitato politico-organizzativo"
    Sabato 13 e domenica 14 settembre la quarta Assemblea del "dopo Chianciano"

    Nel corso dell'intervento tenuto stamane all'Hotel Ergife di Roma, dove si è svolta la Terza Assemblea del "Dopo-Chianciano", Marco Pannella ha annunciato la convocazione della Quarta Assemblea del "Dopo-Chianciano" ("... per assicurare proseguimento e crescita adeguata all'Assemblea dei Mille tenuta a maggio") per sabato 13 e domenica 14 settembre, e la costituzione di un "Comitato politico-organizzativo per la Quarta Assemblea", composto da 12 membri: Marco Boato, Emma Bonino, Marco Cappato, Gianni Cuperlo, Virgilio Dastoli, Elettra Deiana, Mauro Del Bue, Rino Formica, Luigi Manconi, Pasqualina Napoletano, Marco Pannella e Cesare Salvi.


    Credo possa essere un'occasione interessante anche per voi. Spero comunque che le nostre strade si incroceranno presto, almeno per un dibattito, data la nostra comunanza di ideali.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Gordon Gekko Visualizza Messaggio

    Leo Valiani
    Nacque il 9 febbraio del 1909 a Fiume. Terra di frontiera, bollente incontro di popoli e nazionalità. Dalla sua città assistette all'inarrestabile ascesa del regime di Benito Mussolini. A dodici anni aveva assistito sgomento all'incendio di una sede sindacale da parte degli squadristi. Fino al 1926, quando il varo delle leggi speciali, lo portò alla grande scelta: quella della clandestinità. Scelse di militare nel Partito comunista, l'unico che a lui, poco più che ragazzo, sembrava incarnare con maggiore forza gli ideali egualitari e antiautoritari di cui la sua famiglia lo aveva imbevuto. Fu arrestato nel 1928, condannato e confinato a Ponza. Poi il Tribunale speciale gli comminò una pena ancora più grave. Scontata anche quella riparò in Francia e da lì passò in Spagna dove partecipò alla guerra nella doppia veste di giornalista e militante. Una esperienza che a lungo segnò la sua esistenza. Tanto che, quando nei mesi passati, il commentatore Sergio Romano ha aperto la polemica sulla Repubblica spagnola come "un prolungamento delle purghe staliniane", Valiani è tornato con forza a difendere le ragioni di quella vicenda. "Il ruolo dell'Unione sovietica fu certo cospicuo, ma assai meno determinante di quanto qualcuno oggi creda. È noto che, alle elezioni del febbraio 1936, vinte in Spagna dal Fronte popolare, i comunisti raccolsero appena sedici deputati su circa trecento che formavano la maggioranza di sinistra: gli altri erano equamente divisi fra socialisti e democratici laici".
    Ma la rottura con il partito comunista e l'Unione sovietica sarebbe arrivata, per Valiani, poco dopo. Nel 1939 quando, poco prima dello scoppio della guerra mondiale, i russi sottoscrissero con i tedeschi il patto Molotov-Ribbentrop. "Quel patto - scrisse Valiani tempo dopo in una lettera a Paolo Spriano - mise termine ai miei dubbi. Esso provava l'innocenza dei trotskisti e dei buchariniani che Stalin aveva accusato di essere agenti della Germania nazista".
    Poi venne il rientro in Italia, l'invasione dei tedeschi dopo l'8 settembre del '43, la guerra partigiana. Valiani fu protagonista di primissimo piano sul fronte milanese, a fianco di Pertini, di Longo e di Sereni. Tra i vari polmoni delle Resistenza, scelse quello del Partito d'Azione, il più prolifico sotto il profilo culturale, ma anche il meno radicato nelle masse operaie. Insieme a Luigi Longo, Sandro Pertini ed Emilio Sereni, decretò la fucilazione senza processo di Mussolini.
    Nell'Assemblea costituente eletta nel 1946, il piccolo gruppo "azionista" perse quasi tutte le sue battaglie: per il sistema uninominale e per la repubblica presidenziale, per il decentramento amministrativo e regionale, per lo stato laico. Quando gli esponenti di spicco del partito decisero poi di confluire nel Partito repubblicano di Ugo La Malfa o nei socialisti di Pietro Nenni, Valiani rimase a guardare. La sua militanza politica continuò soprattutto nella forma di una feconda attività giornalistica. Cresciuto in una famiglia ebraica con il cognome originario di Weiczen, poliglotta fin dall'infanzia, dedicò importanti saggi storici agli ultimi anni dell'impero austro - ungarico e alle vicende del movimento socialista. Con il tempo aveva abbandonato il socialismo e si era avvicinato, senza mai prendere tessere, al Pri del suo ex compagno azionista Ugo La Malfa, di cui condivideva la linea di rigore economico. Poi era stato molto vicino a Giovanni Spadolini.Restava tuttavia un battitore libero, difficilmente inquadrabile. Nel dicembre del 1955 fu tra i fondatori del Partito radicale, inizialmente denominato Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali Italiani, insieme a Guido Calogero, Francesco Compagna, Giovanni Ferrara, Felice Ippolito, Franco Libonati, Alberto Mondadori, Arrigo Olivetti, Marco Pannella, Mario Pannunzio, Leopoldo Piccardi, Rosario Romeo, Ernesto Rossi, Nina Ruffini, Eugenio Scalfari, Paolo Ungari. Per molto tempo fu pressoché isolato, a sinistra, nel sostenere la Repubblica presidenziale, fedele alla posizione che era stata di Piero Calamandrei e del PdA. Aveva a lungo deplorato il dilagare della corruzione (lui la chiamava, con un termine un po' desueto, "corruttela"), ma di recente aveva proposto l'amnistia per il reato di finanziamento illecito dei partiti.Il 1° dicembre 1980 il suo compagno di mille battaglie Sandro Pertini (insieme, la mattina del 26 aprile 1945, a Milano, ordinarono l'insurrezione generale), lo chiamò a Palazzo Madama conferendogli la carica di senatore a vita. E' morto a Milano il 17 settembre del 1999.
    (a cura di Giancarlo Mola)
    Tratto da romacivica.net
    __________________________________________________ ________________

    Purtroppo pochi lo ricordano, ma Leo Valiani è stato (e sarà sempre) il punto di riferimento, la preziosa stella polare dei radicali di oggi e di domani.
    Spero quindi che qualche amica/o radicale voglia unirsi a me nel commemorarne la figura.
    Fra un anno sarà il decennale della sua scomparsa.
    sottoscrivo

  5. #15
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    un saluto nel ricordo del grande valiani

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Gordon Gekko Visualizza Messaggio
    Vi ringrazio tutti.
    Grazie a te, Gordon. Radicale da sempre, annovero Leo Valiani nel mio "pantheon" personale.

  7. #17
    Radicale transnazionale
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    sottoscrivo
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    un saluto nel ricordo del grande valiani
    Citazione Originariamente Scritto da Nicola Parente Visualizza Messaggio
    Grazie a te, Gordon. Radicale da sempre, annovero Leo Valiani nel mio "pantheon" personale.
    Un grazie di cuore agli amici radicali.

 

 
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