Originariamente Scritto da
Ronnie
allora
come moderatore do il benvenuto a wotan sul nostro forum, e come utente provo ad azzardare di esporre alcuni elementi per una riflessione che conduca ad una risposta, non potendo certo rispondere sulla base di così pochi elementi quali quelli presenti nel 3d nè potendo inventarmi una realtà che conosco solo sommariamente...
Alcuni punti focali:
- Analizzare una società in dinamico movimento dallo stato X allo stato Y in cui la variante è una diminuzione dell'intervento pubblico sottostà ai generali avvertimenti ed alle doverose precauzioni che nella teoria economica hanno preso il nome di distinzione fra il breve, il medio, ed il lungo periodo. E' una esperienza comune il verificarsi di fenomeni ad andamento ciclico o semiciclico o comunque "non lineare", il che implica direttamente e necessariamente la possibilità che una cosa "che dovrebbe produrre A" determini nel breve periodo più produzione di B e solo più avanti nel lungo o medio lungo una radicale dinamica di crescita di A, confondendo l'osservatore.
- Ciò vale anche ed a maggiore ragione nel caso delle dinamiche interconnesse e complementari allo sviluppo economico quali sommariamente note e definibili come "pace sociale"; "consensi elettorali"; "prestigio internazionale"; "stabilità dei conti pubblici"; "stabilità di Governo" et similia.
- L'analisi di un sistema economico è complessa, e più che a ciò che si vede occorre prestare attenzione a ciò che non si vede, spostando la lente di analisi -troppo spesso immobile nella politica e nell'economia- dai flussi di cassa di A e di B alla situazione rispettiva del patrimonio di attività di A e di B in relazione a quanto malinvestment sia nell'uno o nell'altro, a quanta corruzione sia nella storia giuridica dell'uno e dell'altro e soprattutto a quanto i fattori preesistenti ai flussi (dimensione relativa del capitale) per esempio influiscano sui flussi stessi determinando ad esempio una storia di ratings alti o una di ratings bassi o magari una accessibilità al capitale di banche possedute da "amici degli amici" rispetto a una inaccessibilità al capitale di banche possedute da "nemici degli amici"... La stessa contendibilità di un mercato o della segreteria di un partito influisce sulla storia di un paese in modo drammatico
- Più di tutto occorre evitare la presunzione del conoscere, la pretesa di una inesistente ed impossibile conoscenza perfetta della realtà in corso di analisi. L'economia è una scienza in generale fallibile e comunque matematizzabile, certamente come lo sono tutte, ma non lo è in modo "previsionale" e non lo è nemmeno in modo "notevole", a causa di una particolarità comune con la fisica quantistica (pure essa limitata da simile fenomeno, ma molto meno dell'economia) che è l'esistere generale sui suoi costituenti-agenti primi di un velo di indeterminatezza. Un principio di indeterminazione economico attende di essere quantificato, per l'intanto è sicuro che la soglia di indeterminatezza economica sia molto maggiore della soglia di Heisemberg, per la constatazione che l'uomo pensa ed è dotato di un libero arbitrio che le particelle elementari (per le quali comunque siamo incapaci di misure) non conoscono. Mi spiegherò con un noto esempio: può l'uomo misurare la traiettoria di una pallina microscopica che rimbalza in una stanza buia? La risposta è "no se la pallina ha dimensioni tali che i quanti di luce (la luce ha una natura corpuscolare, come tanti proiettili) da introdurre nella stanza buia per riuscire a vedere la pallina tramite una torcia modifichino irrimediabilmente la sua posizione colpendola. La misura è in breve impossibile se l'osservatore non è escludibile dall'osservato e ne determina gli spostamenti... Se però pensiamo a una pallina che si muove secondo leggi della meccanica e poi pensiamo ad un uomo che si muova allo stesso modo, dobbiamo rassegnarci al fatto che l'uomo ad un certo punto può cambiare idea, e svoltare verso un destino diverso. Non solo rischiamo di non poter misurare la sua svolta senza irrimediabilmente compromettere la sua posizione iniziale, ma rischiamo quindi anche che la sua iniziale volontà di muoversi verso un punto muti, e che egli cambi idea proprio in conseguenza della nostra scelta, decidendo di cambiare anche la direzione del rimbalzo da noi provocato, non solo la sua traiettoria iniziale!
- L'economia non è dunque utilizzabile a fini previsionali e neppure matematizzabile oltre una data soglia minima. Tutto quello che sia tentativo di matematizzare l'economia come fanno econometristi, economisti mainstream ed enti pubblici come le BC, non conduce assolutamente a niente se non ad un caos di ombre insignificanti e granchi colossali che quando si avverano è per pura casualità o peggio ancora retroazione delle misure sull'oggetto osservato. In altri termini: fuffa. Pensare quindi di poter misurare le conseguenze generali di breve periodo di interventi addirittura enormi di politica economica è semplicemente un errore.
- Per la ragione dell'immisurabilità su esposta è tantopiù ridicolo tentare di associare a dinamiche complementari dello sviluppo economico, di cui al punto 2, i risultati delle misure di cui al punto 5, per ottenere una sorta di analisi delle dinamiche di cui al punto 1 che peraltro -posta l'immisurabilità PRATICA di quanto elencato al punto 3 a meno di istituire un grande fratello e riuscire a farlo funzionare- sconterebbe l'assenza di tutto l'immenso set di dati sul "ciò che non si vede" che è poi quello che orienta il secondo rimbalzo della pallina "uomo" dopo quello già oggetto di interferenza con le misure secondo l'esempio di cui al punto 4..
In breve:
- non sappiamo se la risposta sia A o B perchè non sappiamo quanto sia lungo il periodo richiesto per avere confidenza nel risultato
- non sappiamo come il risultato sia connesso alla situazione iniziale e se tale connessione può darsi persino dipenda dal fatto che abbiamo provato noi a scoprirlo
- non sappiamo neppure lontanamente matematizzare le dinamiche politiche o sociali vicino ai livelli sia pure elementari raggiunti dalla matematizzazione o tentata tale dell'economia, ed è dunque impossibile di fatto affidarsi altro che a metodi statistici soggetti come tali a errori molto ampi che vanno ad assommarsi all'errore enorme già introdotto sopra come vizio strutturale di simili analisi
la risposta di Wotan è dunque difficile, difficilissima da ottenere, e forse la risposta corretta sarebbe "non abbiamo dati sufficienti per dare una risposta", nè mai probabilmente li avremo... tuttavia chi sono io per dare questa risposta, visto che non ho nemmeno quel po' di dati che realisticamente Wotan avrà a causa della sua esperienza? Proprio nessuno! Quindi mi limito a far notare l'inconsistenza del metodo che si vorrebbe seguire per avere una risposta, e non mi azzardo ad usarlo non sapendolo nemmeno fare bene.
Ciò che posso far bene è offrire a Wotan una risposta A-PRIORI cioè non fondata su dati concreti adoperati in una induzione ma su ragionamenti astratti e deduttivi, la quale è scevra dai limiti sopra indicati, salvo per gli stessi non essere verificabile, pur se in astratto concepita -in quanto dato di ragione e non di fede- come una ipotesi classicamente falsificabile. Il punto è che una misura di falsità che si volesse azzardare per essa sarebbe a sua volta falsificata in breve, come ho su spiegato.
Perchè han vinto i comunisti chiede Wotan.. ebbene può darsi che abbiano vinto perchè una farfalla in mali si è posata sulla testa di una gazzella ed ha sbattuto le ali.... Secondo me hanno vinto per moda, e perchè decenni di malinvestment provocato da quaranta anni di keynesismo smodato si sono scaricati tutti insieme mentre il mercato diveniva così elastico da assorbirli, determinando uno sconvolgimento tale in "ciò che non si vede" da mutare le basi sociali stesse dei rivolgimenti politici che avevano condotto a politiche di liberalizzazione e da condurre tutto il popolo in una "voglia di predizioni" che è singolarmente favorevole come umore popolare storico ad involuzioni socialiste e stataliste in genere.
Spero di essere stato utile, saluti